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STRATEGIE






                                                                      introdotta in UE una nuova legislazione sugli obbli-
                                                                      ghi di due diligence lungo la catena di approvvigio-
                                                                      namento per gli ambiti di sostenibilità ambientale e
                                                                      sociale, nonché corporate governance. La nuova
                                                                      legge sarà obbligatoria, inter-settoriale e prevedrà
                                                                      sanzioni alle aziende in caso di non conformità.
                                                                      Oggi le catene di produzione globali, ottimizzate per
                                                                      decenni in ottica di efficienza e affidabilità, rendono
                                                                      estremamente problematico tracciare il processo
                                                                      di produzione, dall’estrazione delle materie prime
                                                                      al prodotto finale, così come gli impatti ambientali
                                                                      e sociali associati. Secondo un recente sondaggio
                                                                      Bain a livello globale, meno del 15% dei dirigenti ri-
                                                                      tiene che la propria azienda sia in grado di garantire
                                                                      la tracciabilità in modo coerente e fino al 60% dei
                                                                      dirigenti ritiene di non avere visibilità oltre ai fornitori
                                                                      di primo livello. Una catena di approvvigionamento
                                                                      locale o regionale può garantire maggiore visibilità
                            consumo. Questo approccio richiede necessaria-  sui movimenti di materie prime e merci finite, dando
                            mente lo sviluppo di collaborazioni e partnership   la possibilità agli operatori industriali di essere con-
                            tra operatori, anche appartenenti a filiere e settori   formi a queste nuovi schemi normativi, riducendo
                            differenti, per promuovere il riciclo e riutilizzo degli   il rischio di penalizzazione sul fronte reputazionale,
                            scarti di produzione e dei prodotti a fine vita.  Gli   commerciale ed economico.
                            esempi di collaborazione sono numerosi anche a li-
                            vello italiano: la partnership tra Eni e A2A Ambiente
                            per gestione di rifiuti speciali di natura industriale,
                            la collaborazione tra NextChem ed Eni per la co- Opportunità per il sistema
                            struzione di impianti “Waste to Hydrogen” e “Waste   industriale italiano
                            to Methanol”, la collaborazione tra Acciai Speciali
                            Terni e la finlandese Tapojärvi Oy per il riciclo delle   ll reshoring non è un fenomeno nuovo in Italia e
                            scorie derivanti dalla produzione di acciaio inossi-  - secondo il rapporto Eurofound – il nostro Paese
                            dabile. Come dimostrato da questi esempi, catene   è in testa alla classifica del contro-esodo, dopo la
                            di approvvigionamento locali o regionali agevolano   Gran Bretagna e prima della Francia. I fattori di co-
                            questo tipo di collaborazioni e sono un abilitatore   sto, e in una certa misura anche fattori di qualità
                            chiave per lo sviluppo di prodotti e processi com-  (vedasi “Made in Italy”), hanno dominato la prima
                            patibili con i principi dell’economia circolare.  ondata del fenomeno. Oggi il reshoring rappresen-
                                                                      ta per l’Italia un’opportunità per assumere una po-
                            Trasparenza delle filiere. Recentemente, soprat-  sizione di leadership nella sostenibilità ambientale a
                            tutto a livello europeo, le normative che governano   livello europeo e mondiale.
                            la trasparenza delle catene del valore sono diven-
                            tate sempre più stringenti. Come annunciato ad   Capiamo il value at stake. Oggi l’Italia conta oggi
                            aprile dalla Commissione Europea, nel 2021 verrà   circa 160 miliardi di euro di importazioni da Pae-




























                     Figura 2: Valore dei beni importati da paesi BCC in Italia e potenziale di reshoring (UN Comtrade; analisi Bain)

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