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Fig. 1 - Progettazione DfD (Design for Decommissioning)
bientale possibile. Tale metodologia vuole contribu-
2. Il caso di studio e laire a ottenere uno sviluppo sostenibile mediante:
• riduzione dell’impiego di risorse durante la
valutazione dell’investimentofase di disattivazione;
• riduzione dell’impatto ambientale durante l’in- L’idea di fondo dello studio condotto è quella di re-
tero ciclo di vita dell’impianto; alizzare un confronto di redditività tra una progetta-
• realizzazione di strutture allo stato dell’arte in zione tradizionale che non tiene conto del decom-
modo da minimizzare l’impatto ambientale missioning e una che ne tenga conto sia in termini
che esse avranno quando dovranno essere deterministici che probabilistici.
smantellate. Per l’analisi si è fatto riferimento a una tipologia di
impianto di generazione elettrica, il ciclo combinato
La figura 1 illustra come integrare il DfD all’interno cogenerativo (da cui deriva una buona parte della
della metodologia progettuale: successivamente potenza elettrica installata in Italia), scegliendo una
alla fase di concezione dell’impianto occorre valu- taglia 180 MWe e 100 MWth max. Si è partiti da
tare i possibili scenari di chiusura dello stesso e, una configurazione monoalbero che, grazie alla sua
per ognuno di essi, definire i costi di decommis- caratteristica compattezza e alla possibilità di sfrut-
sioning e i relativi impatti tare l’economia di scala,
Per l’analisi si è fatto riferimento a una comporta un minore co-
ambientali.
Dall’analisi dei risultati ot- tipologia di impianto di generazione sto di investimento inizia-
tenuti si definiscono poi elettrica, il ciclo combinato cogenerativo le rispetto agli altri layout
gli interventi migliorativi possibili.
del progetto di partenza (da cui deriva una buona parte della L’analisi economica è
in ottica DfD. potenza elettrica installata in Italia), stata condotta dappri-
scegliendo una taglia 180 MWe
Prima di procedere con ma con un approccio
la progettazione di detta- e 100 MWth max deterministico, nelle due
glio, si valuta la realizzabi- ipotesi di includere e di
lità del progetto con uno escludere i costi di di-
studio di fattibilità dedicato. Infine, per assicurare smissione, ipotizzando una vita utile di 25 anni e
l’eseguibilità tecnica della dismissione e la conclu- un tempo di funzionamento pari a 8000 ore/anno.
sione del progetto, si realizza un piano di chiusura I costi di investimento iniziale, operativi e di dismis-
dell’insediamento industriale. Tra i principali costi di sione derivano da informazioni e dati raccolti gra-
dismissione si annoverano: zie al contributo di progettisti e gestori d’impianto;
• ingegneria di decommissioning; i prezzi di acquisto e vendita dell’energia elettrica
• costi di demolizione; e termica sono stati ottenuti realizzando proiezioni
• rimozione e smaltimento; sul futuro sfruttando i dati messi a disposizione dal
• costi di bonifica del sito. GSE e dal Ministero dell’Economia. Nella tabella 1
sono sintetizzati i risultati ottenuti.
Per questo tipo di impianti si è stimato che, fatto Come è possibile ricavare facilmente dalla tabella
100 il costo totale di decommissioning, il costo di 1 e come è naturale attendersi da un’analisi deter-
ingegneria decommissioning è pari a circa il 17% ministica, non valutare i costi di dismissione porta
del totale, la demolizione delle opere in cemento a un aumento, per la verità piuttosto marginale,
armato l’8%, lo smantellamento di macchinari e dell’NPV (NPV=Net Present Value) in quanto non
servizi ausiliari il 38%, le bonifiche e i lavaggi il 31% verrebbero inclusi i costi relativi a ingegneria di de-
e, infine, il trasporto 6%. commissioning, smontaggi, demolizioni e scavi,
66 Impiantistica Italiana - Luglio-Agosto 2015