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n° Rischio                        Descrizione

1   Ritardi nelle autorizzazioni Ritardi nelle autorizzazioni possono produrre un ritardo nell’inizio della costruzione e un conse-

    alla costruzione              guente aumento dei costi di gestione (legali e consulenziali)

2   Mancate autorizzazioni alla   Mancate autorizzazioni a progetto già iniziato e limitazioni per modifiche non sostanziali in
    costruzione a progetto già    opera possono creare ritardi
    avviato

3 Perdita Incentivi               Una riduzione della disponibilità di incentivi può portare a una perdita di redditività

4   Variabilità prezzo energia    La variazione del prezzo dell’energia sul mercato può obbligare il funzionamento dell’impianto
                                  a carico variabile con relativa perdita di competitività e incremento dei costi di manutenzione

5   Riduzione richiesta di ener- La congestione della rete elettrica e la riduzione della richiesta di vapore può comportare lo
    gia spegnimento temporaneo dell’impianto con conseguente perdita di produttività

6   Recupero del combustibile     Problemi di fornitura del combustibile (sciopero, trasporto, tensioni internazionali) possono fer-
                                  mare l’impianto con conseguente blocco della produttività

7   Variabilità prezzo combu-     Variazione costo del combustibile può portare a una variazione dei costi operativi dell’impianto
    stibile

8   Rivendibilità delle macchi-   Scarsa rivendibilità delle macchine / componenti
    ne

9   Recupero materiali da co- Vista la presenza di tanti fornitori la possibilità che falliscano o che ci siano lunghi tempi di con-

    struzione                     segna per la produzione di strumenti specifici possono determinare ritardi nella costruzione.

10  Emissioni inquinanti per      Per mal funzionamento dell’impianto o errore umano possono verificarsi sversamento di so-
    mal funzionamento dell’im-    stanze inquinanti con costi per la mitigazione e le bonifiche.
    pianto o errore umano

11  Emissioni inquinanti iden-    Sversamenti non identificati che inquinano il suolo potrebbero determinare la necessità di bo-
    tificate solo in fase di De-  nifiche ambientali per il ripristino “a prato” in fase decommissioning
    commissioning

12 Inquinamento acustico          Rumore eccessivo comporta l’introduzione di strutture mitigative.

13 Opposizione sociale            Rumore, odori, modifica del paesaggio, campagne di disinformazione possono portare alla
                                  nascita di opposizione da parte di comitati cittadini con conseguenti ritardi, manifestazioni,
                                  picchetti e rivalutazioni delle autorizzazioni anche se già approvate.

14 Limiti normativi               Il non rispetto dei limiti normativi di emissione può obbligare a modifiche strutturali all’impianto
                                  oppure a sanzioni

15 Trasporti ingombranti          La necessità di trasportare materiali ingombranti durante la costruzione dell’impianto può de-
                                  terminare la necessità di modificare la viabilità.

16 Connessione alla rete          Bassa affidabilità della connessione e qualità della rete (stabilità della rete, soggezione a guasti,
                                  ripristino dei blocchi) possono generare ritardi di messa in servizio

17  Manutenzioni straordinarie    Durante le fasi di manutenzione si possono determinare rotture di componenti ausiliari e sen-
                                  soristica di monitoraggio con l’aumento di costi

18  Perdita della documenta- Mancanza di documenti dove recuperare informazioni sul tipo di inquinanti, sul tipo di materiali

    zione                         o sul tipo di materiali potrebbe rendere difficili le fasi di decommissioning

19  Interruzione della produ- La scarsa modularità dell’impianto potrebbe obbligare il fermo impianto per procedure di de-

    zione                         commissioning parziale

Tabella 2 - I rischi principali di natura politica, economica, sociale e tecnica identificati nel workshop

                      Completata l’identificazione dei rischi, è possibile      in grado di legare le variazioni di tale indice a un
                      procedere a una loro valutazione: prima qualitati-        valore di probabilità ottenuto combinando le pro-
                      va e poi quantitativa. L’analisi qualitativa si realizza  babilità di accadimento e l’impatto di tutti i rischi.
                      associando a ogni rischio una probabilità di acca-        La combinazione dei rischi è effettuata tramite il
                      dimento e una stima dell’impatto, al fine di ottenere     metodo di simulazione Monte Carlo (figura 3).
                      un livello di magnitudo per ognuno di essi. È pos-        Quando si analizzano dei grafici probabilistici cu-
                      sibile visualizzare i risultati ottenuti ricorrendo alla  mulati, le grandezze di riferimento utili per l’analisi
                      matrice di rischio (risk mapping); i risultati ottenuti   specifica e comparativa sono (figura 4 e tabella
                      sono riportati nella figura 2. Si ricava dunque che i     3):
                      rischi che possono avere un impatto maggiore sul          •	 P10: indica che si ha la probabilità del 10%
                      progetto sono quelli inclusi nella zona rossa della
                      matrice, ovvero rischio 1 (di natura politica) e rischi         che i valori reali siano superiori a quelli definiti
                      4, 5, 7 (di natura economica).                                  dalla simulazione (indicato dalla linea gialla);
                      L’analisi quantitativa permette di realizzare delle       •	 P50: indica che si ha la probabilità del 50%
                      curve probabilistiche per l’indice NPV, ossia curve             che i valori reali siano superiori a quelli definiti
                                                                                      dalla simulazione (indicato dalla linea verde);

68 Impiantistica Italiana - Luglio-Agosto 2015
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