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che le procedure del Metodo 21 vengano seguite
correttamente.
Riparazione dei componenti. Sviluppare un pia-
no e un calendario per la riparazione dei compo-
nenti. Effettuare un primo tentativo di riparazione
dopo aver rilevato una perdita. Monitorare i com-
ponenti per garantire che la perdita sia stata ripara-
ta con successo.
Registrazione. Effettuare audit interni e di terze
parti dei dati LDAR per garantire la conformità agli
standard nazionali ed internazionali. Monitorare e
archiviare elettronicamente i dati LDAR. Effettuare
un controllo regolare dei dati.
L’identifi cazione delle perdite è di gran lunga il pun-
to più importante nell’implementazione del pro- Figura 3
gramma LDAR. Esistono molte tecnologie disponi-
bili per rilevare una perdita. Possiamo suddividerle la superfi cie della lampada, causando un effetto
in due categorie principali (per maggiori dettagli di barriera che diminuisce l’effi cienza e la sensibi-
link: ldar.fugitive-emission.it lità del dispositivo.
[o il QrCode] L’umidità può introdurre correnti di perdita o rifran-
gere la luce UV, abbassando la sensibilità strumen-
tale.
Di conseguenza, il PID può essere utilizzato per la
misurazione di singoli composti chimici in condi-
zioni di bassa concentrazione e con una maggiore
sensibilità rispetto a FID. Ma d’altra parte, il PID è
Le tecnologie che rispettano il metodo 21 dell’E- meno effi cace in condizioni di alta concentrazione.
PA sono utilizzate per il monitoraggio di sorgenti In sintesi: il PID è infl uenzato negativamente dalla
accessibili e la quantifi cazione delle perdite. Tut- presenza di polveri e umidità o quando sono pre-
tavia, ci sono altre tecnologie che non rispettano senti altri gas non reattivi, come accade nel monito-
il metodo 21 dell’EPA ,ma vengono utilizzate per raggio delle emissioni fuggitive. Tuttavia, dobbiamo
il monitoraggio delle sorgenti non accessibili. dire che il PID è il miglior rilevatore per alcuni com-
Nella prima categoria, ci sono: rilevatore a fi am- posti inorganici come l’ammoniaca.
ma e ionizzazione fotoelettrica, rilevatore di con-
ducibilità termica, rilevatore infrarosso. Passiamo ora alla tecnologia OGI (Optical Gas
Mentre nella seconda categoria c’è l’OGI e la Imaging), ampiamente utilizzata per il monitorag-
telecamera ad ultrasuoni. gio di sorgenti non accessibili. Utilizzando l’OGI,
una perdita appare come un plume, nero o bian-
Per quanto riguarda il monitoraggio dei VOC in co a seconda delle impostazioni della telecame-
accordo con il metodo 21 dell’EPA, i principali ra figura 3.
dispositivi sono FID e PID.
Un rilevatore di ionizzazione fotoelettrica (PID) Per visualizzare una perdita con l’OGI, il gas deve
utilizza una fonte di luce ultravioletta (UV) per io- avere un picco di assorbimento nell’infrarosso che
nizzare i prodotti chimici in ioni positivi e negativi si sovrappone alla fi nestra spettrale della fotoca-
che possono essere facilmente conteggiati con mera OGI. Questa fi nestra si trova di solito tra 3,2
un rilevatore. e 3,4 micron.
D’altra parte, un rilevatore a fi amma (FID) utiliz- Per visualizzare una perdita, deve esistere una suf-
za una fi amma a idrogeno per ionizzare i prodotti fi ciente differenza di temperatura tra la nube di gas
chimici in ioni positivi e negativi. e lo sfondo. Una differenza di temperatura maggio-
FID e PID sono entrambi riportati nel metodo 21 re (∆T) porterà a un plume più visibile sul display
dell’EPA, ma i nostri dati hanno mostrato risultati della fotocamera OGI.
sostanzialmente diversi utilizzando FID e PID. I
test effettuati contemporaneamente, su campioni La foto mostra gli effetti del
reali e in condizioni di monitoraggio reali, hanno ∆T mentre il gas si muove
mostrato che FID è la migliore tecnologia per il attraverso sfondi a diverse
monitoraggio delle emissioni fuggitive di VOC. La temperature. La perdita di-
sua tecnologia di ionizzazione a fi amma è meno venta invisibile alla recinzio-
infl uenzata dalle interferenze; il FID può rilevare la ne, dove lo sfondo ha un ∆T
presenza di VOC con una maggiore precisione scarso.
rispetto a PID. L’ultima fattore è una lun-
Con il PID, alcuni gas, come il metano, non ven- ghezza di percorso di con-
gono ionizzati, e altri reagiscono fotochimica- centrazione suffi ciente.
mente formando composti che possono rivestire Questa è la lunghezza in-
Impiantistica Italiana - Marzo-Aprile 2023 61