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Viaggio nel progetto ITER:
opportunità industriale
e sfida dei nostri tempi

Il gigantesco progetto dimostrativo ITER (International Thermonuclear
Experimental Reactor), sviluppato da un consorzio di grandi Paesi con un
l’investimento di quasi 20 miliardi di euro in 20 anni, sarà un breakthrough
nello sviluppo della produzione di energia per “fusione nucleare” a basso costo

Sergio Orlandi
Direttore Centrale Central Engineering and Plant, Progetto ITER, Francia

L’Macchina ITER: spaccato in      energia nucleare può essere prodot-     L’obiettivo di riuscire a produrre energia pulita e a
                                  ta attraverso due processi fisici com-  basso costo utilizzando fonti disponibili in natura
assemblaggio                      pletamente diversi:                     (come l’acqua del mare) è di certo la driving for-
                            •	 rottura del nucleo per bombarda-           ce che muove la ricerca nella fusione nucleare e
                                  mento neutronico liberando energia      di fatto spinge alla realizzazione del progetto ITER
                                                                          (International Thermonuclear Experimental Reac-
                            e residui di fissione con almeno due          tor). I tempi di realizzazione di ITER, se pure non
                                                                          trascurabili, non sono di certo ciclopici rispetto a
neutroni capaci di autosostenere la reazione                              tempi di realizzazione di infrastrutture e impianti
                                                                          convenzionali di dimensione significativa. Infatti,
chiamata di “fissione”, cioè, generando al-                               ITER prevede il completamento della macchina
                                                                          con chiusura del criostato nel novembre 2024, il
tre scissioni di nuclei. L’energia liberata sotto                         primo plasma un anno dopo (dicembre 2025) e la
                                                                          reazione di fusione DT (deuterio, trizio) nel 2035.
forma termica è utilizzata per scaldare un vet-                           Dal 2025 al 2035, attraverso una fase di commis-
                                                                          sioning & operation progressive e per fasi succes-
tore di raffreddamento che viene utilizzato, in                           sive, la macchina entrerà in esercizio, sopportando
                                                                          correnti e campi magnetici vieppiù crescenti.
espansione libera o direttamente o attraverso                             Per un progetto partito nel 2007 e prigioniero di
                                                                          tecnologie tutte di avanguardia, un tempo di 18
circuiti intermedi, per generare energia elettri-                         anni per il primo plasma con reazione a idrogeno
                                                                          non è poi un tempo ciclopico.
ca mediante l’accoppiamento con turbina e
                                                                           L’obiettivo di riuscire a produrre energia
generatore elettrico (alternatore);                                         pulita e a basso costo utilizzando fonti
                                                                            disponibili in natura (come l’acqua del
•	 aggregazione di nuclei, generalmente di idro-                             mare) è di certo la driving force che
                                                                           muove la ricerca nella fusione nucleare
geno (deuterio e trizio), in ambienti ad altissima
                                                                          Diverrebbe poi energia a basso costo o energia per
temperatura (150 milioni di °C), che al momen-                            tutti, perché deuterio e trizio sono prodotti dispo-
                                                                          nibili in natura e l’acqua di mare ne è la principale
to della fusione allo stato plasmatico genera-                            sorgente. Ma anche l’accettazione a livello di opi-
                                                                          nione pubblica dell’energia generata dalla fusione
no energia sotto forma termica, convertibile in                           nucleare non è impresa semplice e scontata.

energia elettrica con il solito accoppiamento                             Scorie radioattive a vita breve

con vettore refrigerante fatto espandere in tur-                          Non si può affermare che esiste una forma di ener-
                                                                          gia generata da fusione nucleare che non produ-
bina accoppiata con generatore elettrico.

                                                                          Impiantistica Italiana - Luglio-Agosto 2016 17
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