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“In me orgoglio e rabbia:
perché fare i secondi
sapendo di essere i primi?
La politica ora si concentri
sui fondamentali del Paese”
Il presidente Boccia si sofferma sul presente e sul futuro dell’industria
italiana, sul rapporto industria-politica e illustra la sua chiave di lettura
sul voto al referendum costituzionale dello scorso dicembre:
“non è stata la vittoria dell’antipolitica”
Thomas Leoncini
Nel suo discorso di insediamento ha toccato con i sindacati sui premi di produttività nelle pmi e
tanti temi di grandissima attualità: le dimen- con quello per un sistema di politiche attive inno-
sioni delle aziende, la necessità di innovare vativo. Rimangono da affrontare la questione euro-
i sistemi di finanziamento e pea, con azioni improntate alla
di governance, l’importan- crescita e non solo all’austerità,
za dello sviluppo tecnologi- la produttività che è anche un
co e l’elevazione del ‘price fattore di competitività e le ri-
per value’, il miglioramento forme importanti - PA, giustizia,
delle relazioni industriali, la fisco, semplificazione – su cui
necessità di sviluppare pro- bisogna andare avanti. Non ab-
grammi di ‘invecchiamento biamo ancora risolto i problemi
attivo’ della forza lavoro, ma di criticità del Paese - una cre-
soprattutto grandissima en- scita ancora insufficiente, de-
fasi sulla produttività e com- bito pubblico e deficit - da cui
petitività. Dopo i suoi primi non possiamo prescindere, ma
mesi di presidenza, quale stiamo andando in una direzio-
potrebbe essere il primo bi- ne nell’interesse dell’industria
lancio su questi temi? italiana.
La legge di Bilancio da poco
approvata contiene strumenti Le massime priorità per l’in-
utili per l’industria e abbiamo dustria italiana: cosa deve
apprezzato che, per la prima Vincenzo Boccia cambiare subito? Nei suoi
volta nella storia recente del interventi lei parla spesso
Paese, non si parla di settori della necessità di rilanciare
ma di fattori di competitività, quindi strumenti se- il Paese con una nuova ‘Politica industriale’.
lettivi nell’interesse di tutti i settori. Nelle relazioni Quali sarebbero, secondo lei, le ricette per il
industriali abbiamo fatto passi avanti con l’accordo rilancio dell’economia industriale del Paese?
C’è un doppio sentimento che porto con me: orgo-
Nelle relazioni industriali abbiamo fatto glio e rabbia. L’orgoglio di rappresentare l’industria
italiana, la seconda in Europa, che è un elemento di
passi avanti con l’accordo con i sindacati orgoglio e un sentimento di rabbia perché una no-
sui premi di produttività nelle pmi e con stra impresa, rispetto a un’impresa tedesca, paga
quello per un sistema di politiche attive il 30% del costo dell’energia in più, il 20% di global
innovativo tax rate in più, uno spread più alto e un costo del
lavoro per unità di prodotto che negli ultimi 15 anni
Impiantistica Italiana - Gennaio-Febbraio 2017 17