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tabile con processi di depurazione standard.           Da ognuno di questi “prodotti piattaforma” Bio-on
Fattore caratterizzante e premiante della tecnologia   ottiene una serie di formulazioni che sono in grado
Bio-on è quella di non utilizzare solventi organici,   di sostituire ampi range di plastiche da fonti fossili,
come cloroformio e acetone, i quali hanno forte        nell’ambito di applicazioni commerciali per le quali
impatto ambientale e sono determinante fattore di      sono fino a oggi utilizzati polietilentoluene, polipro-
spesa nel processo produttivo.                         pilene, polietilene, polivinilcloruro e altre.
                                                       La formulazione prevede che il PHA sia mescolato
                                                       con ausiliari aventi scopi diversi, quali:
                                                       •	 stabilizzanti tipo stearati,
                                                       •	 nucleizzanti, in grado di regolare il processo di

                                                             cristallizzazione;
                                                       •	 pigmenti, al fine di determinare la tonalità del

                                                             compound finale.

Fig. 4 - Polvere di PHA                                Essenzialmente, questa fase di formulazione, o
                                                       compounding, segue (a parte la scelta degli ausi-
Il processo avviene completamente in fase acquo-       liari che sono tutti biocompatibili) i criteri tradizionali
sa (i PHA non sono idrosolubili).                      e comprovati della tradizionale industria dei mate-
A valle del recovery, il processo comprende le se-     riali plastici.
guenti fasi:                                           Tutte le fasi del processo sono coordinate un sof-
•	 trasferimento e stabilizzazione della sospen-       tware proprietario progettato per massimizzare l’ef-
                                                       ficienza del processo e minimizzare i costi, in primis
      sione cellulare;                                 quelli energetici.
•	 trattamento atto all’apertura della cellula;
•	 fasi di lavaggio della sospensione contenente       L’impianto industriale

      il PHA;                                          L’impianto pilota di Minerbio ha iniziato i suoi ci-
•	 purificazione e affinamento della purezza;          cli produttivi nel 2010, con la fermentazione e, dal
•	 concentrazione;                                     2012, con tutte le sezioni a valle ed è tuttora è in
•	 essiccazione;                                       esercizio. In base ai risultati ottenuti e alle prove
•	 confezionamento e stoccaggi.                        eseguite sull’impianto pilota, Bio–on (in collabora-
                                                       zione con una società di ingegneria) ha progetta-
Mentre la fase di fermentazione avviene a batch        to una versione di impianto semi-industriale, che,
in modo discontinuo, la fase di recovery e purifi-     partendo dalla capacità iniziale di 1000 t/a, potrà
cazione è stata sviluppata come processo conti-        raggiungere la potenzialità di 2000 t/a con l’istalla-
nuo, in cui i lotti di sospensione contenenti PHA      zione di complessivi quattro fermentatori, per i quali
proveniente da bacth successivi, si mescolano e        è stato già previsto lo spazio e i collegamenti
sono soggetti a una serie di trattamenti in continuo,  L’impianto di produzione sarà alloggiato in un edi-
che terminano con la produzione di polvere pura di     ficio in carpenteria metallica, adeguatamente co-
PHA (figura 4).                                        perto e tamponato, e con i necessari impianti di
                                                       ventilazione e illuminazione.
Formulazione                                           L’impianto risulta costituito dalle seguenti sezioni.

La fase di purificazione si conclude con l’otteni-     Sezione preparazione materie
mento di PHA in fase polverulenta, possiamo clas-      prime e fermentazione
sificare le polveri così ottenute in due PHA princi-
pali:                                                  La definizione su scala industriale di questa sezio-
•	 poli-idrossi-butirrato (PHB);                       ne ha comportato numerosi e impegnativi studi, in
•	 poli-idrossi-butirrato-valerato-valerato            particolare per la progettazione del fermentatore
                                                       produttivo da 100 m3, che ha richiesto un attento
      (PHBVV).                                         lavoro di modellazione e scale-up per tener conto
                                                       dei fattori critici per il passaggio dal dimensiona-
Sono questi i due “prodotti piattaforma” che servo-    mento del pilota a quello industriale, in particolare
no rispettivamente per la formulazione di plastiche    riguardo ai seguenti fattori:
che devono avere rigidità e consistenza (PHB), e       •	 omogeneità della massa (miscelazione, agita-
plastiche che devono essere più elastiche e flessi-
bili (PHBVV).                                                zione);
                                                       •	 scambio di calore;
                                                       •	 scambio di massa.

                                                       Altre apparecchiature che hanno richiesto partico-

                                                       Impiantistica Italiana - Maggio-Giugno 2015 41
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