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na delle principali sfde per i sistemi mento che il rispetto dei vincoli di rete non può
elettrici, in particolare per il contesto passare soltanto attraverso il potenziamento del si-
italiano, consiste nella piena e organi- stema di trasmissione, che è una soluzione spesso
ca integrazione delle fonti rinnovabili intempestiva per vari motivi, tra cui i complessi iter
nella rete elettrica. Data la loro va- autorizzativi. Servono inoltre nuovi criteri di gestio-
Uriabilità, sorgono esigenze particolari ne e soluzioni tecniche innovative per contenere gli
per il controllo dei sistemi elettrici che devono es- oneri di conduzione del sistema.
sere in grado di gestire le futtuazioni dell’energia La conseguenza di
elettrica immessa. tutto questo sarà Si rendono così
Essi sono stati originariamente concepiti per un che le reti dovran- necessari nuovi
funzionamento di tipo “top-down”, dove la produ- no evolvere nella strumenti per lo
zione di energia elettrica è concentrata in grossi direzione di una sviluppo e la gestione
impianti che inviano la potenza prodotta ai centri di maggiore fessibilità, delle reti elettriche
carico secondo un fusso monodirezionale. Con la effcienza e affda-
diffusione della Generazione Distribuita (GD) que- bilità; dovranno, in dal momento che il
sta direzione prevalente non esiste più, in quanto la altri termini, diventa- rispetto dei vincoli di
rete di distribuzione evolve da “passiva” a “attiva”: re intelligenti (Smart rete non può passare
la cosiddetta inversione del fusso di potenza non Grid) per integrare in soltanto attraverso
si sperimenta solamente lungo le dorsali a media maniera effcace ed il potenziamento
tensione (MT) e a bassa tensione (BT), ma aumenta effciente la GD (Ge-
anche il numero di cabine primarie e il numero di nerazione Distribuita) del sistema di
ore/anno in cui si registra la risalita della potenza e, più in generale, le trasmissione, che
dalla sezione MT a quella ad alta tensione (AT). Ciò FRNP (Fonti Rinno- è una soluzione
comporta l’insorgere di una serie di criticità an- vabili Non Program- spesso intempestiva
che sulla rete di sub trasmissione. Per esempio, la mabili). per vari motivi, tra
grande concentrazione di impianti eolici in aree con In tale contesto, la
bassa densità di carico elettrico e infrastrutture di possibilità di coor- cui i complessi iter
rete non adeguate provoca talvolta la congestione dinare il funziona- autorizzativi
di alcune dorsali del sistema di subtrasmissione (in mento di impianti di
particolare nell’Italia meridionale). produzione di taglia medio-piccola, abilitandone la
Esempio di Microgrid. È una Il gestore della rete di trasmissione si trova quindi partecipazione al Mercato dei Servizi di Dispaccia-
porzione di rete che include costretto a modulare la produzione eolica per ri- mento (MSD), consentirebbe, da un lato, di pren-
tutte le utenze attive e passi- spettare i vincoli di sicurezza. Inoltre, a causa della dere parte alla gestione del sistema e, dall’altro, di
ve ed eventualmente le unità massiccia presenza e variabilità della produzione valorizzare maggiormente l’energia scambiata con
di storage presenti a valle di da fonti rinnovabili, lo stesso gestore incontra sem- la rete, quantifcando opportunamente i servizi di
un unico punto di connessio- pre maggiori diffcoltà a stimare con precisione il rete forniti.
ne della rete nazionale. I fussi carico residuo ed è costretto ad acquisire maggiori
energetici all’interno della mi- risorse (con conseguenti maggiori oneri) di dispac-
crogrid possono essere ge- Il Virtual Power Plant
stiti in maniera ottimizzata ed ciamento fornite dalle unità cosiddette abilitate.
effciente sulla base delle va- Si rendono così necessari nuovi strumenti per lo Analizzando la situazione italiana in cui queste pro-
riazioni di domanda e offerta sviluppo e la gestione delle reti elettriche dal mo- blematiche sono presenti, c’è da segnalare che gli
assetti legislativo, regolatorio e normativo si stanno
evolvendo nella direzione di una maggiore respon-
sabilizzazione dei proprietari di impianti alimentati
da FRNP nella gestione del sistema elettrico.
La massiccia presenza di impianti di GD da FRNP,
attualmente non abilitate a fornire servizi di di-
spacciamento, unita alla loro taglia generalmente
medio-piccola, fa sì che oggi essi non siano attori
pienamente coinvolti nell’esercizio del sistema elet-
trico nazionale. Allo stato attuale, la differenza tra
l’energia effettivamente immessa e il programma
di produzione costituisce una criticità per l’attivi-
tà di dispacciamento: anche se la produzione da
FRNP viene prevista con le migliori tecnologie oggi
a disposizione, restano comunque dei margini di
incertezza che si traducono in uno sbilanciamento
residuo in tempo reale. Molti impianti classifcabili
come GD, se considerati singolarmente, non han-
no suffciente capacità, fessibilità o controllabilità
per contribuire alla gestione del sistema o interagire



Impiantistica Italiana - Novembre-Dicembre 2013 53
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