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ANIMP
1973-2013 25°
IMPIANTISTICA ITALIANA
1988-2013



Durante l’analisi si possono esplorare le opportunità offerte dall’information management
e dall’approccio multiproject.

• G. Scimone, S. Busato: Applicazione del modello di WMS per la gestione del work-
load di Gruppo - Impiantistica Italiana, luglio/agosto 2009
L’articolo andrebbe riproposto in una logica di approfondimento dei criteri di multiproject
sottesi per identifcare strumenti analoghi in realtà meno strutturate e complesse della
Saipem, ma altrettanto bisognose di ottimizzazione delle risorse in presenza di progetti
sviluppati in parallelo.

• A. Di Giulio, M. Mancini, G. Locatelli, L. Scalet: Una proposta per il project controlling
dei “programme” - Impiantistica Italiana, luglio/agosto 2011
Da riprendere negli approfondimenti evocati in commenti ad altri articoli che richiamano il
multiproject e soprattutto in una logica di semplifcazione applicativa, per rendere il con-
cetto fondamentale della gestione dei programmi facilmente acquisibile dalla gran parte
degli operatori.

Committenza

Nella fne degli anni ‘80 inizi degli anni ‘90, ci si poneva in modo particolarmente pres-
sante il problema di come ricostruire il ruolo di committenza nella realizzazione dei lavori
pubblici nel nostro Paese.
Non era ancora evidente, come poi lo sarà e lo è tuttora, che l’assenza fosse di fatto parte
di un disegno di svuotamento delle capacità di committenza della pubblica amministra-
zione per meglio governarne i comportamenti in tutte le fasi dello sviluppo di un progetto
e non solo in quelle iniziali dove l’indirizzo strategico sarebbe plausibile e atteso.
Forti delle esperienze positive sviluppate soprattutto nella realizzazione di grossi impianti
e opere infrastrutturali all’estero, si era ipotizzato di ricorrere all’introduzione del project 243
management, che nel ruolo di committenza trova il suo riferimento fondante.
Il problema è ancora più che mai aperto.
Si ripropongono pertanto gli articoli che hanno trattato il tema nel periodo, con qualche
sintetica annotazione e quelli successivi che ripongono il tema qualche soluzione. In par-
ticolare, gli articoli di Villa sono riproposti perché potrebbero fornire indicazioni su come
trasferire principi e metodi dal settore privato al settore pubblico

• A. Cardinale, A. Villa: Il project management nella committenza degli investimenti
industriali - Impiantistica Italiana, novembre 1988
Le considerazioni sviluppate nell’articolo del 1988, con particolare riferimento ai progetti
di investimenti industriali, soprattutto impianti, sono assolutamente applicabili a qualsiasi
progetto di investimento.
L’applicazione del project management alla committenza è strumentale al ripristino del
ruolo di quest’ultima come elemento centrale della concezione dello sviluppo e controllo
di tutte le fasi progettuali, in particolare quelle iniziali, nelle quali, nella nostra realtà, si
continuano a riscontrare le maggiori carenze.
L’articolo è del 1988. Nel 1981, il Consiglio dei Ministri del Canada si dota di un Diparti-
mento di Project Management. Nel 1987 R.L. Speck interviene al congresso annuale del
PMI (Projecty Management Institute) con una relazione dal titolo “The legal standard for
‘prudent’ Project Management”, che richiama sentenze della magistratura americana,
che sanziona la non corretta applicazione del project management.

• A. Vettese: Ad un anno da Firenze cercando il futuro - Impiantistica Italiana, giugno
1993
Nel convegno mondiale sul project management organizzato da Ipma / Animp a Firenze
nel 1992, uno stream era dedicato al confronto tra l’organizzazione e i comportamenti
delle principali amministrazioni pubbliche europee nello sviluppo dei progetti.
Si ravvisa l’esigenza di riprendere questo tema per fare il punto e verifcare se il gap misu-
rato nel 1992 è stato colmato e se le nostre amministrazioni, nel campo della realizzazio-
ne dei progetti , hanno raggiunto un adeguato livello di competitività.
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