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ECONOMIA PUBBLICA




            Il budget che fi ssa le
            grandi voci di spesa e                                          poco da temere. Sulle politiche di coesio-
                                                                            ne, per esempio, la Commissione prevede
       “le entrate per il periodo                                           anche un loro ri-orientamento geogra-
            2021-2027, affronta tre                                         fi co che andrebbe a penalizzare i Paesi
                                                                            dell’Est (-25%), a favore di Paesi mediter-
            rilevanti “beni comuni”                                         ranei come Grecia (+8%), Spagna (+5%) e
            europei, strategicamente                                        appunto l’Italia (+6,4%). Su un altro tema
            importanti per l’Italia.                                        caldo per l’Italia, come la protezione dei
                                                                            confi ni esterni dell’Ue, la spesa passa da
            Certo si potrebbe                                               12 a 30 miliardi. Aumenta inoltre la spesa
            e probabilmente si                                              per la difesa comune, la ricerca e le infra-
                                                                            strutture digitali. Tre rilevanti “beni comuni”
            dovrebbe osare di più.                                          europei, che sono anche strategicamente
            Ma si tratta di una buona                                       importanti per l’Italia. Certo si potrebbe e
            base negoziale anche                                            probabilmente si dovrebbe osare di più,
                                                                            ma la Commissione ha fatto la sua parte.
            per l’Italia                 Evidenziati in blu scuro i Paesi dell’Eurozona  E in fi n dei conti si tratta di una buona base
                                                                            negoziale anche per l’Italia.

                                         dotta del 5% e la politica di coesione del   (*) Questo articolo è stato realizzato, con
                                         6%. Spese di certo importanti anche per   alcune modifi che, per il numero di settem-
                                         l’Italia e le sue regioni, che però avrebbero   bre della rivista “Formiche”.




                          Antonio Villafranca



                          Antonio Villafranca è coordinatore della ricerca ISPI e co-responsabile dell’Osservatorio Europa e Global Go-
                          vernance. È docente di International Relations e European Economic Politicy presso l’Università Bocconi a
                          Milano. È anche Senior non-resident Fellow presso il Chongyang institute della Renmin University di Pechino.

                          È un economista specializzato in Relazioni Internazionali presso l’università Cattolica di Milano che gli ha attri-
                          buito il “Premio Gemelli”. Nel 2011 è stato selezionato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per prendere
                          parte al “International Visitor Leadership Program”.

                          Ha pubblicato ampiamente in Italia e all’estero sui temi della governance globale ed europea e sulle politiche
                          dell’UE.




                          EU Budget: good prospects for Italy?



                          Once every seven years, the European Union sets the ceilings (both in terms of revenues and
                          expenditures) for its long-term budget: the Multiannual Financial Framework (MFF). The next
                          one, running from 2021 to 2027, will be the   rst one without the UK, a net contributor to the EU
                          budget. The European Commission has already presented a draft budget which is currently under
                          strict scrutiny by political leaders across Europe who are highly concerned by the potential impact
                          the new EU budget might have on their national   nances.
                          This article provides an overall assessment of the draft budget presented by the EU Commission
                          by highlighting the guiding principle of the budget itself: the provision of European “public goods”
                          rather than a fair redistribution of resources among member states. This is key in order to gauge
                          the reactions of political leaders who tend to forget the main nature of the EU budget (provision
                          of public goods) and to emphasize the pros and cons for each country. The article points out that
                          the draft budget makes an effort to scale-up the public goods nature of the EU budget while also
                          leading to a fairer redistribution among member states, with potential bene  ts for Italy and its
                          regions.







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