Page 39 - Impiantistica Industriale - Settembre Ottobre 2014
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. 4 - Reattori dichiarati in pio del perché opporvisi. Vi è stato un aumento maggiori richieste di sicurezza, tempi di permessi
funzione alla Iaea al 1° giu- della mentalità del “non nel mio cortile”, con il più lunghi e costi maggiori delle assicurazioni.
gno 2014 (fonte; elaborazio- grande pubblico che non vuole strutture e im- Chi è a favore dell’energia nucleare ha sottolineato
ne dati Iaea) pianti nelle vicinanze. E questo tanto più in zone e sottolineerà che la comunità globale può impa-
vulnerabili per disastri naturali (terremoti, tsuna- rare da Fukushima e ciò in accordo alla storia del
mi, alluvioni, frane ecc.). Vi è stato, inoltre, un nucleare, che ha visto un costante miglioramento e
aumento del costo delle centrali nucleari per le uno sviluppo tecnologico sulla base dell’esperienza
acquisita, sia da fornitori che da operatori di cen-
trali. Tale processo è stato alla base dei fornitori dei
cosiddetti reattori di terza generazione attualmente
in costruzione in diversi paesi. Questi nuovi reattori,
tipicamente, hanno:
• vita di 60 anni;
• disponibilità superiore al 90%;
• ciclo del combustibile di 12-24 mesi;
• probabilità di 10-7 di fuga di radiazioni senza

effetto all’esterno;
• esposizione molto bassa alle radiazioni per gli

operatori;
• capacità di resistere all’impatto di velivoli di

grandi dimensioni.

Vi è stato un aumento del costo
delle centrali nucleari anche

per le maggiori richieste di sicurezza
e tempi di permessi più lunghi.

4. Situazione del nucleare
al 1° giugno 2014

La tabella 3 riassume la situazione dei reatto-
ri in servizio e in costruzione nel mondo a tre
anni e tre mesi dall’evento di Fukushima. Oc-
corre notare che i 48 reattori giapponesi, anche
se non in esercizio, non essendo stati dichiarati
“decommissionati”, secondo le procedure IAEA
dalle autorità giapponesi, figurano nell’elenco
come in funzione. Praticamente il numero di re-
attori dichiarati “funzionabili” sono scesi a 437
(373 GW) da 442 (375 GW), mentre i reattori
in costruzione sono saliti a 72 (68,4 GW) da 65
(62,8 GW). L’Europa risulta in testa per numero
di reattori e potenza installata, mentre l’Asia per
reattori in costruzione.
La tabella 4 riporta il numero e la potenza dei
reattori dichiarati in funzione nei 31 paesi dotati
di energia nucleare. È evidente come gli Stati
Uniti mantengano una netta supremazia (100 re-
attori) rispetto a Francia (58 reattori), Giappone
(48), Russia (33) e Corea del Sud (23), con la
Cina che in meno di quattro anni supererà i 45
reattori.
La tabella 5 riporta il numero e la potenza dei
reattori in costruzione in ciascuno dei 16 paesi
coinvolti. In particolare, la Cina ha oltre il 39%
dei reattori in costruzione e Cina e Russia insie-
me oltre il 53%.
La figura 1 riporta, per le nazioni dotate di re-

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