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fenomeni che gli analisti ritengono non ciclici, ma de-      sole loro forze almeno due nuove condizioni del mer-
stinati a durare nel tempo e quindi a caratterizzare il      cato globale: la concorrenza, non sempre leale, dei
mercato dell’energia nei prossimi decenni. È proba-          costruttori low cost dell’Estremo Oriente, e il sempre
bile che si stia passando da un’epoca di scarsità di         più esteso ricorso al “local content”, cioè l’imposizio-
energia a un’epoca di abbondanza. Le strategie dei           ne contrattuale nei progetti all’estero di quote eleva-
produttori e degli EPC contractor dovranno quindi            te di manodopera e fornitori locali. In ANIMP queste
attrezzarsi per questo inedito scenario.                     problematiche sono state affrontate negli scorsi anni
                                                             puntando sul concetto di “filiera”, volto a stringere al-
Oltre che a guidare ANIMP, lei è Presidente di               leanze virtuose tra contractor e supplier per presen-
ANIE, l’Associazione che raccoglie le imprese                tarsi insieme, in una ragionata condivisione di impegni
nazionali operanti nel settore dell’elettrotecni-            e rischi, ai committenti internazionali e insieme realiz-
ca e dell’elettronica. Quali sono stati i risultati          zare i progetti acquisiti. Purtroppo, per una serie di
del 2014 di un comparto tipicamente impronta-                ragioni sia storiche sia economiche, questo approc-
to sul manifatturiero?                                       cio non ha avuto il successo sperato, ma ciò non to-
ANIE annovera molteplici comparti fondamentali per           glie la necessità di essere perseguito, seppur in forme
il manifatturiero italiano determinanti per il Pil, l’occu-  diverse e con altre modalità, come è stato più volte
pazione e gli obiettivi ambientali. L’industria elettro-     proposto nel corso dei convegni della Sezione Com-
tecnica ed elettronica italiana nel 2014 è tornata len-      ponentistica. Peraltro, pur senza rinunciare a priori a
tamente e timidamente a crescere:
circa l’1% in più del volume d’affari                                         tutte le proposte di collaborazione co-
su base annua, ma con andamenti                                               struttiva tra questi due principali attori
differenziati fra i comparti. L’elettro-                                      dell’impiantistica, va sostenuta la tradi-
tecnica ha registrato un +1%, mentre                                          zionale e sempre valida azione di traino
l’elettronica, nonostante abbia sapu-                                         sui mercati esteri offerta alle piccole e
to brillare meno in termini di fatturato                                      medie aziende manifatturiere italiane
estero (-2,3% rispetto al 2013), ha                                           dalle grandi aziende impiantistiche che
chiuso l’anno con un +1,6%, traina-                                           acquisiscono commesse e realizzano
ta dagli ottimi risultati di Automazio-                                       impianti in giro per il mondo. Questo
ne industriale (+3,6%) e Sicurezza e                                          appoggio non deve però avvenire at-
automazione edifici (+4,9%). Buoni                                            traverso artificiosi strumenti di prote-
risultati per il comparto Sistemi di trasmissione mo-                         zione e sussidi delle piccole e medie
vimento e potenza (+4,6%), mentre perdura la soffe-          imprese, bensì attraverso una politica industriale che
renza dei comparti Cavi (-4,6%), Ascensori e scale           punti a stimolare e migliorare la loro presenza e la loro
mobili (-4,3%) e Componenti e sistemi per impianti           competitività a livello internazionale. Cosa che richie-
(-2,8%), penalizzati dalla debolezza degli investimen-       de un impegno convinto in almeno due direzioni ben
ti nazionali                                                 definite: l’innovazione tecnologica, che può avvenire
                                                             in sedi istituzionali e poi essere trasferita alle imprese
Quali azioni e programmi ANIMP intende attua-                interessate, e la riduzione dei costi del lavoro e della
re a sostegno dei suoi associati, specialmente               tassazione. ANIMP intende sostenere con convinzio-
delle piccole e medie imprese che fanno parte                ne questa politica industriale nelle sedi opportune e
della filiera italiana dell’impiantistica?                   sui tavoli che contano, sempre peraltro auspicando
In questi ultimi anni si è di nuovo capito che uno dei       al proprio interno un sempre più stretto e proficuo
punti di forza del “sistema Italia” è costituito dalla sua   dialogo tra contractor e fornitori,
industria manifatturiera e si è quindi ricominciato a
puntare su un settore in un recente passato ingiu-           Un’ultima domanda riguarda Fincantieri SI, di
stamente ritenuto poco interessante nella prospet-           cui lei è Amministratore Delegato. Che rappor-
tiva socio-economica di un Paese avanzato. Una               to ha con la società madre, Fincantieri che, tra
quota considerevole dei soci di ANIMP sono ma-               l’altro, è leader mondiale nella costruzione di
nufatturieri, in quanto fornitori di prodotti e servizi      navi da crociera?
per la grande impiantistica industriale, e sono rap-         Parlano i numeri: nel valore complessivo della com-
presentati dalla Sezione Componentistica. Si tratta          messa per una nave da crociera circa il 10% spet-
in genere di aziende di piccole e medie dimensioni,          ta alle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
ma sovente depositarie di un know how tecnologico            Si è valutato l’interesse a portare in azienda attività
specializzato e di alto valore aggiunto. Lo testimonia       ad alto valore aggiunto che prima erano appaltate
l’apprezzamento di cui godono all’estero, sovente il         presso fornitori terzi. Si è insomma puntato a un
loro mercato di riferimento. È un patrimonio di valori       processo in house, mirato a una miglior gestione del
e competenze del nostro Paese, poco noto e poco              prodotto con lo scopo di aumentare la marginalità.
riconosciuto, ma che deve essere difeso e valoriz-           Ci sono gli ordini e ci sono le competenze: devono
zato, in primo luogo proprio all’interno della nostra        esserci anche i risultati. C’è un altro aspetto impor-
Associazione. Nei decenni scorsi le imprese compo-           tante che va considerato: Fincantieri SI si propone di
nentistiche italiane hanno dovuto fronteggiare con le        operare anche su un mercato “non captive” facendo
                                                             leva sul know how della Capogruppo.

                                                             Impiantistica Italiana - Settembre-Ottobre 2015 17
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