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acciai. Un modo comune per limitare la presenza
di trizio nei metalli è il trattamento termico propria-
mente filtrato, che permette la liberazione del trizio
e il suo confinamento in dedicati sistemi filtranti.
La tecnologia del trattamento del trizio è stata par-
ticolarmente studiata e sviluppata in ITER a livello di
trattamento sia di acqua sia di gas.
La disponibilità in natura del carburante
per la reazione di fusione è il motore nello
sviluppo della tecnologia
Avanzamento delle costruzio- ce scorie radioattive. Si può invece con certezza La disponibilità in natura del carburante per la re-
ni nel sito azione di fusione è di fatto il motore nello sviluppo
affermare che i rifiuti generati dalla fusione nucle- della tecnologia perché renderebbe effettivo il con-
cetto di produrre energia per tutti e a basso costo.
are sono caratterizzati da tempi di dimezzamento Il costo capitale, seppure significativo, è il costo
associato a macchine ancora prototipiche. Lo sfor-
nel decadimento radioattivo dell’ordine di qualche zo che dovrà essere fatto in futuro mirerà a inge-
gnerizzare e industrializzare progressivamente tali
decina di anni (circa 30 anni per il trizio, che è il macchine per implementare soluzioni efficaci nelle
performance ma importanti anche per la riduzione
principale rifiuto) e quindi facilmente gestibili anche dei costi di investimento.
soltanto con depositi temporanei. Soluzioni tecniche
avveniristiche
I rifiuti generati dalla fusione nucleare
sono caratterizzati da tempi di E siamo ai costi dell’impresa. In imprese di questo
dimezzamento nel decadimento genere, che sono classificabili nell’ambito first of a
kind, i costi lievitano sia per contabilizzare l’innova-
radioattivo dell’ordine di solo qualche zione tecnologica e scientifica della soluzione, sia
decina di anni per procedere all’implementazione in produzione
delle stesse tecnologie.
La reazione da fusione avviene fra il deuterio e il tri- Tale affermazione non vuole essere una giustifica-
zio e, quindi, il rifiuto principe generato dalla reazio- zione ai costi progressivamente crescenti (i quali
ne di fusione rimane il trizio. Esistono poi i prodotti vanno comunque rigorosamente controllati e con-
attivati dalla presenza di trizio (come le pareti del tenuti con rigorose strategie di project & contracts
Sequenza di installazione del- vacuum vessel), che ha la capacità di essere as- management), ma aprire finestre di tolleranza alla
le “water detritiation tanks” sorbito negli interstizi della struttura metallica degli comprensione di attività tecnologiche e scientifiche
complesse ed esclusive, ma capaci di aprire oriz-
zonti nuovi alla fisica e alla tecnologia.
Per spiegare tali concetti è essenziale ricorrere a
dati tecnici e aprire a soluzioni scientifiche che per-
mettono di comprendere l’unicità del progetto.
Opera civile: l’edificio Tokamak nel suo comples-
so ha una massa globale senza impianto pari a
350.000 t; con l’impianto la massa globale rag-
giunge valori di 420.000 t. Tale massa è montata
integralmente su isolatori sismici capaci di filtrare le
eccitazioni inerziali in direzione orizzontale, abbas-
sando le frequenze fondamentali dell’edificio sotto
la soglia dell’hertz.
La macchina confinata all’interno del criostato è
progettata in modo da sopportare scenari inciden-
tali di shrinkage delle strutture per abbassamento
delle temperature a valori criogenici, come pure
18 Impiantistica Italiana - Luglio-Agosto 2016