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Fig. 8 - CAD del troncone prodiero; CAD della vista generale e planimetria del posizionamento delle skid shoes
ne richiesta un’accuratezza infinitesimale. Durante la Tramite i sensori si riescono anche ad avere la di-
fase di taglio i tecnici della Fagioli collegano e rimon- verse distribuzioni del peso e il baricentro e poter
tano le parti meccaniche, elettriche e di propulsione millimetricamente modificare la posizione delle sin-
necessarie per dare energia e quindi far muovere gole scarpe come da valori precedentemente con-
le skid shoes Fondamentale durante questa fase il cordati con i tecnici di Fincantieri.
controllo che viene effettuato dai tecnici Fagioli sui
sistemi elettrici e di comunicazione delle varie skid Fase 5
shoes con ripetute prove sull’attendibilità e funziona-
lità dei sensori che devono trasmettere i valori delle A questo punto una volta che la sezione di prua
reazioni dello scafo poggiato sul sistema Fagioli. dal peso di circa 14.000 t è stata presa in carico
dalle skid shoes (che come abbiamo ricordato pre-
cedentemente sono 22 con capacità di 1000 t cia-
scuna) può iniziare la traslazione di 30 m all’interno
del bacino di carenaggio. L’operazione di slittamen-
to, o skidding (figure 10 e 11), estremamente de-
licata, avviene in uno spazio temporale di circa 10
ore, durante le quali avviene un continuo controllo
delle reazioni, delle velocità e delle sincronizzazioni
di spinta/tiro (push/pull) delle skid shoes. I sensori
delle skid shoes infatti riportano a un computer tutti
i dati sulle minime variazioni di peso e delle spinte
verticali della prua.
Fig. 9 - Taglio della nave Fase 6
Una volta che la prua è stata fatta avanzare dello
spazio necessario per l’inserimento della sezione
aggiuntiva, Fagioli ha utilizzato la versatilità e po-
tenza dei carrelli SPMTs. I carrelli SPMTs (80 assi
distribuiti su due file) vengono posizionati sotto la
sezione aggiuntiva dal peso di 1997 t preceden-
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