Page 50 - Impiantistica Italiana Maggio Giugno 2014
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Progetto “CO to Olefns”:
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obiettivo della ricerca è tra-
sformare la CO da problema
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in opportunità, ripensandola
come materia prima di base
da cui partire per produrre ole-
fne leggere (C2-C4), prodotte
oggi in larga parte da petrolio
(Fonte: Politecnico di Milano)























come fertilizzante azotato. L’azoto contenuto en- in laboratorio, quindi in vivo nel terreno. Bisognerà
tra nelle piante in seguito alla dissociazione cau- quindi valutare i vantaggi della nuova formulazione
sata dai microbi presenti nel terreno. Purtroppo, il rispetto al prodotto di partenza, anche in conside-
processo di utilizzo del fertilizzante da parte delle razione dei costi addizionali del nuovo processo di
piante non è particolarmente effciente e in media produzione. Un’approfondita analisi dei costi e un
viene utilizzato non più del 50% dell’azoto in esso adeguato business plan consentiranno di valutare le
contenuto; la maggior parte dei fertilizzanti azotati possibilità di industrializzazione del nuovo prodotto.
è solubile in acqua e una gran parte viene perduta La parte analitica del progetto verrà eseguita pres-
nel terreno. Diffcilmente il fertilizzante distribuito in so il Politecnico, in particolare presso i laboratori
una stagione resta disponibile per quelle succes- specializzati di The Protein Factory, centro che
sive. L’urea, in particolare, subisce unisce le competenze ingegneristiche del Politec-
Nella letteratura un’intensa degradazione nel terreno nico a quelle di biologia molecolare dell’Università
scientifca sono dovuta alla nitrifcazione microbica, dell’Insubria.
Per quanto riguarda le prove in vivo, saranno sfrut-
all’idrolisi enzimatica e all’idrolisi chi-
riportati molti mica, diminuendo quindi la dispo- tate le sinergie con Stamicarbon, leader nel licen-
esempi di modifca nibilità per il suo assorbimento da sing della tecnologia per la produzione di urea.
superfciale parte delle piante. Invece, la valutazione economica della nuova tec-
dell’urea per ridurre Il controllo di queste trasformazioni nologia e lo studio delle prospettive di business sa-
la degradazione indesiderate costituisce un obiet- ranno studiate dallo stesso MTIC.
Il progetto è curato dal prof. Stefano Servi, Profes-
tivo ricco di vantaggi economici e
e migliorarne la non solo. Nella letteratura scientifca sore Ordinario presso il CMIC.
disponibilità, ma da sono riportati molti esempi di modi-
essi si rileva come fca superfciale dell’urea per ridurre
la degradazione e migliorarne la di- Progetto “CO to Olefns”
fno a oggi non si sponibilità, ma da essi si rileva come 2
siano trovati metodi fno a oggi non si siano trovati meto- L’anidride carbonica (CO ) è il prodotto fnale della
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adatti allo scopo di adatti allo scopo. reazione chimica più diffusa da sempre a livello glo-
Una formulazione innovativa dell’u- bale, cioè la combustione di idrocarburi, carbone e
rea, modifcata con dialdeidi potreb- biomasse. Essa è spesso presente, anche in per-

be rappresentare una soluzione vantaggiosa. Lo centuali elevate, nel gas naturale estratto da campi
scopo del progetto di ricerca “Urea In Vivo” è lo gas in tutto il mondo.
studio e la verifca sperimentale di questa nuova Dato l’aumento imponente della concentrazione
famiglia di prodotti derivati. dell’anidride carbonica nella troposfera, sforzi signi-
Una volta ottenuti e caratterizzati, sarà poi neces- fcativi sono stati dedicati allo sviluppo di proces-
sario studiare il loro comportamento in vitro, cioè si energeticamente più effcienti e di tecnologie di



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