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questo in linea coerente con i successivi target Entrando nel merito, la Sen si propone di consegui-
al 2040 e 50, previsti dalla Ue; re target quantitativi, considerati dai più realistici,
• con la strategia nazionale di sviluppo a basse con qualche contestazione, ma non più di tanto
emissioni di carbonio attuativa dell’accordo di ambiziosi:
Parigi sul clima e di quanto stabilito dalla Cop • una riduzione dei consumi finali da 118 a 108
23 a Bonn, in vista dei definitivi impegni della Mtep, con un risparmio di circa 10 Mtep al
Cop 24 di fine 2018 a Katowice, in Polonia; 2030;
• con la strategia nazionale per lo sviluppo so- • il 28% di rinnovabili sui consumi complessivi al
stenibile attuativa degli impegni ambientali e 2030 rispetto al 17,5% del 2015; l’obiettivo si
sociali fatti propri dall’Italia con il provvedimen- articola in una quota di rinnovabili sul consu-
to del 2015 che ha recepito l’agenda al 2030 mo elettrico del 55% al 2030 rispetto al 33,5%
in materia dell’Onu; del 2015, in una quota di rinnovabili sugli usi
• con gli obiettivi di economia circolare previsti termici del 30% al 2030 rispetto al 19,2% del
dal Ministero dell’Ambiente a supporto del 2015, in una quota di rinnovabili nei trasporti
raggiungimento dei target complessivamente del 21% al 2030 rispetto al 6,4% del 2015;
stabiliti. • contenere sia il gap tra il costo del gas italiano
e quello del Nord Europa (nel 2016 pari a circa
2 €/MWh), sia quello sui prezzi dell’elettricità
rispetto alla media Ue (per gli usi civili pari a
circa 35 €/MWh nel 2015);
• cessare la produzione di energia elettrica da
carbone al 2025, da realizzare tramite un pun-
tuale piano di interventi infrastrutturali;
• una diminuzione delle emissioni di CO del
2
39% al 2030 e del 63% al 2050, rispetto ai
livelli del 1990;
• la razionalizzazione del downstream petrolife-
ro, con evoluzione verso le bioraffinerie e un
uso crescente di biocarburanti sostenibili e del
GNL nei trasporti pesanti e marittimi al posto
dei derivati dal petrolio;
• la promozione della mobilità sostenibile e dei
servizi di mobilità condivisa con vari obiettivi,
tra cui quello di raggiungere 5 milioni di auto
elettriche circolanti entro il 2030, per alcuni
poco realistico;
• la riduzione della dipendenza energetica
La Sen prevede una razionalizzazione del downstream petrolifero, con evoluzione verso le dall’estero dal 76% del 2015 al 64% del 2030
bioraffinerie e un uso crescente di biocarburanti sostenibili e del GNL nei trasporti pesanti e
marittimi al posto dei derivati dal petrolio (rapporto tra il saldo import/export dell’ener-
gia primaria necessaria a coprire il fabbisogno
lordo), attraverso la crescita delle rinnovabili e
La nuova strategia dell’efficienza energetica.
Alcuni osservatori ritengono che ciò non avvenga Circa gli investimenti la strategia prevede l’attiva-
sufficientemente nel testo della Sen varato il 10 no- zione di stanziamenti aggiuntivi per 175 miliardi al
vembre con D.M. del Ministero dello Sviluppo Eco- 2030, di cui 110 per l’efficienza energetica, 35 per
nomico e del Ministero dell’Ambiente, quale piano le fonti rinnovabili e 30 per reti e infrastrutture gas e
decennale del Governo italiano per anticipare e elettrico. Inoltre, un raddoppio degli investimenti in
gestire il cambiamento del sistema energetico. Se ricerca e sviluppo tecnologico di clean energy, da
l’impostazione complessiva appare coerente con 222 milioni nel 2013 a 444 nel 2021, e nuovi inve-
gli obiettivi Ue e altrettanto la decisione di assu- stimenti sulle reti per una maggiore flessibilità, ade-
mere la Sen come base per la definizione del Pia- guatezza e resilienza, una maggiore integrazione
no nazionale clima-energia al 2030, appare però con l’Europa, la diversificazione delle fonti e rotte di
debole il legame con i target da raggiungere per il approvvigionamento gas e gestione più efficiente
2050, chiesto dalla Commissione europea con la dei flussi e punte di domanda.
sua Comunicazione sulle modalità di stesura dei re- Quanto agli effetti sociali e occupazionali della tran-
lativi Piani nazionali. Di qui, per esempio, il dubbio sizione, la Sen ritiene che fare efficienza energetica
se gli investimenti in infrastrutture indicati siano tutti e sostituire fonti fossili con fonti rinnovabili generi
adeguatamente giustificati, considerato che si trat- un bilancio netto positivo anche in termini occupa-
ta di realizzazioni destinate a traguardare la metà zionali, ma che ovviamente il fenomeno vada moni-
del secolo. torato e governato, intervenendo tempestivamente
38 Impiantistica Italiana - Gennaio- Febbraio 2018