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Spaccato del criostato, della macchina e dei componenti interni Sono tecnologie che già ripagano lo
sforzo economico e sono trasferibili
Sito ITER in Cadarache immediatamente in altri campi della
Lay put di impianto del Tokamak Complex scienza e della tecnologia come
20 Impiantistica Italiana - Luglio-Agosto 2016 l’aeronautica o l’aerospaziale.
La reazione emozionale in tempi lunghi per la
vita quotidiana giustifica affermazioni critiche
nei confronti di un progetto cosi complesso e
cosi costoso come ITER. Il costo dell’impianto
ITER è effettivamente intorno a 16-18 miliardi di
euro, ma la simulazione di un fenomeno gigan-
tesco quale la reazione di fusione che avviene
nel Sole fra le pareti di un vacuum vessel, val
bene tale investimento. Che è un investimento
ripartito fra 7 colossi mondiali che rappresenta-
no più dell’80% del PIL mondiale. Con l’Europa
che finanzia il 45% del valore dell’impresa e i re-
stanti 6 Paesi (India, Corea del Sud, USA, Cina,
Giappone, Russia) che finanziano il 9,09% cia-
scuno, il costo è distribuito attraverso un in kind
contribution che protegge e valorizza l’industria
locale di ogni Paese.
Quale conseguenza di tale situazione ci si ritrova a
gestire problemi di complessità insolita perché lo
scopo del lavoro, in termini di ingegneria e procure-
ment, è diviso fra le Domestic Agencies e il lavoro di
integrazione e controllo dei processi con gestione
delle interfacce è affidato a un team centrale, che
rappresenta insieme il ruolo di operatore e integra-
tore del progetto. In tale ruolo a tale team centrale
(ITER Organization - IO - CT) è delegata la funzione
di Design Authority, in accordo a quanto richiesto
dalla Autorità di sicurezza locale per gli impianti nu-
cleari.
Il Progetto ITER non produce
esclusivamente la reazione di fusione,
ma ha sviluppato altre tecnologie
avveniristiche che già ripagano lo sforzo
economico
Tale funzione raggiunge la sua massima espres-
sione nelle attività di installazione, commissoning &
operation, per le quali l’operatore ha piena respon-
sabilità nelle funzioni sia di sicurezza sia di presta-
zioni funzionali.
E non dimentichiamo che ITER non produce esclu-
sivamente la reazione di fusione, ma ha sviluppato
tecnologie avveniristiche fino a ieri come il sistema
criogenico a 25 kW o il vuoto in volumi da 10.000
m3 fino a valori di 10-7 Pa o i magneti supercon-
duttori con generazione di campi magnetici fino a
valori intorno a 10–15 tesla.