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ra tale da rispettare ed esaltare il carattere eco e
                                                           bio dei PHA. La tecnologia comprende le seguenti
                                                           tre fasi:
                                                           •	 fermentazione o up-stream-phase;
                                                           •	 recovery e purificazione o down-stream-

                                                                 phase;
                                                           •	 formulazione, produzione di compound, for-

                                                                 mulati a base di Minerv-PHA.

Fig. 3 - Autoclave di sterilizzazione della alimentazione  Fermentazione
dell’impianto di Minerbio
                                                           Il processo fermentativo si basa sulla capacità di un
vapore in autoclave in laboratorio (figura 3), è pas-      microrganismo batterico di metabolizzare le fonti di
sata a quella in serbatoio con camicia, sempre di          carbonio in maniera tale da convertirle PHA.
vapore. La regolazione dei tempi e delle temperatu-        Le fonti di carbonio utilizzabili possono avere origi-
re ha permesso di ottimizzare le tempistiche anche         ne varia, ad esempio:
in fase pilota.                                            •	 sottoprodotti dell’industria saccarifera della

  I risultati delle campagne produttive                          bietola;
  effettuate sull’impianto pilota hanno                    •	 sottoprodotti dell’industria saccarifera della
   confermato la validità dei criteri di
                                                                 canna;
     scale up usati e hanno validato,                      •	 glicerolo, anche grezzo, come quello sottopro-
    l’adozione degli stessi criteri per
    il proporzionamento dell’impianto                            dotto dalla produzione di bio-diesel;
                                                           •	 olii e grassi di varia origine.
                industriale
                                                           Una prima fase di crescita favorisce l’aumento della
Il fermentatore “vegetativo” impiegato nell’impian-        biomassa batterica, ossia il numero di cellule pre-
to pilota ha un volume totale di 80 litri, mentre il       senti; a tal scopo, in tale fase:
fermentatore produttivo ha un volume di 1400 litri.        •	 si forniscono gli elementi nutritivi necessari af-
I risultati delle campagne produttive effettuate
sull’impianto pilota hanno confermato la validità dei            finché il microrganismo possa moltiplicarsi nel
criteri di scale up usati e hanno validato, l’adozione           minor tempo possibile;
degli stessi criteri per il proporzionamento dell’im-      •	 si regolano i parametri di processo (pH, tem-
pianto industriale. Con la stessa metodologia sono               peratura e pressione) in maniera tale che l’am-
state concepite e sperimentate tutte le altre appa-              biente sia ottimale per una rapida crescita;
recchiature relative alle fasi successive del processo     •	 si realizzano più fasi di crescita vegetativa in
                                                                 fermentatori in serie; il microrganismo utilizza-
Il processo in breve                                             to è dichiarato come totalmente privo di pa-
                                                                 togenicità, per cui non vi è alcun pericolo per
La tecnologia per la produzione di Minerv-PHATM                  operatori e abitanti circostanti il sito produttivo.
(nome registrato dei polimeri PHAs prodotti con
il processo Bio-on) consta di fasi successive che          A fine processo fermentativo lo scarico del brodo
consentono di trasformare le fonti di carbonio con-        ricco in PHA avviene in maniera rapida in modo tale
tenute in coprodotti degli zuccherifici, usati come        da svincolare ogni fase successiva dal fermentato-
materia prima, in poli-idrossi-alcanoati (PHA), mo-        re, che torna rapidamente alla fase di lavaggio, alle-
lecole aventi proprietà tali da poter sostituire a livel-  stimento e sterilizzazione per l’inoculo successivo,
lo commerciale molte materie plastiche ottenute da         preventivamente preparato.
materie prime fossili, avendo in più una peculiare
differenza: la biodegradabilità.                           Recovery e purificazione
I PHA sono biodegradabili in fase di compostag-
gio, come altre bioplastiche, ma anche in acque            La fase di recovery ha lo scopo di estrarre la mo-
libere, cosa assolutamente peculiare, grazie all’at-       lecola di interesse dalla miscellanea totale rappre-
tività metabolica dei microrganismi naturalmente           sentata dal brodo fermentato, fino a ottenere un
presenti nell’ambiente.                                    prodotto grezzo ad alta purezza, affinato fino a un
La tecnologia di Bio-on è stata concepita in manie-        livello commerciale nella successiva fase di purifi-
                                                           cazione.
                                                           A fine processo il microrganismo ha una biomas-
                                                           sa rappresentata per l’80% da PHA, contenuti
                                                           entro la parete cellulare, per cui la fase di pu-
                                                           rificazione della tecnologia Bio-on comporta la
                                                           distruzione della cellula,. Il 20% della biomassa
                                                           è rappresentato da proteine, membrane plasma-
                                                           tiche, contenuto citoplasmatico in generale, trat-

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