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NUOVE RISORSE





                                In Italia oltre il 70% degli          di novità possano sbloccare questi investimenti ne-
                                impianti superano i 40 anni di        cessari nel prossimo futuro:
                           “attività e sono                           1.  La diffusione dei Corporate PPA (Purchase
                                                                         Power Agreement), ovvero contratti di fornitura
                                 necessari circa 10 miliardi di          di  lungo  termine  tra  grandi  consumatori  e
                                 investimenti entro 2030                 sviluppatori di impianti rinnovabili. Tali contratti
                                                                         favoriscono la bancabilità di progetti che
                                                                         richiedono elevati investimenti di sviluppo
                            idroelettriche: ciò determina all’interno dell’Unione   o modernizzazione di capacità rinnovabile,
                            Europea una disomogeneità a livello normativo, e   fissando i ricavi della vendita di energia per
                            l’assenza di una reale concorrenza. Lo svantaggio   tutta la durata contrattuale e garantendo
                            competitivo è accentuato dalla durata massima   certezza finanziaria anche in assenza di
                            delle concessioni idroelettriche, tra le più basse in   incentivi.
                            Europa (soli 40 anni, contro 80 e 90 in Svizzera e   2.  Modelli di business meno “Capital Intensive”
                            Austria o addirittura illimitata in Norvegia).   per gli operatori che ridistribuiscano l’onere
                            Inoltre, l’Italia risulta essere uno dei Paesi con il   dell’investimento lungo la catena del valore.
                            maggior numero di dighe idroelettriche obsolete a   Per esempio, per l’unità di generazione (tur-
                            livello globale, con oltre il 70% degli impianti che   bina e generatore), si può valutare l’adozione
                            superano i 40 anni di attività. Allo stato attuale, per   del cosiddetto modello “Machine-as-a-servi-
                            modernizzare tali strutture entro il 2030, sarebbero   ce”  (MaaS): l’operatore remunera  il costrut-
                            necessari investimenti per un ammontare superiore   tore dell’unità secondo un pricing composto
                            a 10 miliardi di euro. Tuttavia, come accade in altre   da una quota fissa e una variabile, in base alla
                            economie avanzate, tali investimenti non vengo-  quantità di energia prodotta (pay-per-use),
                            no ancora adeguatamente abilitati. Le motivazioni   invece di sostenere l’intero costo dell’investi-
                            sono molteplici, ma incide in modo particolare l’in-  mento in un’unica soluzione. Questo modello
                            certezza sul rinnovo delle concessioni, che poten-  è particolarmente interessante soprattutto per
                            zialmente riduce l’orizzonte temporale necessario   taglie di impianto medio piccole (1 - 5 MW),
                            per incentivare gli investimenti ad alto impegno di   dove gli operatori hanno un presidio meno
                            capitali: l’86% delle concessioni idroelettriche sono
                            in scadenza entro il 2029, e questo porta gli ope-
                            ratori a non investire, anche a costo di perdere in   L’adozione di nuovi modelli
                            efficienza e produzione. Nonostante l’intervento le-  di offerta “Machinery as a
                            gislativo dell’art. 11 quater del D.L. n. 135/2018,   “Service”, contratti Corporate
                            che ha introdotto importanti modifiche alla discipli-
                            na delle concessioni di grandi derivazioni idroelettri-  PPA e Green Bond possono
                            che in cui agli operatori viene corrisposto un prezzo   ridurre l’onere per gli operatori,
                            da quantificare al netto dei beni ammortizzati delle
                            opere asciutte (turbine, generatori, valvole e con-  distribuendo investimenti e
                            dotte), gli investimenti nel settore non hanno subito   rischi lungo la catena del valore
                            alcuna accelerazione. Riteniamo che tre elementi






























       Figura 2 – Modello “Machine-as-a-Service” come abilitatore per sbloccare gli investimenti nel settore idroelettrico


       16  Impiantistica Italiana - Marzo-Aprile 2023
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