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Impatti sulla rete di trasmissione
e di distribuzione
La maggior parte dei Paesi nello studio hanno evi-
Figura 14 – Profilo di prezzo all’ingrosso medio giornaliero (PUN) in Italia espresso in €/MWh denziato che vi è stata la necessità di espandere
nel 2007 e nel 2015 (fonte dati: GME) le reti elettriche sia di trasmissione che di distribu-
zione al fine di ridurre i “colli di bottiglia” per non
tagliare la produzione da FRNP. Particolarmente
interessanti ,da questo punto di vista ,le situazioni
in Cina e Giappone.
Gli impatti sono amplificati dalle posizioni geografi-
che di grandi impianti di FRNP, di solito lontano dai
centri di domanda. Un chiaro esempio è il trasporto
di elettricità in Germania dal Nord (centrali eoliche)
al Centro- Sud dove si trovano i principali carichi
non più alimentati da centrali nucleari chiuse dopo
Fukushima, o in chiusura.
L’Italia si trova ad affrontare le stesse sfide gia’ in
parte evidenziatesi t prima del forte sviluppo delle
FRNP con il suo sistema di trasmissione longitu-
dinale in cui ora si trovano le FRNP specie al Sud,
Figura 15 – Inversione del flusso di potenza in cabine AT/MT (Fonte: ENEL Distribuzione)
mentre la domanda è principalmente al Nord.Salvo
i grossi impianti,,in molti paesi la maggioranza de-
gli impianti FRNP sono connessi alla rete di media
e bassa tensione rendendo particolarmente impe-
gnativo il controllo in tempo reale dalle sale dell’o-
peratore di trasmissione che vede solamente una
riduzione dei flussi di potenza nelle cabine primarie
ed al limite una inversione dei flussi (Figura 15).
Lo stesso fenomeno di inversione di flusso di po-
tenza si manifesta alle cabine secondarie con effetti
per la regolazione di tensione ai carichi.
Durante il funzionamento con una elevata percen-
tuale di FRNP collegate alla rete tramite inverter, il
sistema è “più debole” (bassa potenza di corto cir-
cuito) rispetto ai periodi precedenti caratterizzati da
scarsa presenza di rinnovabili; dagli esempi degli
Figura 16 – Ripartizione degli in- studi di Terna riportati nel rapporto italiano appare
centivi tedeschi imputati in bol- che cadute di tensione in rete a causa di guasti
letta per fonte, circa 6,24 cen- possano estendersi su aree più ampie .
tesimi di €/kWh (fonte: BDEW)
Impatti sui consumatori
Molti dei costi collaterali sostenuti dal sistema per
la diffusione delle FRNP sono generalmente trasfe-
riti al consumatore finale di energia elettrica, e que-
sto in aggiunta agli incentivi diretti
come ad esempio in Germania, Italia, Giappone e
Romania.
Nel 2014, il meccanismo di incentivazione delle
energie rinnovabili tedesco ha determinato un au-
mento del prezzo di 6,24 centesimi di €/kWh per i
consumatori (Figura 16), in totale circa 24 miliardi
di euro in un anno, mentre in Italia si sono registrati
incentivi diretti nel solo 2014 per 13 miliardi di euro.
In ogni caso, va ricordato che l’aumento di energia
prodotta da FRNP assieme alla riduzione del costo
delle fonti fossili, ha portato alla riduzione del prez-
zo all’ingrosso .
Figura 17 – Contributi per finanziare gli incentivi tedeschi alle rinnovabili, 23,6 miliardi di euro La Figura 17 mostra la ricaduta degli incentivi per
nel 2014, per tipologia di cliente (fonte: BDEW)
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