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aPProfoNdImENto
Fabbisogno Fabbisogno
Componenti annuo consuntivo Unità di misura
PNIEC 2018
Pannelli 26,1 2,4 km 2
Cavi 14.871 1.354 km
Inverter 19.200 1.748 #
Acciaio 360.000 32.775 t
Silicio 19.200 1.748 t
l’immissione di nuova energia “non programmabi- neranno nella bill of material degli impianti.
le” faccia saltare gli equilibri e i business plan), circa Partiamo dal fotovoltaico, che negli ultimi anni
la necessità di abbinare al PNIEC un quadro rego- (con qualche rarissima eccezione) si è soprattutto
latorio, soprattutto autorizzativo, che sia coerente realizzato in impianti di piccole e medie dimensio-
con i “tempi” dettati dal piano stesso (e non dall’i- ni. Installare 4,8 GW di impianti in un anno (come
talico costume del “temporeggiatore”, di romana dovremmo presto cominciare a fare se vogliamo
memoria), circa la necessità di “consumare” suolo rispettare gli obiettivi del PNIEC) significherebbe
(Deus avertat secondo alcuni “puristi” dell’ambien- sostenere un’offerta di 26 km quadrati di pannelli,
te) per realizzare impianti, evidentemente di taglia 360.000 tonnellate di acciaio e oltre 19.000 inverter
utility scale se si vuole crescere rapidamente con (un ordine di grandezza in più rispetto al dato del
l’installato. 2018).
Eppure sono pochi (troppo pochi) a chiedersi se Il confronto con il consuntivo 2018, rappresentato
esista ancora, e abbia la capacità produttiva ne- in tabella, è alquanto impietoso e porta a farsi una
cessaria, un tessuto industriale in grado di soste- legittima domanda sulla sostenibilità per la rete pro-
nere questa domanda di impianti, con una adegua- duttiva e commerciale italiana di questi volumi: ab-
ta offerta di materiali e servizi. biamo una capacità produttiva sufficiente (almeno
per le parti che ancora produciamo in Italia)? E sa-
Sono troppo pochi a chiedersi remo in grado di sopportare commercialmente una
se esista ancora, e abbia la crescita di volumi così significativa, considerando
che negli ultimi anni la contrazione della domanda
“capacità produttiva necessaria, ha corrisposto a una più che proporzionale contra-
un tessuto industriale in grado zione della forza lavoro?
Questi 26 km quadrati di pannelli, e quasi 15.000
di sostenere la grande domanda km di cavi non soltanto andranno forniti, ma an-
di impianti prevista dal PNIEC, dranno ovviamente anche posati e installati. Abbia-
con una adeguata offerta mo EPC in grado di gestire questi volumi, conside-
rando il fatto che molti di quelli che avevano gestito
di materiali e servizi la prima “travolgente” fase di crescita del fotovoltai-
co nel nostro Paese vi sono usciti (in tutto o in par-
te), perdendo anche le competenze specialistiche
Qualche numero per riflettere, accettando qualche in quel periodo sviluppate? Si badi bene che qui
semplificazione, della quale i lettori spero mi perdo- non si tratta di impianti di piccole dimensioni, ma
impianti utility scale, con le annesse problematiche
impiantistiche e di connessione alla rete, tanto per
citare un esempio.
Installare 4,8 GW di nuovi
impianti previsti in un anno
“significherebbe sostenere
un’offerta di 26 km quadrati di
pannelli, 360.000 tonnellate di
acciaio e oltre 19.000 inverter
E per l’eolico? La distanza tra consuntivo e atteso
è qui più contenuta, eppure – come evidenzia la
tabella – anche in questo caso l’offerta deve “cam-
biare passo” per arrivare a quasi 800 MW di instal-
lazioni annue.
22 22 Impiantistica Italiana - Luglio-Agosto 2019