Page 33 - Impiantistica Italiana
P. 33
fatto che gli oneri di sistema
vengono applicati per il so-
stegno e il fi nanziamento di
tutte (o di alcune) le inizia-
tive in favore del risparmio
energetico, della de-carbo-
nizzazione (come le energie
rinnovabili o la cogenera-
zione), ma fi niscono con
l’appesantire economica-
mente quelle iniziative che
riguardano le reti elettriche
condivise, le Smart grids,
dei distretti energivori, che
avrebbero un effetto in qua-
lità e quantità decisamente
pesante sull’intero sistema
nazionale, e quindi attori
protagonisti nel raggiungi-
risposte diverse. Una riforma che bilan- quindi risparmio energetico, de-carboniz- mento degli obiettivi della SEN.
ci i rischi e le opportunità per produttori e zazione, ecc.) ma anche nel concetto di
clienti, dove la struttura di prezzo che paga convenienza economica, che è quello che Si ritiene quindi fondamentale, nell’ambi-
il cliente rifl etta la reale struttura dei costi, muove le iniziative in campo industriale. to degli obiettivi della SEN, che le aree e i
dove gli incentivi siano volti a sistemi che Esistono però barriere normative “sbilan- distretti industriali si evolvano verso forme
rappresentano realmente le migliori tec- ciate” che non favoriscono queste siner- di tipo “parco Eco-industriale autonomo”,
nologie e migliori effi cienze, dove i rischi gie. Gli impianti cogenerativi, le reti di te- che possiederebbero effetti economici di
siano equamente divisi fra gli operatori e i leriscaldamento e telerefrigerazione sono scala, capacità di livellamento dei carichi
clienti e dove per entrambe siano traspa- ben normate e correttamente incentivate, per effetto dei diversi spettri di carico pro-
renti i costi del mercato elettrico e quelli mentre le reti elettriche private con una pri delle singole aziende, minori perdite.
dei costi fi ssi. pluralità di utenze sono gravate dagli oneri E i suggerimenti verso l’evoluzione del-
Sui problemi normativi e di eventuali si- di sistema che valgono approssimativa- la normativa perché ciò possa avvenire
stemi di incentivazione o premianti, è in- mente 1/3 della bolletta energetica. sono:
tervenuto Gioacchino Nardin (Università Il paradosso di fondo è rappresentato dal • Uno sforzo per semplifi care la norma-
di Udine), illustrando il caso degli impianti tiva legislativa e tecnica
di generazione condivisi nei distretti indu- • Uno sforzo per rendere coerenti le
striali. I vantaggi economici normative italiane con quelle europee
Il settore industriale è ancora il più ener- e commerciali • Ridurre gli oneri di sistema per quelle
givoro in assoluto, nel nostro Paese, e “di un‘immagine green smart energy grids caratterizzate da
merita una attenta analisi in relazione alle elevate performance ambientali ed
sue potenzialità di riduzione dei consumi e sulla base di esperienze energetiche, o introdurre dei criteri
di de-carbonizzazione poiché queste due maturate con marchi premianti.
potenzialità si confrontano “istantanea- dell’alimentare
mente” con i ritorni economici di qualsiasi Il caso del distretto industriale della carne,
iniziativa. va dal 3 al 6% in provincia di Udine, ha tecnicamente ca-
Si tratta quindi di un pro-
blema prima imprendito-
riale e poi nazionale.
Nei distretti industriali (o
nelle zone industriali) l’e-
levata densità energetica
favorisce indubbiamente
gli impianti “di sistema”,
quanto più fl essibili e in-
terconnessi, che “trige-
nerano” calore, con le
reti di teleriscaldamento,
freddo, con le reti di tele-
refrigerazione e potenza,
con reti elettriche private
“corte” e potenti.
Il termine “favorisce” si
deve tradurre non solo nel
concetto di bontà termo-
dinamica (che sottende
Impiantistica Italiana - Settembre-Ottobre 2018 31