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tare più volte l’efficacia, e soprattutto la facilità di siness, possono essere già inclusi nelle statistiche
comprensione, di sistemi semplici, basati per lo più di margine, oppure verificati solo a livello di conto
su strutture in Excel, che pescano dati elaborati economico complessivo.
da processi di varia natura. Non solo, più semplici
sono i sistemi e più immediato il loro utilizzo, con I risultati economici
conseguenti risparmi di tempo e di denaro.
E grazie alla loro semplicità essi sono facilmente Oltre alle vendite va considerato, per effettuare
adattabili alle mutevoli esigenze aziendali, ed è faci- una corretta correlazione tra costi e ricavi e avere
le e poco costoso spostare il focus sulle misurazio- un risultato economico affidabile, il valore pro-
ni necessarie e sul controllo della rotta. Come, ad dotto, cioè quanto è stato realizzato dalla nostra
esempio, dalla redditività per prodotto a quella per attività produttiva. Poi si valuterà se è in linea con
venditore, o alla riduzione dei giorni medi di incasso le aspettative o meno.
o al controllo della generazione del flusso di cassa. Il valore prodotto è dato dalla somma algebrica
Riepilogando: delle vendite meno le giacenze iniziali più quelle
• analisi dei punti di forza e di debolezza; finali del magazzino prodotti finiti e in corso di
• definizione degli obiettivi; lavorazione. Questo aspetto è particolarmente
• pianificazione e quantificazione delle azioni di importante per le aziende che lavorano su com-
messa, sia a breve che a medio e lungo termine,
miglioramento; in quanto lo sfasamento temporale tra costi e
• messa in opera delle azioni di miglioramento; vendite può essere molto ampio.
• verifica dei risultati;
• avere pronto uno o più “piani B” perché non
sempre le azioni programmate vanno a buon
fine.
Come controllare la gestione
aziendale
Abbiamo detto della differenza tra previsioni e bud-
get, un po’ come dire: proviamo a governare la no-
stra vita, o quella della nostra azienda; non è un
passo facile, ma spesso significa la sopravvivenza
e la prosperità. Abbiamo definito budget e abbia-
mo quantificato gli obiettivi, sia quelli di vendita che
quelli economici e patrimoniali. Ora dobbiamo valu-
tare quali schemi sono più adatti a comprendere le
misurazioni del nostro business.
Statistiche di vendita Per la valutazione dei costi chi scrive ha adottato
(e soprattutto di margine!) da tempo la suddivisione tra costi diretti e costi di
struttura per avere un risultato economico fonda-
Importantissimo il dato delle vendite effettive, di mentale che si chiama margine di contribuzione.
quelle attese e di quanto ottenuto nell’anno pre- All’interno dei costi diretti esiste la suddivisione
cedente. Ma i margini? Li vogliamo considerare? E tra acquisti di materiale e costi interni di trasfor-
come li possiamo calcolare affinché siano disponi- mazione, per meglio conoscere le leve su cui
bili già in fase di acquisizione degli ordini e quindi, operare per rendere più efficiente la produzione.
per esempio, disponibili ogni giorno sulle scrivanie
o sul nostro tablet? E saranno affidabili? Il proble- Ovviamente all’interno dei due macrogruppi ogni
ma non è banale, ma risolvibile adottando alcune azienda considera i sottogruppi più rilevanti per
accortezze: progettando costi standard semplici, il suo business e per gli obiettivi che si è data. Il
soprattutto basati sui soli costi diretti e periodica-
mente riconciliati con dati contabili, anche a livello
aggregato.
Il tempo gioca qui un ruolo fondamentale: prima so
cosa non va e prima posso correggere il tiro. Spes-
so vince la logica quick and dirty, anche se, grazie
ai moderni strumenti di calcolo, i dati sono sempre
più quick e meno dirty.
Discorso a parte meritano i costi variabili di vendita
che, in funzione dell’effettivo impatto sul nostro bu-
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