Page 25 - 109
P. 25

Oggi nel mondo non mancano le sfide geopolitiche.  Pepperl+Fuchs in Italia
            Che impatto potrebbero avere sulle nostre industrie
            e sulla vostra azienda in particolare?     Pepperl+Fuchs ha sempre creduto nel mercato italiano, tanto che nel 1992
            “Innanzitutto non sono né un economista, né un   aveva già aperto un ufficio in Italia. Nel 2000 acquisisce la concorrente ita-
            politico ma un ingegnere. Tuttavia è evidente che   liana Elcon Instruments, nell’ambito dell’ Automazione di Processo, rinfor-
            la situazione mondiale non sia migliorata negli ul-  zando ulteriormente la leadership del mercato. L’Italia, all’interno del gruppo,
            timi anni, con le varie tensioni nell’Asia e nel Me-  si posiziona come secondo Paese europeo dopo la Germania. Dal 2010 è
            dioriente, a cui si aggiunge la politica repubblica-  attivo un Solution Engineering Center di 2000 mq, distante pochi km dagli
            na negli Stati Uniti con lo slogan “Make America   uffici di Sulbiate (MB), dove vengono prodotti, nell’ambito Ex, Terminal Box,
            Great Again”. Inoltre ci sono le guerre in Ucraina   Control Panel, Control Station e soluzioni più complesse.
            e nel Medio Oriente. Ultimamente anche le navi   In Italia è anche presente la Pepperl+Fuchs FA Italia, che vende sensori in-
            fanno fatica a passare nel canale di Suez, a cau-  dustriali.
            sa degli attacchi Houthi dello Yemen. Tutto ciò ha
            influito negativamente sugli andamenti dei merca-
            ti. Soltanto la chiusura del mercato russo, dove                                   Charles Hertogh
            avevamo una posizione dominante, ha avuto un
            impatto sui nostri fatturati, che però siamo riusciti
            fortunatamente a compensare, grazie alla crescita
            in altri mercati.
            Ci sono poi sempre più Paesi che richiedono dei
            contenuti o una provenienza locale affinché si pos-
            sa essere presi in considerazione come possibile
            fornitore. Determinate realtà come la Cina richiedo-
            no certificati specifici locali per i nostri prodotti, che
            si interfacciano nella strumentazione negli impianti
            con  pericolo  di  esplosione.  Avendo  a  disposizio-
            ne  un’enorme  gamma  di  prodotti  siamo  costretti
            a fare una selezione, creando un portfolio specifi-
            co per tali Paesi, diminuendo così l’offerta per loro
            prevista, aumentando allo stesso tempo il nostro
            flusso gestionale (e produttivo), e soprattutto i costi
            in generale”.












































                                                                                  Impiantistica Italiana - Gennaio-Febbraio 2024  21
   20   21   22   23   24   25   26   27   28   29   30