Page 58 - 74
P. 58

wealth of Independent States and Africa are parti-  times more likely to be top performers. In
            cularly challenged, while the Middle East and Asia-  refining, high performance starts with the
            Pacific are upgrading their portfolios, making them   decision to achieve operational excellence.
            more competitive.                            Leaders continuously look to improve plant
                                                         reliability, energy efficiency, frontline labor
            Toward full potential                        productivity, SG&A optimization and working-
                                                         capital management. Many refiners have
            As the conditions for the refining industry beco-  focused on these tasks in recent years, but
            me more challenging, even the most advantaged   a large gap remains between the most- and
            companies will have to strive harder to achieve and   least-efficient players. Leading performers
            maintain their full potential. A well-structured plan   use a system that clearly describes what
            can help companies pursue excellence by impro-  excellence looks like, how to achieve it and
            ving their capabilities. While individual conditions   how to improve on it. (For more, see the
            and requirements vary widely from one refiner to   Bain Brief “What ‘Good’ Looks Like: Creating
            another, leaders will succeed in four critical areas.  an Operational Excellence Management
                                                         System.”)
            •   Develop a  high-performance culture.   •   Embrace the transition to digital. Across
                Across industries, a culture that inspires and   industries, digital has become the necessary
                spurs performance makes companies 3.7    step to achieve state-of-the-art performance.


              Come i raffinatori possono intercettare i benefici


              della transizione energetica e della digitalizzazione


              Il recente studio realizzato da Bain sul mercato integrato dell’energia e delle risorse naturali ha analizzato il modo in cui alcuni
              elementi di disruption – inclusa la geopolitica delle forniture globali di petrolio, la competizione delle rinnovabili e delle tecnologie
              associate, l’attitudine verso le carbon policy e i cambiamenti nella mobilità – possono influenzare la domanda totale di petrolio e
              gas fino al 2030.
              Sulla base di questo studio, abbiamo definito tre scenari di supply e domanda: Oil and Gas Superabundance, Market Montage
              and Green Transformation.
              Sono emersi alcuni trend interessanti:
              •   Le rinnovabili crescono in modo significativo in tutti gli scenari.
              •   In almeno uno scenario, la domanda totale di petrolio è più bassa di quella odierna, configurando il raggiungimento del
                  picco di domanda.
              •   La domanda globale di carburanti per il trasporto varia drammaticamente fra gli scenari, dall’8% più bassa fino al 26% più
                  alta.
              •   La domanda globale di prodotti petrolchimici derivati dal petrolio potrebbe crescere far il 25% e il 30%, facendo questo
                  settore il più robusto attraverso tutti e tre gli scenari.
              E’ interessante anche notare come, nelle ultime due decadi, le previsioni a 10 anni sulla crescita delle rinnovabili siano
              state circa il 30% più basse di quanto poi accaduto in realtà, il che suggerisce che anche le previsioni più verdi potrebbero
              sottostimare il potenziale di un settore più low-carbon.
              I raffinatori possono effettuare migliori decisioni di investimento pianificando tenendo conto di tutti e tre gli scenari di possibile
              evoluzione dei mercati dell’energia.
              Questi trend globali impattano sull’intero settore, con alcuni segmenti e raffinatori che ne avvertono gli impatti più di altri. Le
              major oil companies e gli indipendenti in US guidano l’industia, controllando più di un terzo della capacità globale, e solo il
              6% degli asset delle major sarà sotto pressione. A livello regionale, l’Europa, l’America Latina, il Commonwealth degli Stati
              Indipendenti e l’Africa saranno particolarmente messi sotto sfida, mentre il Medio Oriente e l’Asia Pacifica stanno migliorando il
              loro portafoglio e diventando più competitive.
              L’indirizzo globale verso un’economia low-carbon ha implicazioni significative per tutti gli attori, che devono quindi definire una
              strategia che li prepari ai cambiamenti di mercato e decidere investimenti di lungo termine sulla base della domanda attesa dei
              loro prodotti.
              Il settore del trasporto, con la sua richiesta di benzina e diesel, è stato per lungo tempo il principale cliente dei raffinatori.
              Con i trasporti che diventeranno sempre più efficienti ed elettrificati, i raffinatori vorranno spostare la loro produzione verso la
              petrolchimica, che sta vivendo una robusta crescita della domanda dai paesi emergenti.
              Oltre a questo, le tecnologie digitali potranno aiutare i raffinatori a diventare più efficienti, affidabili e sicuri. Ma solo una piccola
              percentuale dei manager dichiara di essere soddisfatta dei risultati delle proprie iniziative digitali ottenute ad oggi, il che
              suggerisce che c’è ancora molto più lavoro da fare.




                                                                                    Impiantistica Italiana - Luglio-Agosto 2019  53 53
   53   54   55   56   57   58   59   60   61   62   63