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istan ora in costruzione solo 2 sono ABWR e oltre 65
In aggiunta ai due piccoli reattori in costruzione
per complessivi 630 MW, sono in discussione PWR. L’applicazione commerciale ed estesa di
due reattori ACP 1100 dalla Cina con fornitura
del combustibile e con previsione di altri 5 futuri reattori di quarta generazione autofertilizzanti
reattori.
Bulgaria e Romania non è prevista prima di 20 anni e di fusione non
La centrale da 1000 MW bulgara e l’estensione
della centrale di Cernavoda in Romania con un se ne può parlare prima di molti decenni. Il forte
ulteriore reattore da 700 MW sono in discussio-
ne da dieci anni, ma non si vedono a breve solu- sviluppo del nucleare è avvenuto fondamental-
zioni per il finanziamento.
mente nel periodo dal 1972 al 1989, che, come
5.2 Paesi che non hanno ancora
in servizio centrali nucleari accennato, ha visto fino a 33.000 MW di nuclea-

Oltre ai paesi menzionati nel paragrafo prece- re installato ogni anno nel 1982 e nel 1983.
dente a proposito della Russia, si segnalano i
seguenti principali paesi. L’incidente di Three Mile Island, negli Stati Uni-

Arabia Saudita ti, nel 1979 non ha avuto effetti sull’ambiente e
17 GW da centrali nucleari sono previsti per en-
trata in servizio progressiva dal 2022 al 2032 in nemmeno sullo sviluppo del nucleare, mentre
una politica di riduzione dell’impatto ambientale
e di consumi locali di petrolio e gas. l’incidente di Cernobyl, nell’ex Unione Sovietica,

Emirati Arabi Uniti nel 1986 ha avuto un enorme impatto interna-
Con i 4 reattori ordinati alla coreana Kepco (2
già in costruzione) e ulteriori trattative con i giap- zionale, sebbene il rapporto dell’ONU abbia di-
ponesi per altri gruppi, si persegue una politica
come quella dell’Arabia Saudita (tutela dell’am- mostrato che i morti accertati siano stati 65 e
biente e riduzione dei consumi di petrolio e gas
dell’area). con possibili mortalità future fino a un massimo

Polonia ipotetico di circa 2000 in un secolo.
Si prevedono 6 reattori per entrata in servizio dal
2024 al 2034 per ridurre la forte dipendenza dal Vi è stato un notevole stallo nello sviluppo del
carbone. Occorre notare che la Polonia ha le più
grandi riserve europee di shale gas. nucleare e solo dopo 15–20 anni si è assistito

Filippine e Tailandia a uno smorzarsi degli effetti emotivi e una spe-
Hanno piani nucleari per circa 4000 MW ciascu-
na, ma non ben definiti o in stallo (Thailandia). cie di “primavera” del nucleare in molti paesi del

6. Considerazioni finali mondo, spinta dagli alti costi del petrolio, dalla

L’utilizzo pacifico dell’energia nucleare per pro- necessità di ridurre le emissioni di dCaOllo2, dalla si-
durre energia elettrica è nato in Russia nel 1954 curezza degli approvvigionamenti, sviluppo
e ha iniziato la sua penetrazione nel mercato a
seguito dei forti investimenti in ricerca e sviluppo dei reattori di terza generazione “praticamente
specie negli Stati Uniti con i reattori ad acqua
bollente (BWR di General Electric) e ad acqua sicuri” e con prestazioni aumentate. Peraltro, un
pressurizzata (PWR di Westinghouse) e reattori
in Inghilterra del tipo GR (Gas cooled graphite effetto negativo è stato introdotto dalla pessima
moderated Reactors) e poi AGR (Advanced Gas
cooled graphite Reactors). performance per i costi e i tempi di realizzazio-
I reattori GR e AGR sono usciti di scena con po-
che unità in servizio e la tecnologia PWR è dive- ne dei primi due reattori di terza generazione da
nuta la dominante e, come detto, dei 72 reattori
1650 MW in Finlandia e Francia, non ancora ul-

timati.

I piani nucleari futuri (e alcuni futuribili) in

atto al 2010 hanno ricevuto un forte scosso-

ne dall’incidente di Fukushima. Tuttavia, se si

guarda la situazione a livello globale, i reattori

dichiarati in servizio sono oggi diminuiti di 7

unità rispetto al 2010, mentre i reattori in co-

struzione sono aumentati di 7 unità. Conside-

rando la temporanea chiusura di tutti i reattori

giapponesi, la produzione totale dal nucleare

è stata di 2360 TWh nel 2013 contro i 2600

TWh del 2009.

In alcuni paesi, come Cina e Russia il nucleare

prosegue con passi da gigante e nuovi mercati

si sono aperti in Medio Oriente (Arabia Saudi-

ta ed Emirati Arabi Uniti). Alcune realizzazioni

spot finanziate o spinte dai fornitori di centrali

supportati dai loro governi (Russia in testa, se-

guita da Francia, Giappone, Corea e, in par-

te, da Canada e Stati Uniti) sono in atto, ma

nel mondo occidentale (salvo rare eccezioni) il

nucleare è agonizzante e occorrerà verificare

il lieto fine degli approcci inglesi e finlandesi.

Questo è dovuto alla crisi, ai costi del nuclea-

re e ai prezzi estremamente bassi dei mercati

della CUnOi2ti ( c irca 5 €//t in Europa) e del gas negli
Stati .

In tutto il mondo sono in atto notevoli interventi

sulle centrali nucleari in sevizio per aumentarne

la potenza, la flessibilità ed estenderne di circa

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