Page 19 - index
P. 19
contribuire al superamento dei problemi che frenano lo sviluppo del nostro Paese. Sì del
Paese, perché un Paese capace di ascoltare le sollecitazioni e le istanze che provengono
dalla nostra realtà industriale e di estendere le best practices, applicate con successo nel
settore impiantistico (ad esempio l’utilizzo diffuso del project management), ai processi
che determinano il funzionamento dei propri apparati migliorandone l’effcienza comples-
siva, oggi insoddisfacente, può avviare una nuova fase di sviluppo economico.
Pierluigi De Marinis mette in evidenza il contributo che l’informatica ha dato al mondo
dell’impiantistica, sempre alla ricerca di metodi e tecnologie innovativi. L’informatizzazione
induce un processo di rinnovamento permanente, che pone sempre nuove opportunità e
nuove sfde, e che dev’essere monitorato, con grande attenzione e visione, da parte del
top management per trarne i maggiori benefci.
Augusto Di Giulio ripercorre la stretta collaborazione tra le due componenti, che vollero
la costituzione di Animp, quella accademica e quella industriale, sul tema della forma-
zione universitaria dell’ingegnere. Iniziative promosse insieme e profcuo interscambio di
persone e esperienze: dirigenti industriali prestati all’insegnamento e docenti universitari
partecipi della vita associativa e quindi attenti alle problematiche delle aziende.
Guido Maglionico ci guida nel dibattito, sempre attuale, che riguarda il mercato e la fliera
impiantistica, scegliendo il flo conduttore del tempo (“come eravamo”, “come siamo”). È
un’indicazione preziosa, che aiuta a inquadrare la quantità, veramente sorprendente, di
analisi, proposte, idee che i nostri associati hanno espresso nel corso degli anni. Come
competere meglio e con quali strumenti: è un tema sempre all’ordine del giorno delle
aziende.
Antonio Vettese ci aiuta a rifettere sullo stato di applicazione e diffusione del project ma-
20 nagement.
Molte sono le testimonianze di applicazioni eccellenti nell’impiantistica e nelle infrastrut-
ture. PMI, committenza pubblica, il mondo delle professioni in generale sono, invece,
ancora poco sensibili all’utilizzo delle metodologie di project management. L’introduzione,
in modo pervasivo, del project management non può che essere utile allo sviluppo del
Paese, soprattutto in questo momento di crisi economica.
Luigi Vincenti indica, attraverso alcuni editoriali, come l’energia sia sempre stata conside-
rata un argomento cui dedicare grande attenzione, pur con un diverso sentire a seconda
del periodo. Un’amara considerazione sempre attuale: l’assenza di un piano energetico
pluriennale. I tanti articoli relativi alle realizzazioni e allo sviluppo delle tecnologie nel settore
energetico non sono stati citati per comprensibili motivi redazionali.