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Formazione
scente attività di formazione. Quest’ultima ritenuta così importante da parte dei principali
EPC che hanno sempre garantito a titolo gratuito la partecipazione alle attività di docenza
da parte dei propri collaboratori per sottolineare ancor più l’importanza e la volontà di
diffondere cultura tecnica e organizzativa.
In ambito associativo, la prima struttura funzionale è stata il Comitato di Formazione
organizzato da Riccardo Bechis che lo aprì al contributo di tutti gli interessati e, in parti-
colare, ai componentisti, così da inaugurare un’ulteriore stagione di signifcativa crescita
dell’Associazione e in modo da realizzare, con la collaborazione del settore montaggi e
logistica, la compiutezza della fliera impiantistica.
Successivamente Maurizio Gatti ha favorito la moltiplicazione delle aree tematiche della
formazione Animp anche in concomitanza con le diverse possibilità di certifcazione offer-
te dalla Sezione Ipma Italy appena nata.
Interessi di università e industria nella ricerca
Se l’effcacia dell’azione di Animp nella formazione non ha bisogno di ulteriori conside-
razioni, non altrettanto può dirsi per quanto riguarda la collaborazione fra università e
industria nel campo della ricerca.
Al di là di specifche e ben defnite esperienze, la collaborazione nella ricerca è sempre
stata un po’ in ombra anche a causa di alcune esigenze contrastanti: in ambito accade-
mico, l’impegno didattico risulta talvolta predominante su altre esigenze e forse questo
rende diffcilmente compatibili i tempi di ricerca richiesti dall’industria.
Sono ormai maturi i tempi e le condizioni al contorno perché queste asperità possano
essere attenuate e possa essere avviata una collaborazione effcace ed effciente. Le rica-
dute di una buona attività di ricerca sono molteplici e sono importanti in campo didattico
e in ambito industriale: nel primo caso si avranno laureati con maggiori competenze, nel
secondo un maggior sviluppo tecnologico e una maggiore competitività.
La ricerca scientifca nelle sue diverse forme deve poi ricadere prima possibile nell’ambito
78 della formazione soprattutto se si vorrà mantenere l’eccellenza dell’impiantistica italiana
nei confronti dei nuovi e aggressivi competitor che si sono (abbastanza) recentemente
affacciati sul mercato.
L’esemplare collaborazione fra università e industria che Animp ha mostrato, costituisce
un modello da proporre all’intero settore produttivo del nostro Paese in particolare in
questo momento di profonda crisi e in cui la prima emergenza è quella di dare immediate
concrete prospettive di lavoro ai giovani che sono il futuro.