Page 16 - 51
P. 16
È però indispensabile non fermarsi davanti ai primi servizi pubblici necessari e di un contesto operativo
successi e incentivarne sempre di nuovi. Un ruolo favorevole. Allo stesso tempo, la società necessita di
fondamentale deve essere giocato da una vera e pro- aziende di successo all’interno del proprio territorio,
pria strategia di politica industriale, che è mancata in perché ciò garantisce opportunità di lavoro, ricchezza
questi anni in Italia ed in Europa, in grado di orientare e una migliore qualità della vita dei cittadini.
le imprese nella giusta direzione, creare le condizioni Così come ho recentemente evidenziato in qualità di
per favorire gli investimenti nei settori strategici, finan- presidente del gruppo tecnico Industria e Ambien-
ziare adeguatamente lo sviluppo di nuove tecnologie. te di Confindustria, da un punto di vista operativo si
Il rischio da scongiurare è che l’Europa, da grande potrebbe concentrare l’attenzione sull’introduzione di
Paese produttore, si trasformi in importatore netto di istituti giuridici che agevolino la compliance della nor-
tecnologie e di manifattura, con la grave perdita che mativa ambientale, quali la prescrizione ad adempiere.
ne deriverebbe in termini di posti di lavoro, know-how Risulta anche necessaria la rivisitazione del sistema
e ricchezza produttiva. sanzionatorio, penale e amministrativo, in un’ottica di
gradualità, proporzionalità e con l’introduzione di mec-
canismi di “ravvedimento operoso” tali da incentivare
Il nuovo paradigma dell’Industria 4.0 si l’impegno alla proattività scongiurando, per contro, un’
integra inevitabilmente con gli ambiziosi azione penale. È necessario che il Paese possa dotarsi
obiettivi europei di sostenibilità di un assetto regolatorio dei mercati sotto il profilo am-
bientale, strutturalmente stabile, che promuova l’inno-
vazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico e sia privo
di pregiudizi nei confronti dell’attività imprenditoriale.
Per avere un’idea più concreta del ruolo che giocherà Sono questi gli ingredienti di base necessari per creare
in futuro l’ingegnere ambientale si deve distingue- un ecosistema in grado di coniugare gli obiettivi am-
re tra la visione classica delle tematiche ambientali bientali con gli obiettivi di crescita economica.
e quella che si sta sviluppando negli ultimi anni. Se-
condo la visione tradizionale le tematiche ambientali Le imprese italiane hanno notevolmente
rientrano all’interno della cosiddetta “alea d’impresa”, migliorato i propri processi produttivi,
sono cioè viste essenzialmente come un rischio per le
aziende, a causa dei profili sanzionatori e delle poten- riducendo in maniera sostanziale i consumi
ziali interruzioni della produzione che possono derivare energetici e le emissioni climalteranti.
dall’applicazione di determinate normative di settore. È però indispensabile incentivare sempre
Questa visione si è ulteriormente acuita alla luce delle nuovi successi
nuove fattispecie introdotte dalla recente legislazione
sui “reati ambientali”, in virtù della quale le imprese de-
vono garantire non solo la conformità alla normativa di La regolazione ambientale può presentare per il siste-
specie, ma anche e soprattutto la protezione e la tu- ma industriale degli impatti di primaria importanza: non
tela del “bene ambiente” dal punto di vista sostanziale vanno infatti dimenticati i benefici della smart regula-
e nel tempo. In quest’ottica, a seguito di una prima tion , in grado di produrre i migliori risultati al minor
valutazione di conformità alla normativa, deve essere costo possibile. Resta centrale l’avvio di un “restyling
sviluppata un’analisi del rischio allo scopo di individua- normativo” in grado di coniugare la normativa ambien-
re i pericoli collegati alla commissione del reato di in- tale con una tutela efficace della legalità. Risulta altret-
quinamento. Il ruolo che l’ingegnere ambientale deve tanto necessario variare l’ottica adottata finora nella
svolgere in questo frangente, quindi, subisce un’evo- produzione della legislazione ambientale, che si è pre-
luzione rispetto al paradigma tradizionale e si orienta valentemente basata su un orizzonte di breve periodo
verso la valutazione e la gestione del rischio ambiente. e di carattere emergenziale. Oggi c’è bisogno di un fra-
Negli ultimi anni le imprese hanno iniziato a considerare mework regolatorio certo, stabile nel tempo e uniforme
le tematiche ambientali non solo come un rischio, ma su tutto il territorio nazionale. In gioco c’è l’ambiente e
anche come un’opportunità: si pensi, ad esempio, agli chi ci vive e ovviamente il rischio di ridurre la domanda
straordinari sviluppi della responsabilità sociale d’im- interna di tecnologie ambientali e scoraggiare di con-
presa. Le aziende hanno ormai capito che esiste una seguenza gli investimenti nell’eco-innovazione, come
stretta correlazione tra la competitività dell’impresa e riconosciuto anche dall’OCSE. Bisogna intervenire
il benessere della società in cui essa opera. L’impresa subito con una razionalizzazione e unificazione delle
ha bisogno di essere inserita in un assetto sociale e competenze ambientali nel processo decisionale degli
ambientale vivo, perché ciò garantisce non solo la do- Enti preposti.
manda per i suoi prodotti, ma anche la presenza dei In secondo luogo, appare opportuno rendere i requi-
14 Impiantistica Italiana - Gennaio-Febbraio 2017