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Oggi nel mondo non mancano le sfide geopolitiche. Pepperl+Fuchs in Italia
Che impatto potrebbero avere sulle nostre industrie
e sulla vostra azienda in particolare? Pepperl+Fuchs ha sempre creduto nel mercato italiano, tanto che nel 1992
“Innanzitutto non sono né un economista, né un aveva già aperto un ufficio in Italia. Nel 2000 acquisisce la concorrente ita-
politico ma un ingegnere. Tuttavia è evidente che liana Elcon Instruments, nell’ambito dell’ Automazione di Processo, rinfor-
la situazione mondiale non sia migliorata negli ul- zando ulteriormente la leadership del mercato. L’Italia, all’interno del gruppo,
timi anni, con le varie tensioni nell’Asia e nel Me- si posiziona come secondo Paese europeo dopo la Germania. Dal 2010 è
dioriente, a cui si aggiunge la politica repubblica- attivo un Solution Engineering Center di 2000 mq, distante pochi km dagli
na negli Stati Uniti con lo slogan “Make America uffici di Sulbiate (MB), dove vengono prodotti, nell’ambito Ex, Terminal Box,
Great Again”. Inoltre ci sono le guerre in Ucraina Control Panel, Control Station e soluzioni più complesse.
e nel Medio Oriente. Ultimamente anche le navi In Italia è anche presente la Pepperl+Fuchs FA Italia, che vende sensori in-
fanno fatica a passare nel canale di Suez, a cau- dustriali.
sa degli attacchi Houthi dello Yemen. Tutto ciò ha
influito negativamente sugli andamenti dei merca-
ti. Soltanto la chiusura del mercato russo, dove Charles Hertogh
avevamo una posizione dominante, ha avuto un
impatto sui nostri fatturati, che però siamo riusciti
fortunatamente a compensare, grazie alla crescita
in altri mercati.
Ci sono poi sempre più Paesi che richiedono dei
contenuti o una provenienza locale affinché si pos-
sa essere presi in considerazione come possibile
fornitore. Determinate realtà come la Cina richiedo-
no certificati specifici locali per i nostri prodotti, che
si interfacciano nella strumentazione negli impianti
con pericolo di esplosione. Avendo a disposizio-
ne un’enorme gamma di prodotti siamo costretti
a fare una selezione, creando un portfolio specifi-
co per tali Paesi, diminuendo così l’offerta per loro
prevista, aumentando allo stesso tempo il nostro
flusso gestionale (e produttivo), e soprattutto i costi
in generale”.
Impiantistica Italiana - Gennaio-Febbraio 2024 21