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nsieme alla Germania, l’Italia si caratterizza sul- di crisi è, fra l’altro, cresciuta in Italia la quota di
lo scenario produttivo europeo per una forte esportazioni di prodotti high-tech: nonostante le
vocazione manifatturiera. Nell’ultimo decennio criticità, l’industria italiana ha mantenuto eccellenze
l’industria manifatturiera europea, e quella ita- riconosciute a livello mondiale, anche nei settori a
liana in particolare, ha vis- più alto contenuto tecnologico.
Isuto una fase di profonda Nei Paesi di antica industrializzazio-
trasformazione. Alcuni fattori ne la crisi ha avuto il merito di ri-
di cambiamento nello scenario portare all’attenzione del pubblico
internazionale, come la globaliz- dibattito il ruolo del manifatturiero
zazione e la crescita del ruolo dei come promotore di crescita econo-
Paesi emergenti, si sono riflessi mica e di occupazione. Negli Stati
su queste tendenze. L’emerge- Uniti sono stati varati diversi pro-
re di nuovi competitor e di nuovi grammi di sostegno all’industria
poli industriali mondiali ha accre- manifatturiera e negli ultimi anni
sciuto le pressioni concorrenziali anche la Commissione europea
soprattutto nei settori manifattu- ha lanciato una nuova strategia di
rieri a minore valore aggiunto. A politica industriale, con l’obiettivo
questo si sommano gli effetti della di accrescere entro il 2020 la quo-
crisi economica, che ha duramente ta di valore aggiunto del settore
colpito l’economia italiana nell’ulti- manifatturiero sul Pil al 20% sul
mo quinquennio, accentuando l’in- totale. In particolare, è cresciuta
debolimento della base produttiva l’attenzione ai settori più avanzati
nazionale. e alle tecnologie abilitanti come driver di
La quota del valore aggiunto dell’in- innovazione anche negli ambiti più tradizionali.
dustria manifatturiera sul totale dell’e-
conomia italiana è passata dal 19,5% del 2000 al
15,4% del 2014, mentre nello stesso periodo la Le opportunità della quarta
corrispondente quota in Germania è rimasta so- rivoluzione industriale
stanzialmente stabile al 23% e nella media dell’U-
nione europea è passata dal 18,8% al 15,5%. In per il manifatturiero italiano
questo scenario, l’Italia rimane l’ottava potenza Le tecnologie abilitanti hanno acquisito un ruolo
industriale mondiale e il secondo Paese manifattu- sempre più centrale nei più svariati ambiti appli-
riero europeo dopo la Germania. cativi. La rivoluzione digitale sta cambiando pro-
Se, da un lato, la crisi ha portato alla perdita di fondamente gli strumenti tecnologici, rendendo
importanti tasselli del settore industriale italiano, disponibili nuove soluzioni. Anche in ambito ma-
dall’altro ha accentuato fenomeni di riposiziona- nifatturiero si preannunciano crescenti potenzialità
mento competitivo. In particolare, è cresciuta fra le offerte dall’applicazione delle nuove tecnologie sia
Adozione da parte delle imprese di ANIE delle tecnologie ICT (Information and Communication
imprese manifatturiere l’apertura ai mercati esteri. ai processi industriali che agli stessi prodotti.
Technology) e
Pur mantenendo una storica specializzazione nei Questo scenario si inserisce all’interno della cosid-
ITS (Internet of Things and Services)
settori tradizionali del made in Italy, in questi anni detta Industria 4.0, che può essere definita come
in % sul totale delle risposte delle imprese
60,0
50,5
50,0
40,0
30,0
24,2
20,0 17,5
10,0 7,8
0,0
SI, DA TEMPO ABBIAMO APPENA INIZIATO NO, MA CONTIAMO DI FARLO A NO, NON SIAMO INTERESSATI
BREVE
Adozione da parte delle imprese di ANIE di tecnologie ICT (Information and Communication Technology) e ITS (Inter-
net of Things and Services) in percentuale sul totale delle risposte delle imprese (Fonte: ANIE Indagine Rapida fra le
Fonte: ANIE Indagine Rapida fra le imprese socie
imprese socie)
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