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1. Solo produzione, escluso import/export
                   Fonte: Eurostat
                            devono essere tenute in considerazione, senza ido-  derando le decine di migliaia di morti all’anno, come
                            latrie o demonizzazioni, e così pure le varie tipologie   indicano i dati diffusi dall’ENEA e dalla comunità Eu-
                            di trasformazioni ed usi finali con un approccio siste-  ropea,  e  le  varie  malattie  che  comportano  notevoli
                            mico che abbia come obbiettivo quello di arrivare a   costi al sistema sanitario? Che valore diamo alla TEP
                            una condizione quanto più possibile  ottimale per il   ( tonnellata  equivalente petrolio) evitata con le varie
                            sistema paese, che non è detto  coincida con l’otti-  possibili tecnologie per l’efficienza energetica? Che
                            mo  di alcuni settori spinti da interessi particolari che   peso diamo alla produzione elettrica da fonti rinnova-
                            sfociano poi in “bolle”. Un rischio certamente non te-  bili non programmabili? Perché il concetto tanto de-
                            orico, visto che  nel nostro Paese abbiamo vissuto   cantato  di grid parity va rivisitato e non è solo riferibile
                            nel settore energetico un andamento disorganico con   al costo locale della produzione, ma deve includere i
                            impennate spinte da interessi di categoria; basta ve-  costi addizionali al sistema elettrico, come la capaci-
                            dere nel settore elettrico negli ultimi decenni “il tutti   tà addizionale di riserva, i costi di bilanciamento e/o
                            sulla palla” dapprima  sul CIP 6, poi sui cicli combinati   di  storage, i costi per far fronte alle “rampe”, i costi
                            e poi sulle rinnovabili, sfruttando” appropriate”  legi-  di sicurezza delle forniture per particolari prolungate
                            slazioni/incentivi. E que-                                    situazioni meteorologiche. 
                            sto  anche se non si può   Una strategia nel settore dell’energia   Ciò  fatto salvo che si de-
                            sottacere che l’evoluzione   deve tracciare linee guida basate su una   vono valorizzare le loro
                            tecnologica, che corre   dettagliata analisi  della situazione attuale   positive esternalità (non
                            più velocemente delle le-                                     emissioni ,contributo ad
                            gislazioni, e   sempre più   e dei possibili trends evolutivi, anche se   una positiva bilancia dei
                            velocemente,  ha giocato  non facili da determinare, ponendo chiari   pagamenti ecc.). Ed an-
                            un ruolo di notevole im- obiettivi  per tutti gli stakeholders, inclusi i   che la priorità di dispac-
                            patto, unitamente ad una           clienti finali             ciamento   a costo zero
                            maggior sensibilità per                                       va rivista sulla base delle
                            gli aspetti ambientali e le                                   precedenti valorizzazioni. 
                            susseguenti regolamentazioni a livello europeo.  Che peso diamo allo sviluppo di tecnologie innovative
                            Ricollegandomi a quanto detto in premessa per una   ,all’IoT,,all’industria 4.0 e così via?.
                            SEN vanno definiti i riferimenti e i criteri economici e   Una volta definiti e concordati tali “parametri” strate-
                            tecnici con cui pervenire  ad un accordo sul come e   gici ed un loro range, sulla base di CAPEX ed OPEX
                            quanto siano  valutate le esternalità, sia positive che   delle varie tecnologie attuali e tendenziali, che siano
                            negative, legate ad ogni attività “energetica”. Perché   “ragionati” e non utopistici, si possono identificare li-
                            una loro valorizzazione quantitativa è essenziale, non   nee di sviluppo che si avvicinano ad un mix ottimale
                            solo delle emissioni climalteranti, che a seguito della   per il paese per efficienza energetica, trasporti, rinno-
                            recente decisione dell’Amministrazione Usa di uscire   vabili,  ecc.  e le loro sotto tecnologie. A tale proposito
                            dall’accordo di Parigi stanno dominando quasi to-  ricordo   che sulla base dei vari studi della Task Force
                            talmente  la scena, ma su numerosi altri aspetti non   Efficienza energetica di Confindustria, che ho avuto
                            meno importanti.   Quale valorizzazione diamo per   l’onore di coordinare per vari anni, da una mia elabo-
                            ogni attività ”energetica” all’impatto sull’occupazione   razione si può dedurre che fatto 100 il costo per evi-
                            che, specie quella giovanile ,ha raggiunto valori  più   tare 1 ton CO2 con l’isolamento termico  degli edifici
                            che preoccupanti?  Che peso diamo alle emissioni di   (cappotto), si ha 50 con efficientizzazione degli elet-
                            polveri sottili, specie da trasporti o causati da com-  trodomestici, 25 con la cogenerazione, 20 con l’ap-
                            bustione inefficiente di biomasse, tanto di più  consi-  plicazione di motori efficienti ed inverters e circa 5, sia 



       46  Impiantistica Italiana - Settembre-Ottobre 2017
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