Page 140 - Impiantistica Industriale - Settembre Ottobre 2014
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Notiziario corsi di formazione
Formazione professionale,
le opportunità di finanziamento
non mancano
Giorgia Natale
Recruiting, Training and Org Development Manager, Techint SpA
Dottoressa, Techint è una delle società da sempre attenta ai problemi della formazione pro-
fessionale. Come riuscite a individuare i fabbisogni formativi per i diversi livelli aziendali?
Praticamente tutto il nostro personale, sia di sede sia di cantiere, è sottoposto a valutazioni periodiche
sulle prestazioni da cui emergono quelle aree di sviluppo per migliorare i risultati personali e di gruppo.
Tutti i dati raccolti sono elaborati in modo da poter definire piani di aggiornamento e di sviluppo profes-
sionale impostati in base a gruppi omogenei di lavoro, contenuti, finalità e priorità.
Quali sono le maggiori aree di sviluppo che rilevate nei neodiplomati e nei neolaureati?
Sia gli istituti tecnici che le università forniscono un’ottima preparazione teorica ma non coprono alcuni
aspetti oggi fondamentali nell’attività lavorativa. Per esempio, nel nostro ambito, notiamo carenze so-
prattutto nell’inglese parlato e nel project management.
Da chi e come sono gestiti i vostri corsi?
Alcuni corsi sono svolti internamente, nelle sedi e nei cantieri, e i docenti sono per lo più nostri profes-
sionisti e tecnici esperti. Altri corsi, invece, soprattutto quelli specialistici, sono gestiti da società ester-
ne, o da associazioni culturali quali Animp.
Come si quantifica la vostra attività formativa?
Nell’anno in corso contiamo di coinvolgere nei corsi di formazione il 60% circa del nostro personale. I
contenuti hanno riguardato prevalentemente le lingue (inglese e spagnolo), la formazione manageriale
e la formazione tecnica.
La domanda che molte aziende si pongono, specie quelle piccole e medie in un periodo eco-
nomicamente difficile come l’attuale, è: come si finanzia l’attività formativa?
Ci sono due strutture che contribuiscono a sostenere l’attività formativa delle aziende: Fondoimpresa
e Fondodirigenti. Sono strutture che gestiscono un fondo a cui contribuiscono le aziende stesse. Ove
non sia possibile una gestione interna, il finanziamento dei corsi può avvenire avvalendosi del supporto
di società esterne soprattutto nella gestione amministrativa.
Quindi molte aziende non svolgono attività formativa semplicemente perché ignorano le op-
portunità fornite da queste strutture.
Sì, in larga misura la carenza di attività formativa delle aziende italiane è dovuta alla non conoscenza
dei supporti di cui può oggi fruire. Inoltre, in molti casi, si tratta di un problema culturale perché non
ci si rende conto che la formazione può significare un aumento della produttività e della competitività
dell’azienda.
g.b.
Impiantistica Italiana - Settembre-Ottobre 2014 139
Formazione professionale,
le opportunità di finanziamento
non mancano
Giorgia Natale
Recruiting, Training and Org Development Manager, Techint SpA
Dottoressa, Techint è una delle società da sempre attenta ai problemi della formazione pro-
fessionale. Come riuscite a individuare i fabbisogni formativi per i diversi livelli aziendali?
Praticamente tutto il nostro personale, sia di sede sia di cantiere, è sottoposto a valutazioni periodiche
sulle prestazioni da cui emergono quelle aree di sviluppo per migliorare i risultati personali e di gruppo.
Tutti i dati raccolti sono elaborati in modo da poter definire piani di aggiornamento e di sviluppo profes-
sionale impostati in base a gruppi omogenei di lavoro, contenuti, finalità e priorità.
Quali sono le maggiori aree di sviluppo che rilevate nei neodiplomati e nei neolaureati?
Sia gli istituti tecnici che le università forniscono un’ottima preparazione teorica ma non coprono alcuni
aspetti oggi fondamentali nell’attività lavorativa. Per esempio, nel nostro ambito, notiamo carenze so-
prattutto nell’inglese parlato e nel project management.
Da chi e come sono gestiti i vostri corsi?
Alcuni corsi sono svolti internamente, nelle sedi e nei cantieri, e i docenti sono per lo più nostri profes-
sionisti e tecnici esperti. Altri corsi, invece, soprattutto quelli specialistici, sono gestiti da società ester-
ne, o da associazioni culturali quali Animp.
Come si quantifica la vostra attività formativa?
Nell’anno in corso contiamo di coinvolgere nei corsi di formazione il 60% circa del nostro personale. I
contenuti hanno riguardato prevalentemente le lingue (inglese e spagnolo), la formazione manageriale
e la formazione tecnica.
La domanda che molte aziende si pongono, specie quelle piccole e medie in un periodo eco-
nomicamente difficile come l’attuale, è: come si finanzia l’attività formativa?
Ci sono due strutture che contribuiscono a sostenere l’attività formativa delle aziende: Fondoimpresa
e Fondodirigenti. Sono strutture che gestiscono un fondo a cui contribuiscono le aziende stesse. Ove
non sia possibile una gestione interna, il finanziamento dei corsi può avvenire avvalendosi del supporto
di società esterne soprattutto nella gestione amministrativa.
Quindi molte aziende non svolgono attività formativa semplicemente perché ignorano le op-
portunità fornite da queste strutture.
Sì, in larga misura la carenza di attività formativa delle aziende italiane è dovuta alla non conoscenza
dei supporti di cui può oggi fruire. Inoltre, in molti casi, si tratta di un problema culturale perché non
ci si rende conto che la formazione può significare un aumento della produttività e della competitività
dell’azienda.
g.b.
Impiantistica Italiana - Settembre-Ottobre 2014 139
