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le rinnovabili; il decommissioning dei vecchi impianti,
                                                                      soprattutto delle piattaforme offshore, per esempio
                                                                      nel Mare del Nord; maggior enfasi sui mercati dell’o-
                                                                      perations e della manutenzione di alto livello; attenzio-
                                                                      ne più decisa ai revamp e più in generale ai progetti
                                                                      brownfield; e soprattutto fornitura con maggior enfasi
                                                                      dei servizi finanziari per i progetti nei Paesi che non
                                                                      riescono a organizzare da soli il finanziamento dei loro
                         giori. E poi, in altri settori attinenti, Praxair con Linde   investimenti. In quest’ultimo settore, vediamo con mol-
                         ecc. ecc. – e senz’altro non è finita!       to piacere i recenti accordi e le aperture delle linee di
                         Tanti sono i driver: senza dubbio la speranza di ridurre   finanziamento organizzate dalla Sace e Simest per i
                         i costi attraverso la ricerca di maggiori sinergie opera-  fornitori italiani, come per esempio il recente accordo
                         tive, ma anche e soprattutto la volontà di aumentare   con Maire Tecnimont e le nuove linee di garanzia del
                         le competenze e allargare                                         credito per l’Iran.
                         il portafoglio delle attività e   Vari contractor seguono con attenzione e   Questa ripresa e le nuove
                         degli skills per raggiunge-                                       direttrici strategiche saran-
                         re una base clientelare più   successo le nuove tendenze del mercato: dal   no sufficienti, almeno per i
                         ampia con un’offerta com-    decommissioning alle rinnovabili     general contractor italiani?
                         plessiva più completa. Ma,                                        Senz’altro lo speriamo, ma
                         anche e inevitabilmente, per aumentare la resilienza   già lo vediamo anche, in quanto i loro risultati recen-
                         nei tempi difficili e nei consueti cicli di mercato.   temente stanno evidentemente migliorando. Pertanto,
                         Queste tendenze al consolidamento devono far riflet-  nel tradizionale dubbio se - nell’attuale mercato, sem-
                         tere in particolar modo la nostra industria nazionale,   pre ridotto rispetto alla punta nel 2013/4 ma ora in gra-
                         dove molti player, per quanto estremamente dinamici,   duale ripresa - il bicchiere sia “mezzo pieno” oppure
                         imprenditoriali e storicamente di successo, rimangono   “mezzo vuoto”, voterei per il “mezzo pieno”, in quanto
                         spesso troppo piccoli, senza la massa critica necessa-  notiamo evidenti segnali di ripresa e di “giro di boa”,
                         ria per inseguire i mercati spesso mutevoli.   sia nel ritorno alla salute dei mercati che dei risultati
                         Vediamo poi che molti  contractor  si  diversificano e   dei player.
                         abbracciano la fornitura di nuovi servizi richiesti dal
                         mercato: per esempio, le opportunità, tante ma molto
                         diverse rispetto all’oil&gas tradizionale, nei settori del-               Daslav Brkic




                            Daslav Brkic


                 Dopo una carriera pluridecennale nell’industria dell’impiantistica nei settori oil&gas, environment, power e telecomunicazioni,
                 nel 2016 ha iniziato una nuova attività di consulenza di direzione aziendale nel marketing e business development
                 strategico. È anche “Visiting Professor” presso le Graduate Business School e School of Management del Politecnico di
                 Milano.
                 La sua esperienza include molteplici incarichi nel business development, vendita, ricerca e sviluppo tecnologico, licensing,
                 sviluppo e pianificazione strategica, negli USA, in Gran Bretagna, Olanda e Italia, inizialmente con UOP, ABB e Sirti. Dal
                 2002 in Saipem (all’epoca Snamprogetti), dove come Senior Vice President ha diretto fino al 2016 il business development,
                 la pianificazione strategica, la comunicazione esterna e le relazioni istituzionali, nonché lo sviluppo tecnologico e il licensing.
                 Dopo la laurea in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Milano nel 1975, ha conseguito un Dottorato di Ricerca in
                 Ingegneria Chimica da un programma congiunto tra il Politecnico di Erlangen–Norimberga, in Germania, e il Politecnico
                 di Milano. In seguito, ha frequentato il programma M.B.A. presso la University of Chicago e corsi executive di strategia
                 industriale presso la Stanford University.
                 Oggi è Vice Presidente dell’ANIMP e Direttore Editoriale delle riviste Impiantistica italiana e Industrial Plants, membro dei
                 Comitati Tecnici per l’Internazionalizzazione di Confindustria e di Assolombarda, membro associato del Center for Energy
                 and Environmental Policy Research del MIT e del Paris Energy Club.
                 È stato Consigliere e board member di Assomineraria, World Energy Council, Society of Petroleum Engineers e altre
                 associazioni industriali internazionali e italiane.
                 Ha scritto oltre 100 articoli e memorie presentate a convegni internazionali.




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