Page 27 - Impiantistica Industriale
P. 27

Intervista al dott.



            Alessandro Spada







            Vice Presidente vicario di Assolombarda, con delega alle Medie Imprese
            Presidente del Gruppo VRV S.p.A.




            Intervista di Marco Pepori e Daslav Brkic










                                  Come vede il ‘momento attuale’ dell’industria   tradizionali potenzialità  per  noi, rimane anco-
                                  italiana in generale, e in particolare di quella   ra difficilmente finanziabile nonostante il nostro
                                  milanese e brianzola?                    ‘Sistema Paese’ si sia mosso molto bene e con
                                  L’industria italiana è, in generale, in un buon mo-  grande determinazione. Ma per l’Iran il sistema
                                  mento, così come testimoniato dai successi di tan-  bancario internazionale non funziona ancora.  Il
                                  te imprese e imprenditori nell’ultimo anno, nonché   mercato russo, ugualmente, è ‘saltato’ da qual-
                                  da tutti i dati sulla crescita industriale, PIL e ISTAT.  che anno a causa della svalutazione del rublo
                                  Invece, il nostro settore, quello della caldareria per   e dell’embargo internazionale. I mercati medio-
                                  l’industria dell’Energy & Petrochemical e Crioge-  orientali sono sempre presenti, ma con volumi di
                                  nica, risente ancora oggi delle ripercussioni della   acquisti ridotti rispetto agli anni passati. Il mer-
                                  crisi del 2008/2009, aggravata in seguito anche dal   cato cinese e quello indiano, per esempio, sono
                                  crollo del prezzo del petrolio e dal conseguente di-  teoricamente grandissimi. Tuttavia le opportunità
                                  mezzamento degli investimenti nel settore Oil&Gas   per noi sono legate solo a delle nicchie, dove la
                                  nel 2014. Per un certo periodo, col prezzo del pe-  concorrenza locale - molto forte - non ha com-
                                  trolio che oscillava sui 100 $ al barile, c’era nel mer-  petenze e referenze adeguate.
                                  cato un po’ di euforia e la crisi era latente. Oggi,
                                  siamo ancora in sofferenza, a causa del mercato   Quali sono, a suo parere, le criticità principali,
                                  debole, anche se intravediamo segnali di ripresa.  oggi?
                                  Sulla nostra industria pesano moltissimo le in-  Il primo problema rimane quello del basso nume-
                                  certezze geopolitiche in alcuni mercati per noi   ro di progetti attivi sul mercato mondiale e i pochi
                                  classici. Per esempio l’Iran, Paese di grandi e   finanziamenti nonostante il numero di potenziali
                                                                           opportunità di sviluppo. Inoltre, per i costruttori ita-
                                                                           liani, un ulteriore tema è che l’economia mondiale
                                                                           si sta spostando sempre di più verso i Paesi in via
                                                                           di sviluppo, ponendoci davanti alla sfida di produr-
                                                                           re in quei Paesi parte dei componenti di qualità a
                                                                           condizioni competitive, soddisfacendo le crescenti
                                                                           necessità del ‘contenuto locale’.
                                                                           A casa nostra aiuterebbe certamente che alcune
                                                                           riforme, quali la riduzione dell’IRES e la decontri-
                                                                           buzione del costo del lavoro vedessero la luce, e
                                                                           che alcune agevolazioni come quelle previste per
                                                                           l’industria 4.0 diventassero strutturali.
                                                                           Auspicheremmo inoltre una mentalità più favorevo-
                                                                           le alle aziende industriali che sempre più spesso
                                                                           si trovano a lottare contro Stato, regioni, comuni
                                                                           ed enti per potere svolgere il proprio lavoro come
                                                                           emerge dalle recenti problematiche sulla limitazio-
                                                                           ne ai trasporti eccezionali, riscontrate nell’ultimo
                                                                           anno a seguito del crollo di alcuni ponti. Le azien-
                                                                           de hanno necessità di avere meno burocrazia e di
                                                                           poter contare su infrastrutture efficienti per potere
                                                                           sviluppare il proprio business.



                                                                                Impiantistica Italiana - Novembre-Dicembre 2017  25
   22   23   24   25   26   27   28   29   30   31   32