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fessivo”, quindi con un’economia non declinante ma opportunamente sfruttate, come il giacimento petro-
ancora abbastanza statica un po’ per tutti i settori lifero in Basilicata, che secondo gli esperti è il mag-
produttivi, quindi anche per l’impiantistica industria- giore giacimento onshore di tutta Europa. Purtroppo,
le, e per tutti i Paesi del mondo, ovviamente con al- ostacoli di ordine burocratico e normative ambientali
cune importanti differenziazioni ed eccezioni. molto ristrettive non danno alcuna certezza di poter
accedere a queste risorse in modo economicamente
Purtroppo per l’impiantistica industriale il mer- conveniente e in tempi relativamente brevi. Anche le
cato nazionale è da anni praticamente fermo. A ricerche di giacimenti di gas mediante esplorazioni
breve o medio termine ritiene si possano creare offshore soffrono delle troppo restrittive limitazioni di
le condizioni per nuovi progetti o per la ripresa distanza dalle nostre coste.
di progetti fermi o differiti nel tempo? Anche Confndustria a livello nazionale lancerà uno
Direi che, almeno a breve termine, praticamente Smart Energy Project, per creare un effetto macroe-
non ci sono prospettive di nuovi progetti o di ripresa conomico di impatto sul tessuto produttivo, in grado
di progetti rinviati o abbandonati negli scorsi anni. di agire su più fronti.
D’altra parte, da anni scontiamo le diffcoltà di una
economica interna debole e incerta, troppo soggetta I coreani sembrano oggi i maggiori concorren-
alle congiunture dell’economia mondiale. Abbiamo ti per i contractor italiani, soprattutto perché
perso 10 punti di Pil negli ultimi 10 anni, risultato di sono riusciti ad allestire un originale ed eff-
una politica che non ha favorito le attività produttive, ciente sistema di fliera. Davvero non può es-
già penalizzate dalla storica carenza di infrastrutture serci competizione?
e di servizi generali effcienti. Gli impiantisti italiani, In effetti i problemi non mancano anche per loro e
contractor e fornitori, devono quindi molte aziende coreane stanno sof-
cercare all’estero le migliori opportu- freddo. Mantengono però un van-
nità di lavoro. taggio forte come “sistema Pae-
se”, cosa che ha un peso rilevante
Quali, al riguardo, le aree geogra- nelle scelte dei grandi contractor
fche che appaiono più promet- internazionali.
tenti?
Le aree più interessanti per gli impian- La carenza di un effciente “si-
tisti si confermano il Medio Oriente, i stema Paese” è stata molte
Paesi dell’ex Unione Sovietica, il Bra- volte lamentata dalle nostre
sile; ma per quest’ultimo esistono imprese impiantistiche che de-
diffcoltà fnanziarie che non vanno vono competere all’estero, ma
sottovalutate. Buone prospettive si sinora ha trovato poche rispo-
stanno aprendo in Nordamerica, sia ste a livello istituzionale.
per lo sfruttamento di nuove fonti di La nostra capacità di rappresen-
energia (come le oil sands in Canada e lo shale gas tanza e di azione a sostegno delle nostre imprese nei
negli Stati Uniti) sia a seguito del recente accordo bi- Paesi esteri è davvero scarsa. Cito dei numeri appre-
laterale di libero scambio frmato dai Paesi nordame- si in un recente viaggio in Cina: la nostra ambasciata
ricani con la Commissione Europea. Questo accordo in quel grande Paese può contare su 9 funzionari,
favorirà nei prossimi anni il libero scambio di persone che si devono occupare di tutte le problematiche re-
e prodotti e farà cadere alcune barriere di ordine nor- lative allo sviluppo delle nostre imprese e della difesa
mativo e legale che hanno sinora ostacolato la pene- dei loro interessi in tutto il Paese. Al contrario, la Ger-
trazione dei prodotti europei in Nordamerica. mania ha una cinquantina di funzionari e gli inglesi ne
hanno quasi 70. Di fatto, all’estero il nostro “sistema
In Italia l’energia continua a essere un nervo Paese” funziona, pur con tutta la buona volontà dei
scoperto: costi superiori rispetto a quelli medi funzionari delegati a quei compiti, davvero in condi-
europei penalizzano i nostri produttori rispetto zioni di inferiorità.
ai concorrenti d’oltralpe.
Certamente l’energia in Italia costa troppo e questo Lei è stato membro del Comitato Esecutivo
condiziona pesantemente i costi dei nostri prodotti dell’Università Liuc di Castellanza (in provincia
rispetto a quelli dei concorrenti stranieri. L’attuazione di Varese), che è nata puntando sull’integrazio-
del recente piano SEN (Strategia Energetica Nazio- ne tra mondo accademico e industrie del terri-
nale), che prospetta obiettivi al 2020, potrebbe mi- torio. Quale esperienza ne ha tratto?
gliorare la situazione attuale, sperando però che non Sebbene gli interessi didattici e scientifci della Liuc
vada disatteso come è avvenuto per i diversi Piani siano essenzialmente concentrati nel campo eco-
energetici che si sono susseguiti negli ultimi decenni. nomico e sociale, quindi non tecnologico in senso
Certamente, anche l’uscita dal nucleare non ha gio- stretto, posso dire che i risultati sono positivi. Il solo
vato al nostro bilancio energetico. fatto che molti dei docenti provengano dal mondo
Va peraltro sottolineato che anche nel nostro Paese dell’industria porta a superare quell’astrattismo che
esistono risorse energetiche che potrebbero essere caratterizza gli insegnamenti in molti atenei italiani.
18 Impiantistica Italiana - Novembre-Dicembre 2013