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l’eventuale capacità di storage singolo di piccoli im-
            pianti FV per sopperire alla stagionalità con un auto-
            consumo/scambio sul posto enfatizzati dal PNIEC e
            che tende a non utilizzare e non retribuire corretta-
            mente un asset fondamentale come la ben diffusa e
            automatizzata rete di distribuzione Italiana?



            Overgeneration

            La potenza disponibile da rinnovabili (FER) che su-
            pera la richiesta del carico, con conseguente non
            assorbimento dalla rete, è un’altra questione di gran-
            de impatto. Con un picco di carico futuro in Italia
            intorno a 60-65 GW e con 70 GW di rinnovabili da
            solo eolico e FV (oltre ai più di 20 GW di idro), deve
            essere adeguatamente valutata dal PNIEC [così
            come da ARERA] e controbilanciata con appropriati   idroelettrico programmabile ed interconnessioni.  Figura 2 - Rampe di ”carico
            investimenti [storage da  ottimizzare  come tecnolo-  Tali rampe saliranno sopra i 35 GW in meno di 3   residuo” fornite da altre cen-
            gie e localizzazione, abbinato a demand response]   ore con oltre il raddoppio della potenza prevista al   trali per sopperire - al calar
            e con penali da pagare ai proprietari degli impianti   2030 dal PNIEC per il fotovoltaico, richiedendo in-  del  sole  - alla potenza  non
            FER per l’energia non fornita. In Germania nel 2017   terventi come menzionati più sopra  e da defi nire/  più fornita dal fotovoltaico.
            il valore medio delle penali  pagate dai TSO è stato   ottimizzare ai minimi costi.  Situazione in una domenica
                                                                                               di aprile 2012
            di circa 70 euro/MWh per l’energia eolica non ritirata                             Fonte: Terna
            e 310 per il FV ma questo è dovuto al retaggio dei
            passati laudi incentivi ventennali. Considerando i mi-
            nori costi di produzione del kWh da fotovoltaico ed  Potenza di corto circuito
            eolico occorreranno dettagliate analisi costi/benefi ci   in rete
            tra investimenti per evitare l’overgeneration e penali
            per i kWh non ritirati; e in Germania stanno valutan-  FV, eolico, e anche sistemi elettrochimici di accu-
            do i costi di trasmissione necessari ad evitare futura   mulo sono collegati alla rete attraverso inverter con
            overgeneration degli impianti eolici nel nord del Pae-  un contributo alla potenza di corto circuito in rete
            se rispetto a penali o a  eventuali  progetti ”electricity   ben scarsa pari a 1,1 volte la loro potenza nominale
            to gas” o impianti storage .              rispetto alle circa 5 volte dai generatori rotanti e con
                                                      inerzia convenzionali.
                A ogni euro investito in eolico       E la bassa potenza di corto circuito in rete - specie
                e fotovoltaico corrispondono          in giornate di basso carico  e forte produzione  di
                                                      rinnovabili - crea problemi per contenere le cadute
           “almeno altrettanti euro di                di tensione a seguito di inevitabili guasti (causati per
                 investimenti indispensabili          esempio da fulminazioni sul sistema di trasmissio-
                                                      ne) e per il corretto funzionamento delle protezioni
                 nel sistema elettrico per            e per mantenere una stabilità del sistema.
                 mantenerne qualità e                 Dal 2005 al 2012, a causa del forte sviluppo delle
                 sicurezza delle forniture.           rinnovabili non programmabili, è più che raddoppia-
                                                      ta l’area (con centro nel punto di guasto sul sistema
                 Vanno poi aggiunti i costi di        di trasmissione) nella quale vi è una caduta di ten-
                 funzionamento e manutenzione         sione superiore al 10% e tale da causare problemi.
                                                      Nel Sud dell’Italia da un cerchio del diametro di cir-
                 non trascurabili per alcune          ca 160 km si è passati ad un diametro di oltre 350
                 tecnologie e gli oneri               km come dai dati riportati da Terna; e nel 2030?
                 di bilanciamento                     Terna sta investendo in circa 20 condensatori sincro-
                                                      ni rotanti da 250 MVAr ciascuno (anche con appro-
                                                      priati volani per aumentarne l’inerzia) per controllare
                                                      tensione e reattivo ma anche per apportare un note-
            Rampe                                     vole contributo alla potenza di corto circuito.


            Notevoli “rampe in salita” si verifi cano durante la
            primavera e l’estate al calar del sole come richieste  Distorsioni al mercato
            dal “carico residuo” da alimentarsi con potenza/  elettrico
            energia non proveniente dal FV. Si hanno già ora in
            Italia [Figura 2] rampe di circa 15 GW in meno di 3   La Figura 3 evidenzia per il mercato elettrico ita-
            ore, rampe attualmente coperte da cicli combinati,   liano l’andamento del prezzo dell’energia  durante



                                                                                    Impiantistica Italiana - Luglio-Agosto 2019  27 27
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