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Intervista al dott.
Alessandro Spada
Vice Presidente vicario di Assolombarda, con delega alle Medie Imprese
Presidente del Gruppo VRV S.p.A.
Intervista di Marco Pepori e Daslav Brkic
Come vede il ‘momento attuale’ dell’industria tradizionali potenzialità per noi, rimane anco-
italiana in generale, e in particolare di quella ra difficilmente finanziabile nonostante il nostro
milanese e brianzola? ‘Sistema Paese’ si sia mosso molto bene e con
L’industria italiana è, in generale, in un buon mo- grande determinazione. Ma per l’Iran il sistema
mento, così come testimoniato dai successi di tan- bancario internazionale non funziona ancora. Il
te imprese e imprenditori nell’ultimo anno, nonché mercato russo, ugualmente, è ‘saltato’ da qual-
da tutti i dati sulla crescita industriale, PIL e ISTAT. che anno a causa della svalutazione del rublo
Invece, il nostro settore, quello della caldareria per e dell’embargo internazionale. I mercati medio-
l’industria dell’Energy & Petrochemical e Crioge- orientali sono sempre presenti, ma con volumi di
nica, risente ancora oggi delle ripercussioni della acquisti ridotti rispetto agli anni passati. Il mer-
crisi del 2008/2009, aggravata in seguito anche dal cato cinese e quello indiano, per esempio, sono
crollo del prezzo del petrolio e dal conseguente di- teoricamente grandissimi. Tuttavia le opportunità
mezzamento degli investimenti nel settore Oil&Gas per noi sono legate solo a delle nicchie, dove la
nel 2014. Per un certo periodo, col prezzo del pe- concorrenza locale - molto forte - non ha com-
trolio che oscillava sui 100 $ al barile, c’era nel mer- petenze e referenze adeguate.
cato un po’ di euforia e la crisi era latente. Oggi,
siamo ancora in sofferenza, a causa del mercato Quali sono, a suo parere, le criticità principali,
debole, anche se intravediamo segnali di ripresa. oggi?
Sulla nostra industria pesano moltissimo le in- Il primo problema rimane quello del basso nume-
certezze geopolitiche in alcuni mercati per noi ro di progetti attivi sul mercato mondiale e i pochi
classici. Per esempio l’Iran, Paese di grandi e finanziamenti nonostante il numero di potenziali
opportunità di sviluppo. Inoltre, per i costruttori ita-
liani, un ulteriore tema è che l’economia mondiale
si sta spostando sempre di più verso i Paesi in via
di sviluppo, ponendoci davanti alla sfida di produr-
re in quei Paesi parte dei componenti di qualità a
condizioni competitive, soddisfacendo le crescenti
necessità del ‘contenuto locale’.
A casa nostra aiuterebbe certamente che alcune
riforme, quali la riduzione dell’IRES e la decontri-
buzione del costo del lavoro vedessero la luce, e
che alcune agevolazioni come quelle previste per
l’industria 4.0 diventassero strutturali.
Auspicheremmo inoltre una mentalità più favorevo-
le alle aziende industriali che sempre più spesso
si trovano a lottare contro Stato, regioni, comuni
ed enti per potere svolgere il proprio lavoro come
emerge dalle recenti problematiche sulla limitazio-
ne ai trasporti eccezionali, riscontrate nell’ultimo
anno a seguito del crollo di alcuni ponti. Le azien-
de hanno necessità di avere meno burocrazia e di
poter contare su infrastrutture efficienti per potere
sviluppare il proprio business.
Impiantistica Italiana - Novembre-Dicembre 2017 25