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Notiziario
OMRON ambiente di 5-45°C.
Gabriele Fulco, European Product Manager in Omron, sottolinea: “Le nuove
Nuova versione del sensore termico MEMS ultra grandangolare aggiunte alla gamma dei sensori D6T aprono la strada a un’ampia varietà di nuove
applicazioni. Dal rilevamento di temperature anomale sulla linea di produzione negli
Omron Electronic Components Europe ha arricchito la propria gamma di sensori impianti industriali al monitoraggio del cibo e di altre temperature all’interno di una
termici MEMS D6T con una nuova versione ultra grandangolare a 32x32 elementi, cucina, il D6T può dare un sostanziale contributo in termini di sicurezza, identifican-
che permette di raggiungere il campo di visione più ampio finora offerto da Omron. do potenziali problematiche prima che diventino rischi più gravi. Questo può salvare
Il nuovo D6T-32L-01A di Omron opera in un campo di rilevamento di 90 gradi delle vite ma anche contenere i costi, permettendo una manutenzione preventiva
quadrati, e può quindi includere un’ampia area, come ad esempio un’intera e avviata tempestivamente. Il rilevamento delle persone resta un’ulteriore area di
stanza, da un singolo punto. Questo sensore dalle elevate prestazioni permette la applicazione chiave e i nuovi sensori sono in grado di individuare la presenza e la
misurazione di temperature tra 0 e 200°C, in temperature ambiente di -10- localizzazione delle persone in un determinato spazio, con prestazioni più accurate
70°C. Il D6T-32L è una delle tre nuove varianti del D6T presentate da Omron. Le e affidabili che mai.”
applicazioni in cui è richiesto I sensori termici MEMS D6T di Omron sono basati su un sensore a infrarossi (IR)
un campo di visione più che misura la temperatura superficiale degli oggetti senza toccarli, utilizzando un
ristretto possono essere rilevatore termopila che assorbe l’energia irradiata dall’oggetto target. Incorporan-
soddisfatte dalle versioni do, in un contenitore estremamente compatto, una termopila MEMS all’avanguar-
1x8 D6T-8L-09H e 4x4 D6T- dia, un ASIC (Application Specific Integrated Circuit) su misura, un microprocessore
44L-06H, che permettono per l’elaborazione del segnale e dell’algoritmo, il D6T offre potenzialmente il
rispettivamente una visuale di rapporto segnale/rumore (SNR - Signal to Noise Ratio) più alto del settore. Il
54.5°x5.5° e 44.2°x45.7°. dispositivo converte il segnale del sensore in un output di temperatura digitale
Questi due dispositivi fornendo un’immediata interfaccia a un microcontrollore. Il design compatto del
consentono il rilevamento D6T – solo 14x8x8.93 mm per la versione più grande a 32x32 elementi – lo rende
contactless di temperature particolarmente ideale per il rilevamento della temperatura in un’ampia gamma di
tra 5 e 200°C in temperature applicazioni Internet-of-Things ed embedded.
2G ENERGY La standardizzazione garantisce
efficienza economica.
L’innovazione tecnologica di 2G si chiama idrogeno I costi di esercizio globali sono para-
gonabili agli impianti a gas naturale
anche grazie all’utilizzo di motori a
L’attività di ricerca e sviluppo di 2G spinge sempre più verso l’innovazione gas standard. Questo significa che gli
tecnologica e l’energia pulita. L’azienda, uno dei maggiori produttori mondiali di intervalli di manutenzione abituali per
sistemi di cogenerazione, è riuscita ad adattare uno standard di cogenerazione le unità di cogenerazione e un ciclo
a gas naturale in modo che l’idrogeno (H2) sia sfruttato, non solo per generare di vita di 60.000 ore di funzionamen-
elettricità e calore su una base economica comparabile, ma anche per operare to si applicano anche alle unità di
in modo altamente efficiente generando una quantità minima di emissioni di cogenerazione a idrogeno. Inoltre, gli
CO2. impianti di cogenerazione sono integrati
I rendimenti di questa tipologia di motore sono superiori a quelli degli impianti di nell’infrastruttura di servizio esistente e
cogenerazione alimentati a gas naturale, grazie alla rapida combustione dell’i- nelle capacità digitali di monitoraggio e
drogeno. 2G Energy ha portato i controllo di 2G, il che aumenta la dispo-
suoi impianti di cogenerazione a nibilità e l’economicità per gli operatori.
idrogeno dalla fase di progetta- I sistemi, inoltre, sono completamente
zione a quella di produzione in utilizzabili in centrali elettriche virtuali
tempi brevi, grazie all’impiego di (centrali elettriche di grandi dimensioni
componenti standard. collegate in rete).
La tecnologia a idrogeno di Questo rende la tecnologia di cogene-
2G pensata per l’industria, il razione a idrogeno che 2G ha sviluppato un’alternativa collaudata alla tecnologia
commercio e i fornitori di energia delle celle a combustibile. Sia la produzione di idrogeno che la conversione in
può essere utilizzata unitamente elettricità e calore sono praticamente esenti da emissioni di CO2.
ad altri gas ad alto contenuto di “La nostra azienda è da sempre all’avanguardia nell’innovazione e nella
idrogeno, come quelli nei prodotti progettazione e non ha mai smesso di investire tempo e denaro nello
di scarto dell’industria chimica, o sviluppo tecnologico dei propri prodotti”, dichiara Christian Manca, ceo di
con miscele di gas variabili come 2G Italia. “I bassi costi di acquisto e manutenzione, nessuna emissione di
i gas provenienti da impianti di de- CO2 o altri gas a effetto serra, nessuna emissione di ossidi di azoto, il fatto
purazione, e gas di discarica e gas che è già disponibile e rapidamente disponibile e i bassi costi di acquisto
naturali. A differenza delle celle a e manutenzione, fanno sì che questa tecnologia troverà sempre più spazio
combustibile, il motore a combu- nelle aziende nel prossimo futuro. Per permettere a chi abbia interesse ad
stione è insensibile alle sostanze investire in questa tecnologia il personale di assistenza dell’azienda è già
inquinanti presenti nei gas. addestrato ad operare con questa tecnologia ed è a disposizione in tutte le
filiali dell’azienda situate nel mondo”.
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