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per il fattore amplificativo a cphaeresniteosttiiedni eSaqiul amnadsosiZm=o
valore possibile, pari a 5,5,
HAsesuTma =enTd1.o quindi, come previsto dalla EN 1998-4 al
§ 5.5 per tubazioni che non rispettano particolari re-
quisiti geometrici, un fattore di struttura pari a qa = 1,5
si ottiene:
Fig. 2 - Amplificazione dinamica per elementi non strutturali Ammesso pertanto, in prima approssimazione, che le
2.3 Calcolo dell’azione statica accelerazioni orizzontali di riferimento su suolo rigido
equivalente
possano valutarsi come previsto, per le quattro zone
Per il calcolo dell’azione di progetto, si fa riferimento al
§7.2.3 delle NTC08, che riporta la seguente formula sismiche italiane, dalla OPCM 3274/2003 (mentre a ri-
per il calcolo dell’azione sismica sugli elementi costrut-
tivi senza funzione strutturale (figura 2). gore le NTC08 ne prescrivono una puntuale estrazione
ove dal reticolo geografico, in funzione di latitudine e lon-
• Fa è la forza sismica orizzontale agente al centro
gitudine del sito), è possibile calcolare la forza sismica
di massa dell’elemento non strutturale nella dire-
zione più sfavorevole massima attesa sulla tubazione secondo le espressioni
• Wa è il peso dell’elemento
• Sa è l’accelerazione massima, adimensionalizzata seguenti:
rispetto a quella di gravità , che l’elemento strut-
turale subisce durante il sisma (per lo stato limite • zona sismica 1, a = 0,35: FFFF2222 = 1.28 . S . WWWW2222
in esame) • zona sismica 2, a = 0,25: = 1.92 . S .
• qa è il fattore di struttura dell’elemento. • zona sismica 3, a = 0,15: = 0.55 . S .
• zona sismica 4, a = 0,05: = 0.18 . S .
In mancanza di analisi più accurate Sa può essere cal-
colato nel seguente modo: 2.4 Verifica semplificata col metodo
EN 13480-3 Annex Q
ove
La norma EN 13480-3 con l’Annesso Q introduce
• α è il rapporto tra l’accelerazione massima del ter- un metodo di calcolo semplificato utile per la verifica
reno aligmsitue sottosuolo tipo A da considerare nello speditiva delle tubazioni in acciaio. Tale metodo, come
stato in esame e l’accelerazione di gravità g; descritto ai paragrafi Q.1 e Q.2 della norma, è valido
per tubazioni fuori terra che non operano nel campo
• S è il coefficiente che tiene conto della categoria di del creep. Introducendo ipotesi semplificative non
tiene direttamente in conto la pressione interna del-
sottosuolo e delle condizioni topografiche; le tubazioni, la temperatura di esercizio ed eventuali
condizioni di carico particolari nei punti di ancoraggio.
• mTaeèntilopneorinodsotrufottnudraalme;entale di vibrazione dell’ele- Tuttavia, è possibile considerare tali sollecitazioni ag-
giuntive limitando il valore della tensione ammissibile
• Tst1ruèziliopneeriondeollafodnirdeazmioneentcaolendsiidveibrarataz;ione della co- come descritto nell’Annesso Q, considerando i valori
di riduzione della tensione di snervamento al cresce-
• Z è la quota del baricentro dell’elemento non strut- re della temperatura e valutando qual è il cimento del
materiale dovuto alla pressione interna di esercizio se-
turale misurata a partire dal piano di fondazione; condo quanto riportato dalle norme EN (ad esempio
con la formula di Mariotte).
Considerando ancora le stesse ipotesi alla base del
metodo di calcolo semplificato della EN 13480-3 per
tubazioni soggette a carichi statici e considerando
assenza di spostamenti differenziali dei supporti (da
valutare a parte), è possibile estendere la procedura
di verifica anche alla condizione sismica procedendo
come nell›esempio di seguito riportato, a condizione
che la condizione di vincolo trasversale (verticale e oriz-
zontale) del tubo sia assialsimmetrica.
• H è l’altezza della costruzione misurata a partire
dal piano di fondazione. 2.5 Esempio
Volendosi evitare, per semplicità , l’onerosa analisi Si considera una tubazione esistente avente diametro
modale dell’insieme struttura-tubazione è possibile, 150 mm e spessore 7,1 mm, piena di acqua, in acciaio
in modo cautelativo, calcolare la forza Fa assumendo S275J0, con isolante di spessore pari a 40 mm. Si vuo-
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