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FORMAZIONE






                                                     come fanalino di coda.   A  fronte  di  questo  dovrebbero  però  cor-
                                                     Dall’altro, le risorse sono   rispondere delle misure premianti per gli
                                                     scarse e questo non va   atenei virtuosi  che, al  contrario, faticano
                                                     certo nella direzione del-  ad essere riconosciuti come elementi di
                                                     la qualità. Non possiamo   traino per il Paese, che sentono la man-
                                                     cioè pensare di avere mol-  canza di una politica universitaria naziona-
                                                     ti studenti e pochi docenti,   le forte, al momento esclusa dalle priorità
                                                     e che questo produca una   dei decisori.
                                                     formazione  eccellente.
                                                     Non possiamo pensare   Tra le prossime sfi de, qual è la più im-
                                                     di avere un sesto dei PhD   portante?
                                                     della Germania e di gio-  Sono tante le sfide che ci attendono,
                                                     care alla pari nella ricerca   ma penso che, tra tutte, la prima sia
                                                     e nell’impresa, sempre di   l’adoperarsi per il futuro delle nuove
                                                     più a caccia di fi gure pro-  generazioni. Penso allora al ricambio
                                                     fessionali con un’alta pre-  generazionale, fermo per via del blocco
                                                     parazione, capaci di far   del turnover; all’importanza di avviare
       i primi tre anni, durante la laurea magistra-  fronte alle sfi de dell’intelligenza artifi ciale   sempre più ragazzi alla ricerca; di avere
       le, e pochi per la specialistica. Allo stesso   al pari di quelle dell’industria 4.0.   più talenti, capaci e meritevoli, nelle no-
       modo, esistono atenei con soli programmi   Il Politecnico di Milano è riuscito a mette-  stre aule. Sono obiettivi ambiziosi che
       di Master o di Dottorato di Ricerca. Ma   re in atto misure di autofi nanziamento che   richiedono tempo per essere realizzati,
       sono tanti i fattori in gioco e gli elementi   non hanno uguali in Italia. È riuscito a ga-  ma la nostra università ha ancora mol-
       che vanno messi sulla bilancia.   rantire una buona occupazione ai suoi lau-  ta strada da percorrere e so che, dagli
       In Italia purtroppo la coperta è corta e   reati, impiegati per oltre il 90% a un anno   alunni alle realtà esterne all’ateneo che
       spesso tirata in due direzioni, necessa-  dal titolo, ma non senza diffi coltà. Questo   ci sostengono,  tutti  ci muoveremo in
       rie ma divergenti. Da un lato, il Paese ha   perché siamo un’università pubblica che   questa direzione. Tutti faremo del no-
       bisogno di un maggior numero di laure-  vuole continuare a garantire una buona   stro  meglio affinché il  Politecnico sia
       ati e, in particolare di laureati in materie   formazione al maggior numero di studenti   pronto a cogliere le sfide di domani, an-
       tecnico-scientifi che.  Ce  lo  dicono  tutte   possibile, anche tramite il diritto allo studio   che quelle che ancora non riusciamo a
       le classifi che, che ci vedono, ahimè,   e  il  potenziamento  delle  borse  di  studio.   intravedere all’orizzonte.








                           Ferruccio Resta

                           Ferruccio Resta, nato a Bergano nel 1968, è Rettore del Politecnico di Milano dal 1 gennaio 2017, dove ha
                           trascorso gran parte della sua carriera accademica. Dopo la laurea in Ingegneria Meccanica nel 1992 e il
                           Dottorato di Ricerca in Meccanica Applicata nel 1996, è diventato Ricercatore di ruolo nel 1999, Professore
                           Associato nel 2001 e Professore Ordinario di Meccanica Applicata alle Macchine nel 2004.
                           È stato Direttore del Dipartimento di Meccanica (2007-2016), Delegato del Rettore per il Trasferimento Tec-
                           nologico (2011-2016), membro del Comitato Scientifi co del Laboratorio Prove Materiali e Costruzioni e di
                           PoliFab, Micro e Nano Technology Center del Politecnico di Milano.
                           È attualmente membro dei Consigli di Amministrazione della Fondazione Silvio Tronchetti Provera e della
                           Veneranda Fabbrica del Duomo; del Comitato di Coordinamento di Human Technopole; del Consiglio di
                           Indirizzo della Fondazione BEIC; del Consiglio Direttivo di SIAM - Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri;
                           del Comitato dei Garanti di CEN - Centro Europeo di Nanomedicina; del Comitato dei Garanti della Fon-
                           dazione Collegio delle Università Milanesi. Partecipa inoltre all’Advisory Board di PoliHub, l’incubatore del
                           Politecnico di Milano.
                           Tra le varie attività istituzionali, è membro del Comitato Guida del Joint Research Center sui Trasporti su
                           Ferro istituito tra ABB, Bombardier, Hitachi Rail Italy, RFI, Trenitalia, Politecnico di Milano, Fondazione Poli-
                           tecnico di Milano in partnership con Faiveley, Ansaldo STS, Alpiq, Contact, Mont-ele.
                           Ha pubblicato oltre 220 articoli scientifi ci e detiene 7 brevetti internazionali.













       20  Impiantistica Italiana - Settembre-Ottobre 2018
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