Page 21 - Impiantistica Italiana 5/2016
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D opo l’accordo del 14 luglio 2015                                         ne, mentre le istituzioni governative hanno messo
                    (JCPOA – Joint Comprehensive                           in atto numerose iniziative molto utili per facilitare lo
                    Plan of Action) tra Iran, cinque Pae-                  sviluppo delle attività commerciali.
                    si membri del Consiglio di Sicurez-
                    za dell’ONU, la Germania e l’Unio-                       Nel solo settore oil&gas, sono previsti
                    ne Europea, con l’Implementation                        nuovi investimenti nei prossimi anni per
  Day del 16 gennaio 2016 sono state sospese
  una gran parte delle sanzioni dell’Unione Euro-                                     200 miliardi di dollari
  pea e dell’ONU, mentre gli USA hanno sospeso
  qualcuna delle loro. In questo modo il mercato                           In Iran l’Italia rimane, anche dal punto di vista affet-
  iraniano si è sostanzialmente riaperto alle socie-                       tivo, in pole position per via di un indubbio feeling
  tà europee, offrendo enormi opportunità per le                           storico tra le due nazioni e dell’apprezzamento ira-
  nostre imprese. Anche se c’è ancora molto da                             niano verso le aziende italiane che “non li hanno
  fare, l’accordo che ha permesso questa apertura                          abbandonati” durante le lunga guerra con l’Iraq
  toglie l’Iran dall’isolamento profondo e lo riporta                      negli anni Ottanta.
  nell’ambito dei Paesi coi quali il dialogo politico e                    Tantissimi sono i settori di potenziale interesse per
  commerciale diventa attivo e costruttivo.                                le aziende italiane, che spaziano dal settore dei tra-
  L’Iran è un Paese importante: ha grandi potenziali-                      sporti e automotive alle infrastrutture e all’agroali-
  tà, una lunga tradizione industriale sopravvissuta e                     mentare.
  se mai cresciuta in qualche modo durante gli anni
  dell’isolamento, una popolazione abbastanza istru-                       Programma di investimenti
  ita e soprattutto grandissime riserve di idrocarbu-                      nel settore oil&gas
  ri. L’Iran è anche al centro geopolitico di un’area
  nevralgica per gli equilibri mondiali con 300 ÷ 400                      Nel mondo dell’oil&gas, uno dei settori trainanti
  milioni di abitanti.                                                     dell’industria iraniana, il Ministro del petrolio Bijan
  Tra tutti i Paesi dell’Unione Europea, il governo ita-                   Zanganeh ha annunciato nuovi investimenti nel set-
  liano è stato il leader indiscusso nella riapertura dei                  tore per 200 miliardi di dollari nei prossimi cinque
  contatti già a partire dal novembre 2015. Non si                         anni.
  contano le visite in Iran da parte di vari Ministri, in                  In seguito, negli incontri con le nostre delegazioni,
  primis Calenda, Gentiloni, Martina, Delrio, culmi-                       il Vice Ministro e l’allora Amministratore delegato
  nate nel gennaio 2016 con la visita del Presidente                       di NIOC (National Iranian Oil Comany), R. Javadi,
  Rouhani a Roma, sua prima destinazione “occiden-                         nonché il Vice Ministro del Petrolio, Affari Interna-
  tale”, e in aprile con la visita a Teheran del Presiden-                 zionali, Amir H. Zamaninia, avevano definito come
  te del Consiglio Renzi. Durante queste visite sono                       prioritari i seguenti settori.
  stati firmati numerosi accordi per la cooperazione
  tra varie aziende italiane e le loro controparti irania-

                                                                           •	 EOR (Enhanced Oil Recovery) per compensa-
                                                                                 re il declino annuo di 300.000 bl/g di produ-
                                                                                 zione), sviluppo dei campi già in produzione
                                                                                 e sviluppo di quelli nuovi, in particolar modo
                                                                                 attraverso le joint venture internazionali: per
                                                                                 esempio South Pars, i campi lungo la frontiera
                                                                                 con l’Iraq, i campi offshore. Quindi, massima
                                                                                 concentrazione a sviluppare l’upstream, per
                                                                                 sfruttare i loro bassissimi costi di produzione,
                                                                                 stimato a seconda dei campi tra 2 e 10 $/bl.

                                                                           •	 Produzione del gas per l’export, verso l’Europa
                                                                                 e l’Oman (e forse India) via condotte, e verso
                                                                                 l’Asia via LNG: ripresa dei tentativi di costruire
                                                                                 un impianto LNG, qualora trovassero un buon
                                                                                 off-taker; vari progetti offshore, per esempio
                                                                                 Farzad A e B graditi all’indiana ONGC.

                                                                           •	 Petrolchimica da gas, tecnologia in cui il Pa-

                                                                           ese vuole ritornare a essere uno dei leader

Da sinistra: Stefano Cao, CEO della Saipem, Ivan Scalfarotto, Sottosegre-  mondiali, al pari dell’Arabia Saudita. Grande

tario al Ministero dello Sviluppo Economico, e A. Yadgar, Managing Direc-  enfasi sulle nuove “Special Economic Zones”,

tor della Razavi Oil&Gas Development Company, dopo la firma dell’accor-    in particolare la nuova zona di Chabahar, oltre

do di collaborazione                                                       lo stretto di Ormuz, verso l’India.

                                                                           Impiantistica Italiana - Settembre-Ottobre 2016 19
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