Page 17 - Impiantistica Industriale - Settembre Ottobre 2014
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o di gruppo negli anni Cile, in Brasile e in Argentina percorrerà le tappe di Ipe [Luigi Iperti] e me e ci disse: vi do una flessibilità
50 di tecnici e manager che una luminosa carriera. Ma l’incarico che più lo ha per la data dell’inaugurazione dello stabilimento: il
hanno contribuito alla realiz- appassionato e di cui conservava un ricordo vivis- 29 dicembre oppure il 30 dicembre, a vostra scel-
zazione di Propulsora Side- simo fu quello della direzione generale di Propulso- ta”.
rurgica; da sinistra: il terzo è ra Siderurgica, un nuovo impianto siderurgico da Con Riccardo abbiamo lavorato in modo fantastico
Riccardo Bechis e il quarto costruire vicino a La Plata e da mettere in marcia in per trenta mesi avendo come obiettivo: lui di com-
è Luigi Iperti un tempo molto breve. pletare l’organizzazione operativa di Propulsora e
Ed è in questa occasione che ho potuto cono- io la realizzazione dell’impianto. Ci muovevamo su
scerlo, essendo anch’io arrivato in Argentina come binari paralleli, tesi a rispettare la data richiestaci da
project manager dell’impianto. Ero giovanissimo Agostino Rocca. E la data fu rispettata.
con i miei trentatré anni, mentre Riccardo ne aveva
quarantacinque, ma ci trovammo subito molto le- Fu questo evento che fece nascere in Riccardo la
gati. Il suo entusiasmo e la sua voglia di fare bene sua grande passione per il project management.
erano contagiosi. L’organizzazione della società Aveva constatato i buoni risultati in termini di risul-
operativa, la selezione e l’addestramento del per- tati finali che la figura del project manager poteva
sonale furono le attività su cui Riccardo s’impegnò garantire.
moltissimo e che ha orgogliosamente continuato a Rientrato in Italia a metà del 1971, ricoprì impor-
ricordare anche negli anni successivi. La decisio- tanti posizioni di vertice prima a Genova all’Italim-
ne di assumere tutto personale argentino, senza pianti, poi a Milano alla Innocenti-Innse e infine a
esperienza specifica e molto giovane, era stata Torino alla Fiat Engineering e alla Fata, dove as-
suggerita dai consulenti dell’Italsider di allora. sunse la carica di Amministratore Delegato. Ovun-
Riccardo aveva seguito con coraggio e determi- que cercò di introdurre con successo la cultura del
nazione il loro consiglio. Oltre 100 tecnici e inge- project management.
gneri, dei 700 totali, furono inviati a Novi Ligure per Mi fu quindi agevole nel 1974, quando nacque
circa un anno per l’addestramento su un impianto l’Animp, proporlo come Presidente. Eravamo un
simile. Questo soggiorno comunitario dei giovani gruppo di giovani impiantisti e di docenti univer-
argentini, alcuni con mogli al seguito, contribuì a sitari e pensammo che Riccardo Bechis fosse il
creare uno spirito di team fantastico, di cui Riccar- Presidente ideale per la sua esperienza e per il suo
do era giustamente orgoglioso, e che certamen- carisma umano. Così fu. Gli rinnovammo la carica
te fu determinante, unitamente ai buoni metodi di ogni biennio per dodici anni. E quando io gli suc-
addestramento, al risultato positivo della messa in cessi per due mandati, seguito da altri Presidenti,
marcia. tra cui alcuni di quei giovani della prima Animp,
Riccardo concepì tutta l’attività dell’organizzazione Riccardo continuò con passione e competenza a
societaria come un insieme di progetti che si af- lavorare assieme a tutti noi, conservando una lea-
fiancavano al progetto di costruzione dell’impianto dership fortissima.
stesso. I tempi erano ristretti e Riccardo ricordava: Fondamentale è stato il suo apporto all’attività di-
“All’inizio delle attività Aro [Agostino Rocca] chiamò dattica dell’Animp, ai corsi di project mangement,
di cui fu l’ideatore e di cui mantenne a lungo la
responsabilità. Altro grandissimo merito del Pre-
sidente Bechis fu l’attenzione alla componente
universitaria, fermamente convinto della necessità
che industria e università dovessero collaborare in
modo attivo per il progresso del Paese. Bechis fu
sempre lo strenuo difensore della forte presenza di
qualificati professori di impiantistica nel Consiglio
accanto agli esponenti delle maggiori società di in-
gegneria italiane. Questa collaborazione contribuì
in modo sostanziale alla diffusione della cultura del
project management in Italia.
Per continuare a crescere non poteva mancare il
confronto con gli altri paesi e Riccardo Bechis, che
era un grande manager di cultura internazionale,
promosse l’adesione dell’Animp a Internet, l’Asso-
ciazione Europea di Project Management, che poi
cambiò il nome in Ipma. Così venne il Convegno
internazionale sul project management di Sorren-
to nel 1986 e poi il grande convegno mondiale di
Firenze del 1992, per il quale Riccardo insistette
perché io assumessi la responsabilità, anche se la
mia presidenza in Animp era terminata nel 1990.
16 Impiantistica Italiana - Settembre - Ottobre 2014
50 di tecnici e manager che una luminosa carriera. Ma l’incarico che più lo ha per la data dell’inaugurazione dello stabilimento: il
hanno contribuito alla realiz- appassionato e di cui conservava un ricordo vivis- 29 dicembre oppure il 30 dicembre, a vostra scel-
zazione di Propulsora Side- simo fu quello della direzione generale di Propulso- ta”.
rurgica; da sinistra: il terzo è ra Siderurgica, un nuovo impianto siderurgico da Con Riccardo abbiamo lavorato in modo fantastico
Riccardo Bechis e il quarto costruire vicino a La Plata e da mettere in marcia in per trenta mesi avendo come obiettivo: lui di com-
è Luigi Iperti un tempo molto breve. pletare l’organizzazione operativa di Propulsora e
Ed è in questa occasione che ho potuto cono- io la realizzazione dell’impianto. Ci muovevamo su
scerlo, essendo anch’io arrivato in Argentina come binari paralleli, tesi a rispettare la data richiestaci da
project manager dell’impianto. Ero giovanissimo Agostino Rocca. E la data fu rispettata.
con i miei trentatré anni, mentre Riccardo ne aveva
quarantacinque, ma ci trovammo subito molto le- Fu questo evento che fece nascere in Riccardo la
gati. Il suo entusiasmo e la sua voglia di fare bene sua grande passione per il project management.
erano contagiosi. L’organizzazione della società Aveva constatato i buoni risultati in termini di risul-
operativa, la selezione e l’addestramento del per- tati finali che la figura del project manager poteva
sonale furono le attività su cui Riccardo s’impegnò garantire.
moltissimo e che ha orgogliosamente continuato a Rientrato in Italia a metà del 1971, ricoprì impor-
ricordare anche negli anni successivi. La decisio- tanti posizioni di vertice prima a Genova all’Italim-
ne di assumere tutto personale argentino, senza pianti, poi a Milano alla Innocenti-Innse e infine a
esperienza specifica e molto giovane, era stata Torino alla Fiat Engineering e alla Fata, dove as-
suggerita dai consulenti dell’Italsider di allora. sunse la carica di Amministratore Delegato. Ovun-
Riccardo aveva seguito con coraggio e determi- que cercò di introdurre con successo la cultura del
nazione il loro consiglio. Oltre 100 tecnici e inge- project management.
gneri, dei 700 totali, furono inviati a Novi Ligure per Mi fu quindi agevole nel 1974, quando nacque
circa un anno per l’addestramento su un impianto l’Animp, proporlo come Presidente. Eravamo un
simile. Questo soggiorno comunitario dei giovani gruppo di giovani impiantisti e di docenti univer-
argentini, alcuni con mogli al seguito, contribuì a sitari e pensammo che Riccardo Bechis fosse il
creare uno spirito di team fantastico, di cui Riccar- Presidente ideale per la sua esperienza e per il suo
do era giustamente orgoglioso, e che certamen- carisma umano. Così fu. Gli rinnovammo la carica
te fu determinante, unitamente ai buoni metodi di ogni biennio per dodici anni. E quando io gli suc-
addestramento, al risultato positivo della messa in cessi per due mandati, seguito da altri Presidenti,
marcia. tra cui alcuni di quei giovani della prima Animp,
Riccardo concepì tutta l’attività dell’organizzazione Riccardo continuò con passione e competenza a
societaria come un insieme di progetti che si af- lavorare assieme a tutti noi, conservando una lea-
fiancavano al progetto di costruzione dell’impianto dership fortissima.
stesso. I tempi erano ristretti e Riccardo ricordava: Fondamentale è stato il suo apporto all’attività di-
“All’inizio delle attività Aro [Agostino Rocca] chiamò dattica dell’Animp, ai corsi di project mangement,
di cui fu l’ideatore e di cui mantenne a lungo la
responsabilità. Altro grandissimo merito del Pre-
sidente Bechis fu l’attenzione alla componente
universitaria, fermamente convinto della necessità
che industria e università dovessero collaborare in
modo attivo per il progresso del Paese. Bechis fu
sempre lo strenuo difensore della forte presenza di
qualificati professori di impiantistica nel Consiglio
accanto agli esponenti delle maggiori società di in-
gegneria italiane. Questa collaborazione contribuì
in modo sostanziale alla diffusione della cultura del
project management in Italia.
Per continuare a crescere non poteva mancare il
confronto con gli altri paesi e Riccardo Bechis, che
era un grande manager di cultura internazionale,
promosse l’adesione dell’Animp a Internet, l’Asso-
ciazione Europea di Project Management, che poi
cambiò il nome in Ipma. Così venne il Convegno
internazionale sul project management di Sorren-
to nel 1986 e poi il grande convegno mondiale di
Firenze del 1992, per il quale Riccardo insistette
perché io assumessi la responsabilità, anche se la
mia presidenza in Animp era terminata nel 1990.
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