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ECONOMIA PUBBLICA
Bilancio Ue: buone
prospettive per l’Italia?
Finalità, limiti
e opportunità
del nuovo Quadro
Finanziario Europeo
Antonio Villafranca, Coordinatore della
Ricerca e Co-Head dell’Osservatorio Eu-
ropa e Governance Globale dell’ISPI - Isti-
tuto per gli Studi di Politica Internazionale
a un po’ di tempo continua
sottotraccia la polemica sul
contributo italiano al bilancio
dell’Ue, e si è anche ipo-
tizzato di opporre il veto al
Dprossimo Quadro Finanziario
Pluriennale (QFP), ovvero il budget che fis-
sa le grandi voci di spesa e le entrate per il distributive, e che ancora oggi pesa per primis). Si prevedono inoltre nuove en-
periodo 2021-2027. oltre il 30% sul budget Ue. trate, che per il 12% deriverebbero da
In effetti l’Italia è uno dei Paesi che con- Nel tentativo quindi di dare un giudizio una tassa sulle imprese calcolata su una
tribuisce in maniera più consistente alle sull’attuale negoziazione sul QFP 2021- base imponibile comune, per un ulterio-
casse di Bruxelles, e ogni anno incassa 2027 bisognerebbe recuperare la com- re 20% dalla vendita dei permessi di in-
3,5 miliardi in meno rispetto a quanto ver- ponente di “bene pubblico” del bilancio quinamento (nell’ambito dello European
sa nel budget Ue. Questo però non deve Ue, ma senza essere così naïf da pensa- Trading Scheme), e da una tassa sui ri-
farci gridare allo scandalo. Il bilancio Ue re che la logica redistributiva non conti. fiuti plastici. Misure peraltro che permet-
dovrebbe infatti mirare soprattutto a finan- Conta eccome agli tono di perseguire
ziare i “beni pubblici” europei, ovvero quei occhi di tutti i governi anche gli obiettivi
progetti (come le infrastrutture e la ricerca) europei. Il bilancio Ue dovrebbe in ambito ambien-
e quelle politiche (come la politica estera L’inevitabile punto di mirare soprattutto tale dell’Ue (un
e di difesa) che hanno importanza più per partenza è la bozza vero “bene pub-
l’Ue nel suo insieme che per i singoli Paesi presentata lo scorso “a finanziare i ‘beni blico”). Su un’altra
membri. maggio dalla Com- pubblici’ europei entrata – i dazi – si
Eppure è ormai prassi comune tra i po- missione europea, che hanno importanza prevede di ridurre
litici leggere il budget Ue in chiave re- che introduce diver- dal 20 al 10% la
distributiva, andando quindi a calcolare se novità sia dal lato più per l’Ue nel suo percentuale che
quanto spende e quanto incassa cia- delle entrate, sia da insieme che per i viene trattenuta
scun Paese membro (non a caso que- quello delle uscite. singoli Paesi membri dai grandi porti
sto è stato un vero e proprio cavallo di Nel primo caso si di prima entrata
battaglia dei sostenitori di Brexit). Una propone di eliminare delle merci extra-
lettura peraltro colpevolmente agevolata gli “sconti” che alcu- Ue (primo fra tutti
dal bilancio Ue stesso, in cui è spesso ni Paesi ottengono quello di Rotter-
difficile identificare il carattere di ‘bene su quanto devono al bilancio Ue. Una dam). Una misura potenzialmente a fa-
pubblico’ di alcune politiche e proget- buona notizia perché aumenta la traspa- vore dei porti di media dimensione, in-
ti finanziati. A cominciare dalla Politica renza. Ma una buona notizia anche per clusi quelli italiani.
agricola comune (Pac), che appare in il nostro Paese, che paga per gli scon- Anche dal lato delle uscite i cambiamenti
effetti motivata soprattutto da finalità re- ti concessi agli altri (Gran Bretagna in proposti sono notevoli. La Pac viene ri-
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