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componenti aziendali e di progetto. Il ruolo dell’ICT do- identificarlo con l’acronimo SIM (Systems & Informa-
vrebbe quindi essere quello di un direttore d’orchestra tion Management) poiché di questo oggi tutte le nostre
che dirige ottimi maestri, tutti esperti nel loro settore, aziende avrebbero davvero bisogno.
ma che, per dare il massimo in un contesto armonico, Va da sé, che oggi difficilmente è possibile mantenere
si devono affidare al direttore, ICT appunto. uno staff permanente in grado di reggere l’urto a mol-
teplici impegni in simultanea. Ecco quindi la necessità
di contare su dei partner esterni molto qualificati che al
L’ICT diventa funzione aziendale necessaria, momento opportuno diventano una naturale estensio-
al pari del Procurement o del Processo o ne della funzione SIM. Questo non va confuso con un
del Civile, per la buona riuscita del progetto. acquisto di servizio fine a sé stesso. Infatti, nell’ottica
globale descritta finora, rischia di essere fallimentare
L’ICT si farà carico della consegna finale al la scelta di dare in totale esternalizzazione le funzioni,
cliente dei sistemi (informativi), garantendone poiché, perdendo velocemente conoscenza e visione
il corretto funzionamento di sistema, il passo successivo è la perdita di controllo
e capacità decisionale.
È importante quindi che all’interno delle aziende si cer-
chi di mantenere almeno un presidio di sistema, per
Ma alla fine è ancora giusto chiamarlo ICT? evitare che la ricerca di competitività oggi diventi una
Ma dopo tutto questo, ha ancora senso identificare condanna per domani.
la funzione con il buon vecchio nome Information &
Communication Technology? Forse oggi varrebbe la Roberto Borelli,
pena non identificare più questa funzione con il vec-
chio e conosciuto acronimo ICT, o più semplice IT, ma Guido J.L. Micheli
Roberto Borelli
Roberto Borelli è Membro eletto del Comitato Direttivo della Sezione Systems and Information Manage-
ment di ANIMP. Dal dicembre 2014 è responsabile della Sezione Operations Information Systems presso
TechnipFMC di Roma inquadrata nel dipartimento IT.
Ha maturato esperienze lato Operations in campo offshore e onshore presso alcuni EPC contractor
come Snamprogetti / Saipem, Techint E&C. Si occupa di Sistemi Integrati, mirati a fini impiantistici da un
ventennio. Da sempre ha perseguito l’integrazione tra Sistemi, basata sui flussi di informazione e dati,
evitandone la loro duplicazioni. In passato ha collaborato allo sviluppo e messa in produzione di nuovi
software e relative metodologie d’uso per accorciarcene la catena delle informazioni e renderla fruibile al
maggior numero di utenti possibile, abbassandone la complessità di accesso, gestione e utilizzo.
Guido J.L. Micheli
Guido J.L. Micheli è laureato in Ingegneria Meccanica a indirizzo Produttivo, Dottore di Ricerca in Inge-
gneria Gestionale e diplomato in Conservatorio. È Ricercatore in Impianti Industriali Meccanici presso il
Politecnico di Milano e Co-Direttore del Master internazionale specialistico in Supply Chain and Purcha-
sing Management del MIP. È docente in numerosi corsi universitari e di Master ed è membro eletto del
Comitato Direttivo della Sezione Systems and Information Management di ANIMP.
I principali interessi nel campo della ricerca e della consulenza sono relativi al Supply Management &
Supply Risk Management, al Supply Chain Risk Management, al Risk Assessment & Management, e
all’Occupational Safety. È autore di pubblicazioni a livello nazionale e internazionale su libri, atti di con-
vegni e riviste.
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