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Notiziario corsi di formazione

                          Opportunità
                          di formazione agevolata
                          anche per le piccole imprese

Emanuele Marenco             Bosco Italia SpA da oltre 40 anni realizza sistemi per l’insonorizzazione e il controllo del rumore per l’indu-
Amministratore Delegato,     stria, gli impianti, le infrastrutture, testing room e ambienti musicali. Grazie alla disponibilità di tecnologie
Bosco Italia SpA             d’avanguardia e a un costante impegno nella ricerca applicata, l’azienda è oggi leader a livello internazionale
                             nel settore del controllo del rumore.
                             L’organico attuale conta una cinquantina di addetti, per lo più di alta specializzazione. Grande attenzione è
                             quindi da sempre rivolta dal vertice aziendale alla formazione e all’aggiornamento professionale dei propri
                             quadri tecnici, commerciali e amministrativi.
                             Ne parliamo con Emanuele Marenco, Amministratore Delegato di Bosco Italia.

                             Dottore, come riuscite a individuare le necessità formative in azienda e a programmare gli inter-
                             venti?
                             I fabbisogni formativi sono proposti e sollecitati alla direzione aziendale dai vari capiservizio a fronte di con-
                          crete e specifiche esigenze dei differenti reparti (commerciale, tecnico, amministrativo o produttivo), sovente a
                          seguito dell’implementazione di nuove tecnologie o, comunque, per l’aggiornamento periodico del personale.

                          A chi affidate la gestione dei corsi e delle attività didattiche?
                          La gestione può essere sia interna, con personale dipendente dell’azienda, sia esterna, affidata ad aziende
                          adatte alle esigenze della formazione in ambiti specialistici.

                          Come si può quantificare in media il vostro impegno in attività di formazione?
                          In termini economici le nostre attività formative e di addestramento coprono mediamente circa lo 0,5% del giro

                                                                                              d’affari dell’azienda.

                                                                                              Riuscite però anche ad approfittare di possibili
                                                                                              apporti esterni?
                                                                                              Sì, oltre alla risorse interne facciamo affidamento sugli
                                                                                              accantonamenti di istituti esterni, come Fondimpresa e
                                                                                              altri istituti simili. Inoltre, ove possibile, cerchiamo di in-
                                                                                              serire la formazione del personale in più estesi progetti
                                                                                              di Ricerca e Sviluppo finanziati o agevolati.

                                                                                              Quindi, quale consiglio al riguardo potreste dare
                          ad aziende di piccole e medie dimensioni, come la vostra?
                          Ritengo che, per approfittare in maniera organica e ordinata delle opportunità formative a disposizione delle
                          aziende, sia necessaria una struttura aziendale interna in grado di conoscere per tempo le diverse opzioni e
                          quindi di gestire tutti gli aspetti burocratici. La mancanza di questa organizzazione interna può essere in molti
                          casi la spiegazione della difficoltà di accesso e fruizione alle opportunità di formazione.

                          Nell’inserimento di giovani diplomati e laureati nel mondo del lavoro, quali ritenete siano le lacune
                          scolastiche più gravi?
                          Le lacune ricorrenti che riscontriamo nei candidati che intervistiamo sono sostanzialmente due: la mancanza di
                          significative precedenti esperienze lavorative (sia pure in forma di stage e/o di collaborazioni) e la scarsa cono-
                          scenza e padronanza delle lingue straniere.

                                                                                                                                                            g.b.

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