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Focus Componentistica e servizi per l’impiantistica
INTERGEN
Cogenerazione,
asset fondamentale
per la competitività
La “carbon footprint” (impronta di carbonio) è sono abbassamento delle emissioni gassose e
una misura che esprime in CO2 equivalente il riduzione dei costi, elementi che contribuisco
totale delle emissioni di gas a effetto serra ge- in modo significativo a migliorare competitività
nerate nel ciclo di vita di un prodotto/servizio: delle aziende”, afferma Lorenzo Ronchi, marke-
più basso è questo numero e più l’azienda può ting director Intergen “fra i nostri clienti rientrano
essere definita sostenibile. Intergen, con impor- importanti aziende, particolarmente attente alla
tanti referenze presso aziende alimentari italiane, qualità del prodotto e del processo produttivo e
può testimoniare quanto la riduzione di emissioni soprattutto alla riduzione delle emissioni gasso-
di gas serra conseguente all’adozione della co- se in atmosfera.
generazione possa aiutare nella riduzione della
“carbon footprint”, quindi nella sostenibilità am- Esempi di eccellenza italiana sono Igor Gorgon-
bientale dell’azienda. zola, che grazie alla cogenerazione ha ridotto
la spesa energetica del 48,4% e le emissioni di
Gli elementi che concorrono a calcolare questa CO2 del 30% ogni anno), e Rovagnati, che ha
“impronta di carbonio” sono diversi, dalla scel- scelto Intergen per ben due impianti, riducen-
ta della materia prima fino alla distribuzione del do la spesa energetica del 45,3% e le emissioni
prodotto e, eventualmente, al processo di smal- del 29%; tutto ciò a vantaggio del sistema Pae-
timento. Fra questi rientrano le emissioni di CO2 se, sia dal punto di vista ambientale, ma anche
prodotte durante la produzione: l’utilizzo della come asset per rilanciare le aziende italiane.”
cogenerazione per produrre energia elettrica e
calore permette di ridurre le emissioni di CO2, www.intergen.it
quindi ridurre la “carbon footprint” legata al pro-
cesso produttivo.
L’importanza della cogenerazione per produrre
energia elettrica e calore ad uso di processo e
per alimentare le utenze in ambito industriale
è ampiamente confermata da un recente stu-
dio del Politecnico di Milano: dei 2,4 Miliardi di
euro di investimenti in efficienza energetica nel
2018 la cogenerazione è al secondo posto, con
443 Milioni. In particolare le aziende alimentari,
con una ripartizione dei consumi al 56% legati
a servizi ausiliari e generali e 44% al processo
produttivo, con forti esigenze di refrigerazione e
con processi ad elevata intensità di calore, han-
no significativi risparmi economici dall’utilizzo di
sistemi di cogenerazione. A questi si sommano
i benefici ambientali per la riduzione di emissioni
CO2.
“I messaggi chiave associati alla cogenerazione
Impiantistica Italiana - Luglio-Agosto 2019 87 87