Page 30 - Impiantistica Italiana
P. 30
ti in ogni luogo all’interno di un’area prestabilita, e il
location based, per cui ritiro e consegna possono
essere effettuati solo in specifici punti dell’area.
Nonostante il minuto parco veicoli adibiti al Car
Sharing rispetto al totale parco italiano, il settore
è cresciuto fortemente tra il 2015 e il 2016, lungo
molti assi: più 60-70% di utenti iscritti, più un terzo
in termini di flotta e noleggi, 5 minuti in più di durata
del noleggio medio. Nel 2016, è stato infatti supe-
rato il milione di utenti iscritti, di cui la metà attivi,
ed i sei milioni di noleggi effettuati. Altro fattore ad
aumentare è il numero di player attivi sul mercato.
La crescita del Car Sharing è un primo passo verso
una mobilità sempre più ‘green’. In uno studio rela-
• Il nuovo paradigma di condivisione veicoli of- tivo agli effetti del servizio (in modalità free floating)
ferto dal Car Sharing; in cinque città tra Stati Uniti e in Canada, si stima
• Gli obblighi di immissione in consumo di bio- che, per ogni auto in Car Sharing, si eliminino dai 7
carburanti; agli 11 veicoli e si riducano le emissioni di gas serra
• Il consolidamento del mercato del gas naturale di 4 - 14 tonnellate annue (a seconda di diverse as-
per autotrazione e la crescita attesa della pro- sunzioni sul chilometraggio ‘soppresso’) (Grafico
duzione di biometano; 2). Alternativamente, si può dire che, nelle 5 città,
• Lo sviluppo di tecnologia e mercato delle auto circa 28.000 veicoli siano stati eliminati dalle strade
elettriche. e che le emissioni di gas serra siano state ridotte
da 2.200 a 10.000 tonnellate. Si riscontrano simili
2. Car Sharing: il paradigma conclusioni sul positivo impatto ambientale del Car
Sharing in Europa.
del veicolo condiviso L’ambiente non è l’unico a beneficiare del Car Sha-
ring. L’utente del servizio guadagna in flessibilità
Il Car Sharing permette di utilizzare un veicolo per di utilizzo. Non ha bisogno di scegliere una deter-
Figure 1. P&ID of VT Project
un periodo di tempo limitato, pagando un corri- minata vettura pesando in quella decisione tutti i
spettivo al fornitore del servizio. Cambia il para- suoi fattori di scelta, e.g. la modalità di utilizzo ed
digma del guidatore: dalla proprietà di uno o più il numero di persone medie a bordo. L’utente può
veicoli adibiti prettamente ad uso personale o fa- scegliere la vettura più adatta ad una necessità
miliare, all’utilizzo del veicolo solo in caso di neces- momentanea, come ad esempio una piccola e co-
sità, come un qualsiasi altro servizio. Tipicamente, moda utilitaria per un utilizzo cittadino, solitario e
ci sono due modalità di Car Sharing: il free floating, veloce, o un’auto più sportiva e spaziosa per tratti
per cui i veicoli possono essere ritirati e riconsegna- più lunghi percorsi in famiglia. Per coloro che in-
vece scelgono di vendere o rinunciare all’acquisto
di una vettura di proprietà (al momento, una mi-
Fino a 11 veicoli noranza degli utenti), si manifestano l’introito dalla
eliminati per singola vendita del mezzo o il mancato costo d’acquisto, e
il risparmio in termini di manutenzione – chiaramen-
auto in Car Sharing te controbilanciati dall’ammontare corrisposto per il
servizio di Car Sharing.
Nel 2016, è stato superato
il milione di utenti iscritti
Al fine di sostenere il cambio di paradigma verso
una mobilità sempre più condivisa, oltre che soste-
nibile, sono necessari sviluppi in tre aree:
• Gamma veicoli;
• Legislazione e normativa;
• Investimenti in infrastrutture.
Nonostante il Car Sharing stia diventando sempre
più Vehicle Sharing, con l’inserimento di opzioni di
condivisione di van e, temporaneamente, di scoo-
ter, è comunque auspicabile un ampliamento della
Grafico 2. Sostenibilità Car Sharing gamma proposta al fine di soddisfare le esigenze
28 Impiantistica Italiana - Luglio-Agosto 2017