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ANIMP
1973-2013 25°
IMPIANTISTICA ITALIANA
1988-2013








L’obiettivo di qualsiasi ente è massimizzare i risultati della propria attività; tale
fne appare plausibile quando si adotta un approccio orientato all’effcienza e all’effcacia.
Con una metafora si potrebbe immaginare un bersaglio da colpire: l’effcienza presuppo-
ne l’utilizzo del minor numero di frecce possibile, mentre l’effcacia si prefgge l’obiettivo
di centrare il bersaglio. Per ottimizzare questi due concetti, il mondo dell’impiantistica ha
puntato costantemente alla ricerca di metodi e tecnologie innovativi, grazie ai quali ha
conosciuto profonde trasformazioni.
Le tecnologie dell’informazione - o più semplicemente ICT - hanno modifcato il modo
di vivere, di lavorare, di produrre documenti e di scambiare informazioni; il processo di
rinnovamento è in continua e rapida evoluzione.
In questa sede, si accede alla memoria storica delle tecnologie introdotte nel corso degli
anni nella fliera impiantistica e si tenta di quantifcarne i benefci. Ulteriore intento è quello
di dare una risposta ad alcuni quesiti chiave:
• l’informatizzazione è una leva per la reingegnerizzazione dei processi produttivi?
• gli strumenti incontrano realmente le esigenze degli utenti o restano “acquisiti ma
non utilizzati”?
• quali e quanti vantaggi apporta il gestire le attività di un progetto di impiantistica
mediante strumenti informatici?
Su di un’immaginaria linea del tempo “dell’informatizzazione della fliera impiantistica”,
dalla fne degli anni Ottanta a oggi, si troverebbero disegnate numerose tappe, alcune
delle più rilevanti collegate alle seguenti aree di focus:
• CAD & Costruction Management;
• Document Management; 23
• Project Management.


CAD & Construction Management
L’Informatizzazione dell’attività di progettazione è progressivamente mutata da quando
sono stati introdotti gli strumenti CAD che, in parallelo al progressivo abbandono delle
tecniche di elaborazione manuale, hanno semplifcato le procedure di rappresentazione
grafca, destinate ad assumere un ruolo centrale per la produzione e il coordinamento
dell’intera documentazione di progetto:

Le aziende col CAD furono in grado di rispondere più rapidamente alle
esigenze del mercato e anche di sviluppare dei prototipi rapidi dei sistemi
da realizzare, impiegando sistemi di simulazione che consentivano di
verifcare su un elaboratore i prototipi prima di passare al modello fsico.
[…]. Lo strumento computerizzato, quindi, ha sostituito molte delle prove
che venivano fatte fsicamente su modelli e ha anche aiutato a costruire
più rapidamente e fedelmente modelli fsici in scala.
(G. Bracchi: L’evoluzione delle applicazioni del CAD - Impiantistica
Italiana, gennaio/febbraio 1998)

Gli strumenti CAD, inizialmente introdotti come pura sostituzione delle pratiche di disegno
manuale, si sono imposti progressivamente, per le loro potenzialità di rapida esecuzione
e modifca degli elaborati grafci e per la loro versatilità.
L’evoluzione dal CAD 2D al CAD 3D/4D ha reso possibile il passaggio da rappresentazio-
ni bidimensionali degli oggetti a rappresentazioni virtuali tridimensionali, utili non solo per
la visualizzazione del progetto, ma anche e soprattutto per la gestione dei dati informativi
in esso contenuti.
Se costruito correttamente e con la tecnologia idonea un modello 3D permette:
• di ottenere in automatico disegni bidimensionali e coerenti conteggi dei materiali;
• di ottenere visualizzazioni utili per comunicare l’intento del progetto in termini di ren-
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