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metodo tradizionale è sostanzialmente di due tipi:
il primo è determinato dalle operazioni preparatorie
per permettere il galleggiamento delle varie sezioni
(zavorramento e creazione dello stagno per evitare
gli allagamenti), il secondo è legato ai tempi relati-
vamente lunghi richiesti dalla manovra di movimen-
tazione e posizionamento dei vari galleggianti.
La tecnica oggi più utilizzata per gli allungamenti di
navi complesse, come quelle passeggeri, è la mo-
vimentazione a secco.
Quando la nave entra in bacino di carenaggio viene
fatta posare su un piano taccate particolare: la par-
te di nave che, dopo essere stata tagliata, costitu-
irà la sezione che rimarrà ferma, verrà fatta posare
sulle taccate tradizionali, mentre quella che sarà
destinata a spostasi per far posto al troncone di
allungamento , viene posata su taccate mobili. Che
sono costituite da martinetti idraulici che sosten-
gono il peso della nave (si consideri che tale sezio-
ne, per una nave da crociera di medie dimensioni,
Silver Spirit, movimentazione troncone
da tagliare. Poi, completate le operazioni di taglio,
che avvengono secondo una precisa sequenza
in modo da “liberare le tensioni accumulate dalle
strutture” in maniera controllata, si procede alla
movimentazione dei tronconi di nave per permette-
re l’inserimento di quello nuovo. Una volta tagliata, pesa all’incirca 15.000 tonnellate) e sono liberi si
la nave è costituita da due tronconi, quello a pop- muoversi su binari opportunamente posizionati sul
pavia del taglio e quello a proravia dello stesso. Ge- pavimento (platea) del bacino. Ognuna di queste
neralmente quello poppiero è più pesante di quello taccate mobili, in gergo chiamate “skid shoe”, è in
prodiero perché contiene l’apparato di propulsio- grado di sollevare un peso di circa 1.000 tonnella-
ne, i generatori di energia elettrica e il fumaiolo; per te. Invece, il troncone di allungamento, poiché ha
questo motivo la sezione poppiera della nave ap- un peso contenuto (mediamente dalle 1.500 alle
pena tagliata non viene movimentata, ma rimane 3.500 tonnellate), viene movimentato utilizzando
ferma sulle taccate. La sezione prodiera invece si carrelli multi ruota comunemente chiamati “SPMT”
deve muovere per lasciare spazio al nuovo tron- (Self-propelled modular transporter) composti da
cone di allungamento, e quest’ultimo deve essere una piattaforma sostenuta da alcune dozzine di
movimentato per il suo posizionamento. ruote in modo da distribuire uniformemente il peso
Questi interventi possono avvenire in due modi di- e poterlo guidare con precisione. Ogni singola ruo-
versi. Tradizionalmente la movimentazione avveni- ta può muoversi in modo indipendente dalle altre,
va per galleggiamento, con il troncone prodiero e per permettere di girare, spostare lateralmente o
quello di allungamento opportunamente zavorrati addirittura girare sul posto, la piattaforma e quindi
in modo da galleggiare a immersioni (e quindi tem- l’oggetto trasportato.
pi) diverse per far sì che durante la fase di svuo- Dopo aver messo in posizione i tre grandi blocchi
tamento del bacino la sequenza di “incaglio” sulle che ri-costituiranno la nave, iniziano le operazioni di
taccate fosse quella voluta. In altri termini: prima si saldatura - manuali o semi-automatiche, in funzio-
appoggia il troncone di allungamento e poi la se- ne delle strutture – in base a una sequenza precisa,
zione prodiera della nave. Lo svantaggio di questo per la giunzione della nave.
Impiantistica Italiana - Maggio - Giugno 2018 21