Page 38 - Inpiantistica industriale
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CASE HISTORY
Principali prodotti di Maus Italia
Utensili e macchine per la costruzione e manutenzione di scambia-
tori di calore a fascio tubiero:
• Mandrinatura: mandrini, mandrinatrici pneumatiche, mandrinatrici
elettriche, centri di lavoro automatici a CNC, mandrinatrici idrauliche;
• Utensili e macchine per l’intestatura dei tubi;
• Saldatura orbitale: saldatrici orbitali e centri di lavoro automatici a CNC;
• Misuratori e pistole di collaudo;
• Tagliatubi e segatrici di fasci tubieri;
• Estrattori idraulici di tubi e di tronchetti di tubo;
• Estrattori di fasci tubieri;
• Macchine per l’infilaggio di fasci tubieri;
• Macchine per la movimentazione dei fasci in sicurezza;
• Macchine per Off-shore;
• Macchine e robots per la pulizia ad alta pressione di scambiatori di
calore;
• Macchine CNC per la svasatura dei fori dei diaframmi.
Anni ‘70, lavorazione
La meta è Milano, simbolo dell’Italia benestante e denza una ragazza cremasca, Luisa Capoferri, che
produttiva, città in cui uno zio lavora come rappre- diverrà presto la signora Agostino e che sarà una
sentante nel campo dei termometri e manometri delle “spine dorsali” della futura Maus Italia. Nel
industriali. È il 1931 e Franco Agostino nonostante 1954 la coppia si trasferisce definitivamente a Cre-
la giovane età, ha già nel cuore l’ambizione di cre- ma. Ricominciano da zero e avviano l’attività. Sul
are un’azienda sua. Tuttavia, pochi anni dopo i suoi biglietto da visita si legge: “Franco Agostino Rap-
sogni devono fare i conti con una realtà imprevi- presentanze industriali”. Prendono contatto con le
sta che lo segnerà in modo indelebile: la Seconda case che producono saldatrici, abrasivi, termometri
guerra mondiale. Sette anni sul fronte di guerra in e manometri, settore che Franco conosce grazie
Grecia e Albania, poi il periodo in cui si nasconde all’apprendistato milanese al fianco dello zio. Nel
dai tedeschi in Grecia, infine la cattura da parte dei 1959 Agostino nota un dépliant della società tede-
soldati inglesi. Solo dopo le bombe atomiche sgan- sca Albert Otto, produttrice di mandrini allargatubi,
ciate sul Giappone dagli americani, che di fatto alla ricerca di rappresentanti. Diventa così prima
mettono fine al conflitto mondiale, e la sconfitta del rappresentante per il cremonese e successivamen-
nazismo in Europa, può finalmente tornare a casa. te, visto il volume di affari velocemente generato,
Ha 28 anni quando rientra in Italia e, nonostante per l’Italia intera.
le esperienze e tragedie vissute, è ancora deter- Nel 1960 i titolari della Albert Otto, ormai anziani e
minato nel raggiungimento del suo sogno: creare senza figli, propongono ad Agostino di fabbricare
un’attività con prodotti possibilmente creati da lui. direttamente in Italia il prodotto tedesco. Nel 1961
Negli anni di guerra ha conosciuto per corrispon- viene così fondata la Albert Otto Italiana di Fran-
Anni ‘80-90, Stefano Agostino, collaudo macchinari
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