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Mercato e Filiera





Ottimizzazione dei tempi di acquisto per i contrattisti EPC (con rapporti di alleanza con i
fornitori di componenti conclusi dalle fasi iniziali di offerta) e co-ingegnerizzazione sem-
bravano completare il progetto competitivo (Nava, Panarto, Franchini, settembre/ottobre
2010).
Procedevamo quindi con l’ulteriore analisi delle tecniche ottimali di selezione dei fornitori
nelle società di EPC, puntando i rifettori sui due macro fattori della diffcoltà di gestione
dell’acquisto e dell’impatto dell’acquisto sul progetto e identifcando quattro diverse cate-
gorie merceologiche di riferimento per lo studio: materiali bulk, item non critici, item critici
e colli di bottiglia (Cagno, Micheli, Masi, novembre/dicembre 2010).
Quindi studiavamo la concorrenza delineatasi come più agguerrita, mettendo a confronto
la fliera impiantistica italiana con la sfda sud coreana negli elementi alla base della com-
petitività in un sistema Paese: politica industriale, pianifcazione e indirizzo, investimenti in
R&D, dimensioni aziendali e reti di impresa, produttività, struttura culturale, competizione
interna (Nava, Rivolta, Tanteri, gennaio/febbraio 2012; Panarto, Franchini, gennaio/feb-
braio 2012).
Ne scaturivano rifessioni su “ultima chiamata per l’impiantistica italiana” (Piattoli, gennaio/
febbraio 2012) e “sistema Paese, sinergie a completamento della non più suffciente da
sola eccellenza nei settori merceologici, fliera come ciclo (marketing, offerta, realizzazio-
ne), ricerca tecnologica e, ancora, mutual trust” (Gatti, marzo/aprile 2012).
Il Presidente di Confndustria confermava percorsi anche da noi segnalati indicando a
maggio dello scorso anno i temi imprescindibili per fronteggiare la crisi che ancora ci
attanaglia: semplifcazione delle Pubblica Amministrazione, pagamento dei debiti della
Pubblica Amministrazione, riduzione della pressione fscale, credito alle imprese, ricerca
e innovazione, agenda digitale, internazionalizzazione, tutela del “made in Italy”, infrastrut-
ture, edilizia e tutela del territorio, energia, crescita dimensionale e reti di impresa (Squinzi,
luglio/agosto 2012).
E ancora project management nella fliera impiantistica per riprendere la crescita e ricon-
128 quistare i mercati (Baccanti, luglio/agosto 2012).
Project management da sempre promosso dalla nostra Associazione e implementato
dagli attori più strutturati della nostra fliera.

Conclusioni

Mercato e fliera sono stati i temi discussi alla fne dello scorso anno nell’importante 18°
Convegno della Sezione Componentistica tenutosi a Milano nell’ottobre 2012 (ampi reso-
conti su Impiantistica Italiana, gennaio/febbraio 2013 e sul sito di Animp).
Cosa dire in conclusione di questa lunga cavalcata attraverso gli anni trascorsi?
Una celebrazione cosciente di una lunga epopea caratterizzata da momenti di entusia-
smo e di diffcoltà.
Abbiamo fatto molto e molto possiamo ancora fare, ma abbiamo bisogno di un “sistema
Paese” che funzioni, con una politica industriale chiara e decisa che accompagni o, me-
glio, disegni in anticipo chi siamo oggi e dove vogliamo posizionarci.
La nostra fliera, una delle poche dorsali industriali di eccellenza rimaste come patrimonio
del Paese non abdicherà ai propri doveri: sapremo costruire sinergie e costituire le masse
critiche aziendali imprescindibili per competere nel mercato globale, ma chiediamo alle
istituzioni di fare il proprio dovere, iniziando dall’elaborazione di un piano industriale che
latita da troppo tempo.
Siamo pronti a mettere a disposizione la nostra conoscenza e esperienza, ma abbiamo
bisogno di infrastrutture materiali e immateriali, di sprone a ricerca e innovazione, di pre-
senza estera con attività concrete, non solo di rappresentanza.
La nostra fliera non è una nicchia. È una importante realtà d’eccellenza riconosciuta nel
mondo che già svolge ruolo importante in termini occupazionali e che può fornire alcune
risposte ai problemi che in questo momento strangolano il Paese.
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